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Teatro Massimo di Palermo

Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele, noto come il Teatro Massimo di Palermo, è uno dei simboli più rappresentativi della città, sia dal punto di vista storico che culturale. È il più imponente edificio teatrale lirico in Italia e uno dei più grandi in Europa. La sua maestosa presenza incarna l’eleganza e la grandezza dell’architettura teatrale italiana e palermitana.

Breve storia del Teatro Massimo

All’epoca della sua inaugurazione nel 1897, il Teatro Massimo suscitò ammirazione e invidia per la sua grandezza monumentale, come testimoniato dai giornali italiani dell’epoca. 

Questo maestoso edificio, caratterizzato da uno stile neoclassico – eclettico, occupa un’area di oltre 7.730 metri quadrati.

Infatti, il Teatro Massimo rappresenta il terzo teatro per grandezza architettonica in Europa, dopo l’Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna.

La sua area include i terreni in precedenza occupati dalla Chiesa delle Stimmate e dal Monastero di San Giuliano, demoliti alla fine dell’Ottocento per fare spazio alla sua monumentalità.

Nel 1875, furono avviate quindi le demolizioni di vari edifici storici per fare spazio alla costruzione del Teatro Massimo. Dopo l’Unità d’Italia, il consiglio comunale di Palermo individuò l’area come parte della zona di Porta Maqueda.

Si procedette quindi con l’esproprio dei terreni su cui sorgevano diverse chiese e monasteri, tra cui la Chiesa di San Francesco delle Stimmate e il monastero delle Clarisse, la chiesa di San Giuliano e il monastero dell’Ordine Teatino dedicato all’Immacolata Concezione, la chiesa di Sant’Agata delle Scorruggie alle Mura – costruita sul luogo dove si suppone fosse situata la casa di Sant’Agata – e la chiesa di Santa Marta.

I lavori per la sua realizzazione iniziarono nel 1875, dopo un periodo travagliato che seguì il concorso del 1864, vinto dall’architetto Giovanni Battista Filippo Basile. Dopo la morte di Basile, suo figlio Ernesto Basile, anch’egli architetto, subentrò nel progetto. Su richiesta del Comune di Palermo, Ernesto Basile completò l’opera iniziata dal padre e fornì i disegni necessari per la continuazione dei lavori del Teatro Massimo.

Giovanni Battista Filippo Basile (1825-1891) fu uno dei più importanti architetti italiani dell’Ottocento. Era noto soprattutto per il suo lavoro a Palermo, dove realizzò il progetto del Teatro Massimo nel 1864, il Reclusorio delle Croci in stile neomedievale e la facciata neogotica della Cattedrale di Acireale. Tra le sue opere vi è anche il Villino Favaloro – Di Stefano (1889), completato dal figlio Ernesto, e la progettazione d’importanti giardini come Villa Garibaldi e il Giardino Inglese a Palermo, Piazza Marina e la Villa Vittorio Emanuele a Caltagirone.

Il suo talento e la sua influenza nel mondo dell’architettura furono riconosciuti da Ernesto Basile (1857-1932), suo figlio e celebre maestro del liberty, che lo definì un “artista liberissimo e iniziatore di uno stile libero“. 

La pietra da taglio impiegata nella costrizione del teatro, è una tipologia di pietra estratta da cave e lavorata per essere utilizzata nell’edilizia. Rispetto alla pietra ricostituita, la pietra da taglio è ottenuta direttamente dalla roccia naturale.

La vasta conoscenza del costruttore Rutelli sulle antiche costruzioni greco-romane e della scienza stereotomica si rivelò fondamentale per l’erezione di un edificio di tale imponenza e importanza come il Teatro Massimo, un vero monumento dello stile greco-romano. 

Il Teatro Massimo ha visto numerose prime assolute nel corso degli anni, tra cui opere di Marinuzzi, Giordano, Mulè e Leoncavallo. In seguito, Rota, Mannino e Musco hanno ottenuto successi significativi con le loro opere. Dopo un periodo di abbandono, il teatro è stato riaperto nel 1997 grazie agli sforzi di Ubaldo Mirabelli, Sovrintendente del Teatro Massimo dal 1977 al 1995. Nel 2002, Claudio Abbado ha diretto i Berliner Philharmoniker in un concerto di grande risonanza.

Descrizione architettonica del Teatro Massimo

La struttura del Teatro Massimo è caratterizzata da una simmetria compositiva attorno all’asse dell’ingresso e da una ripetizione costante degli elementi architettonici, come colonne e finestre ad archi. La decorazione è rigorosamente composta, conferendo all’edificio un’armonia e una geometria chiara, ispirata ai principi dell’architettura greca e romana. I riferimenti formali includono non solo i teatri antichi, ma anche le costruzioni religiose e pubbliche romane, come i templi, le basiliche civili e soprattutto le terme, sia nel layout spaziale sia nella copertura.

Il frontone della facciata porta inciso il motto: “L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire“.

Questo motto, attribuito a Gabriele D’Annunzio, pone  l’accento sull’importanza dell’arte nel rinnovare e rivelare la vita dei popoli, e la necessità che lo spettacolo teatrale sia finalizzato a preparare il futuro anziché limitarsi al puro intrattenimento. 

