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Valle dei Templi, Agrigento 

La Valle dei Templi, ad Agrigento, è tra i siti archeologici più grandi al mondo. Si trova su un altopiano poco distante dal mare e, al contempo, a pochi passi dal centro abitato cittadino.

Grazie al suo straordinario valore universale, rientra tra le più importanti testimonianze del mondo antico insieme ai siti di Pompei ed Ercolano; in particolare, spiccano i suoi templi dorici, tra le massime espressione della cultura e dell’arte dell’antica Grecia.  

La storia della Valle dei Templi inizia nel VI secolo a.C. con la fondazione della colonia di Akragas da parte degli abitanti di Gela d Rodi. Il massimo splendore viene raggiunto nel V secolo a.C., momento in cui diventa una delle colonie greche più importanti di tutta la Sicilia anche grazie all’astuzia del tiranno Terone e alla vittoria sui Cartaginesi durante la battaglia di Himera. Qualche anno dopo, Cartagine si prende la sua rivincita conquistando Akragas, che passa due anni molto bui prima di tornare a splendere grazie alla conquista da parte dei Romani, ai quali si deve il nome Agrigentum.  

Ancora oggi, la Valle dei Templi custodisce i templi greci più maestosi e meglio conservati di tutta l’isola, a testimonianza di come l’antica Akragas sia stata una delle città più prestigiose di tutta la Magna Grecia. Proprio per questo, l’Unesco ha deciso di riconoscere la Valle dei Templi Patrimonio dell’Umanità a partire dal 1997.  

Visitare la Sicilia dovrebbe rientrare tra i progetti di chiunque, almeno una volta nella vita, e la Valle dei Templi dovrebbe sempre essere contemplata come meta di destinazione. Ma cosa vedere una volta arrivati? Ecco le attrazioni da non perdere assolutamente! 

Tempio della Concordia 

L’edificio più bello e imperdibile di tutta la Valle dei Templi è indubbiamente il Tempio della Concordia, rimasto quasi del tutto intatto a testimonianza della grandezza dell’antica Agrigentum. La struttura è alta più di 13 metri ed è composta da 38 colonne, ciascuna di 6,5 metri di altezza.  

Il Tempio della Concordia è stato realizzato intorno al 440 a.C. e il fatto che sia stato utilizzato come chiesa cristiana nel VI secolo gli ha permesso di mantenersi in ottimo stato. Il suo nome, in realtà, è frutto di un errore: lo storico Fazello, infatti, a cavallo tra il Quattrocento e il Cinquecento, trovò un’iscrizione latina nei pressi del tempio che menzionava la dea della Concordia e pensò che si riferisse al tempio. In realtà, studi successivi hanno dimostrato che tra i due non ci fosse alcun collegamento, ma ormai il nome era stato assegnato.  

Tempio di Ercole 

Tra i templi più antichi del parco archeologico di Agrigento, il Tempio di Ercole non si è purtroppo mantenuto quasi del tutto intatto come il Tempio della Concordia; oggi, infatti, è possibile ammirare solo 9 colonne e grazie solo a una donazione fatta dall’inglese Alexander Hardcastle. A prescindere, è sempre comunque interessante dare un’occhiata.  

Tempio di Zeus 

Un altro tempio di grande valore storico, culturale e architettonico è il Tempio di Zeus, di cui purtroppo rimangono solo pochi frammenti. Inizialmente, si ipotizza ricoprisse una superficie di 112×56 metri e fosse dotato di colonne alte circa 20 metri. Per avere un’idea più chiara, è possibile visitare il Museo Archeologico e osservare uno dei telamoni che adornavano il tempio, cioè statue di uomini in pietra alte ben 7 metri posti inizialmente tra le colonne. Una copia, in ogni caos, è posta anche all’interno del parco, proprio di fronte i resti del tempio.   

Foto : Unsplash

Altri templi  

Il Tempio della Concordia, il Tempio di Zeus e il Tempio di Ercole sono senza dubbio i tre templi più famosi e fotografati di tutta la Valle dei Templi, ma non sono gli unici. Altri templi molto interessanti sono anche:  

  • il Tempio di Giunone, che offre una vista panoramica su tutta la valle;  
  • il Tempio di Dioscuri, chiamato anche Tempio di Castore e Polluce, frutto di una ricostruzione eseguita nei primi anni dell’Ottocento;  
  • il Tempio di Demetra, i cui resti sono conservati all’interno della Chiesa di San Biagio;  
  • il Tempio di Efesto, eretto sui resti di un tempio precedente, di cui rimane davvero ben poco.  

Quartiere Ellenistico 

Insieme ai templi, è possibile ammirare anche il celebre Quartiere Ellenistico: nonostante rimangano pochissimi resti, basta l’atmosfera per tornare indietro nel tempo. É proprio in quest’area del parco che, infatti, si nota fin da subito l’impronta delle città antiche, con le strade principali suddivise in decumani e cardi. Rimangono, inoltre, i resti di alcune abitazioni private, pozzi, terme e botteghe.  

Museo archeologico  

Infine, prima di lasciare la Valle dei Templi, è consigliato passare dal Museo Archeologico, che merita la visita anche se richiede l’acquisto di un biglietto a parte. Si tratta di uno sei musei archeologici più prestigiosi d’Italia, che custodisce al suo interno più di 5mila reperti in grado di raccontare la storia non solo di Akragas ma, più in generale, dell’Antica Grecia. Al suo interno è possibile ammirare opere e manufatti, pezzi appartenenti a collezioni private e oggetti donati da altri musei. I pezzi forti sono sicuramente il telamone del Tempio di Giove e la statua di Efebo.  

Non resta che prenotare il prossimo viaggio in Sicilia, acquistare il biglietto per la Valle dei Templi di Agrigento e compiere un viaggio nel passato all’insegna dell’arte, in un’atmosfera che non conosce paragoni.  

Copertina: Unsplash

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