Esterno del Teatro Massimo

L’esterno del Teatro Massimo segue la tendenza dell’epoca di reinterpretare le architetture antiche, presentando un imponente pronao corinzio esastilo, elevato su una maestosa scalinata. Ai lati della scalinata si trovano due leoni bronzei, con le allegorie della Tragedia dello scultore Benedetto Civiletti e della Lirica dello scultore Mario Rutelli, autore anche della quadriga che adorna il pronao del Politeama Garibaldi, un altro importante teatro di Palermo.

L’architettura interna della grande sala del Teatro Massimo è opera di Ernesto Basile, figlio di Giovanni Battista, l’architetto responsabile del progetto generale dell’opera. Ernesto Basile, considerato un raffinato esponente dello stile Liberty europeo, si avvalse per le decorazioni e i dettagli dell’abilità di Vittorio Ducrot, soprattutto per le ricercate composizioni dei palchi e degli arredi.

Foto : Wikipedia

Vittorio Ducrot (1867-1942) è stato un noto designer italiano di origine francese.

Nei primi anni del Novecento dopo gli studi in Svizzera, ritornò a Palermo e nel 1902 assunse la direzione del mobilificio del patrigno, ribattezzandolo “Studio Ducrot”. Quest’atelier artigianale divenne presto le Officine Ducrot, una delle prime società industriali in Europa nel settore mobiliare per la produzione di massa di manufatti e arredi modernisti.

Collaborò strettamente con l’architetto Ernesto Basile, il pittore Ettore De Maria Bergler e altri artisti, diventando una figura di spicco nella Palermo liberty e un celebre ebanista.

Interno del Teatro Massimo

L’interno della sala è arricchito da decorazioni e dipinti realizzati da artisti del calibro di Rocco Lentini, Ettore De Maria Bergler, Michele Cortegiani e Luigi Di Giovanni. La sala, a ferro di cavallo, presenta cinque ordini di palchi e una galleria (loggione). La platea è dotata di un soffitto mobile speciale composto di grandi pannelli lignei affrescati, noti come “petali”, che possono essere aperti verso l’alto tramite un sistema di gestione modulabile.

Questo permette l’aerazione naturale dell’ambiente senza necessità di ventilazione forzata, contribuendo così alla climatizzazione interna del teatro. Nella rotonda del mezzogiorno, conosciuta anche come sala pompeiana, si può sperimentare un effetto di risonanza unico, ottenuto appositamente dall’architetto attraverso una sottile asimmetria della sala.

Questa caratteristica unica fa sì che chi si trova al centro esatto della sala percepisca la propria voce amplificata in modo sorprendente, mentre l’ambiente circostante risuona in modo notevole. Tale fenomeno crea una sorta d’isolamento acustico, rendendo difficile comprendere dall’esterno della rotonda ciò che è detto al suo interno.

Che cosa vedere nelle vicinanze del Teatro Massimo

Nei pressi del Teatro Massimo di Palermo, ci sono diverse attrazioni interessanti da visitare:

  • Piazza Verdi è antistante al Teatro Massimo, ed è un luogo ideale per passeggiare e ammirare l’architettura circostante. 
  • I Quattro Canti sono a breve distanza dal Teatro Massimo, un incrocio ornamentale che segna il centro storico di Palermo, con le sue quattro bellissime facciate barocche.
  • Chiesa di San Domenico e Chiostro, questa chiesa presenta un magnifico chiostro e un’architettura barocca eccezionale.
  • Il Mercato del Capo, vivace e colorato offre una vasta gamma di prodotti locali, dall’abbigliamento alla gastronomia. È un ottimo posto per assaporare l’atmosfera locale.
  • Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina, anche se un po’ più distante, il Palazzo dei Normanni è un capolavoro dell’architettura araba-normanna e ospita la splendida Cappella Palatina, riccamente decorata con mosaici bizantini.
  • Orto Botanico di Palermo, per i turisti interessati alla natura, l’Orto Botanico offre una vasta collezione di piante esotiche e locali in un ambiente tranquillo e rigoglioso.
  • Vucciria e Ballarò, due mercati che sono diventati un must per immergersi nella cultura gastronomica e sociale di palermo. La Vucciria è nota per la sua vivace vita notturna, mentre Ballarò offre autentiche esperienze di mercato diurne.

Questi sono solo alcuni dei luoghi interessanti che si trovano nei pressi del Teatro Massimo di Palermo, che consentiranno ai turisti di esplorare appieno la ricchezza storica, culturale e culinaria della città.

Come raggiungere il Teatro Massimo 

Il Teatro Massimo si trova in Piazza Verdi, è ben segnalato e si trova in una zona centrale e facilmente accessibile di Palermo. Seguire le indicazioni stradali per Piazza Verdi o usare un’app di navigazione come Google Maps per trovare il percorso più veloce e comodo secondo il proprio punto di partenza.

Se i turisti si trovano già nel centro storico, il Teatro Massimo è facilmenteraggiungibilea piedi da molte delle principali attrazioni turistiche.

Da altre zone di Palermo, si possono prendere le linee di autobus 101, 102, 104 e 806 che servono il centro città e hanno fermate vicine al Teatro Massimo. Controllare le fermate e gli orari aggiornati sul sito dell’AMAT, l’Azienda dei trasporti pubblici di Palermo.

Inoltre, i taxi sono facilmente disponibili in tutta la città e rappresentano un modo comodo per raggiungere il teatro. I parcheggi più vicini al Teatro si trovano in Piazzale Ungheria e Piazza Vittorio Emanuele Orlando.

Copertina: Wikipedia

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