Per chi ama i luoghi incontaminati, che permettono di trascorrere intere giornate immerse nella natura, la riserva naturale MAB di Collemeluccio-Montedimezzo è la meta ideale: istituita nel 1971, si estende per ben 347 ettari ed è una riserva della biosfera UNESCO.
Il Programma Man And the Biosphere (MAB) di UNESCO
Il Programma MAB (acronimo di Man And the Biosphere, cioè l’Uomo e la Biosfera) è stato avviato dall’UNESCO nel 1971 con l’obiettivo di promuovere a livello mondiale un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la salvaguardia degli ecosistemi naturali, l’attenzione a uno sviluppo sostenibile e la tutela dell’identità culturale.
La Riserva Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise partecipa attivamente al programma sostenendo la ricerca e il monitoraggio per la conservazione della biodiversità, il turismo ecologico, la produzione agroalimentare locale e l’educazione al patrimonio ambientale e culturale insieme ad altre 713 riserve distribuite in oltre 129 Paesi.
Territorio, flora e fauna
I terreni della riserva, posti a quote comprese tra 790 e 1065 metri sul livello del mare, sono caratterizzati da arenarie scistose e calcari marnosi, mentre la zona della foresta è costituita da formazioni argillose che rendono il paesaggio morbido e ondulato. Nella zona nord si trova l’antica sorgente Fonte Cupa che, ogni anno, attrae centinaia di visitatori.
Più dell’80% del soprassuolo forestale è ricoperto dall’abete bianco, un discendente delle antiche abetine che, nel corso dei secoli, hanno ricoperto la dorsale appenninica e che, ancora oggi, si trovano anche in Abruzzo, Toscana e Calabria, oltre che in Molise.
Insieme all’abete bianco è possibile contemplare anche il cerro, il faggio, il carpino bianco, l’acero campestre, l’olmo campestre, il ciavardello ed il frassino maggiore. Scendendo verso il sottobosco, invece, è molto facile ritrovarsi circondati da biancospino, agrifoglio, prugnolo e nocciolo, che lasciano spazio a meli, peri selvatici, sorbi, rosa canina e pruno selvatico nelle radure e lungo i margini dei fiumi.
Altrettanto numerose sono le specie animali che è possibile incrociare passeggiando all’interno della riserva: caprioli, lepri, tassi, martore, donnole, faine, volpi, scoiattoli, gatti selvatici e gli immancabili cinghiali si aggirano indisturbati sul territorio, mentre a contemplarli dall’alto è possibile scorgere il falco pellegrino, l’ortolano, il falco pecchiaiolo, il nibbio reale, la balia dal collare, il biancone, la tottavilla, l’averla piccola e la poiana.
Cosa fare all’interno della riserva
La Riserva Collemeluccio-Montedimezzo propone diverse attività rivolte ad adulti, bambini, amanti dello sport o semplici sognatori a occhi aperti! Grazie alla presenza di sentieri segnalati, che è possibile percorrere sia a piedi che in bici, il bosco si rivela un’area facilmente accessibile a chiunque, anche ai meno agili o impavidi. Tra le mete da segnalare rientra indubbiamente Colle Gendarme, un punto di belvedere dal quale si può godere di una vista mozzafiato su un paesaggio affascinante, caratterizzato dai ruderi dell’antico mulino ad acqua e dall’antica sorgente Fonte Cupa.
Tra una passeggiata e l’altra, poi, ci si può soffermare a visitare il museo, che ospita al suo interno i legni e gli animali più caratteristici della foresta e circondato da un’area appositamente attrezzata per la sosta.
Oltre al museo, è possibile visitare anche un’ampia area faunistica, che accoglie tutti gli animali in difficoltà recuperati sul territorio e dedicarsi a escursioni su sentieri dotati di segnaletica appropriata.
Dato che l’ingresso alla riserva è aperto a chiunque, sono presenti servizi igienici e percorsi appositamente attrezzati anche per persone diversamente abili, in particolare il sentiero “Colle San Biagio”. Inoltre, il centro visitatori mette a disposizione gratuitamente la guida in Braille, un’audio-guida e due elettroscooter per potersi muovere sul fondo dei vari sentieri.
Eventi e gite nei dintorni
Basta girovagare tra i vari comuni della zona per andare alla scoperta di luoghi semplicemente meravigliosi: tra questi rientrano il Santuario Italico di Pietrabbondante, il Museo delle Civiltà e del Costume d’Epoca di San Pietro Avellana, il Museo della Civiltà contadina e il Museo della ceramica di Pescolanciano.
Tra gli eventi imperdibili, invece, è possibile menzionare la Festa del Santo Patrono San Giorgio Martire, il Falò delle ‘ndocce a Pietrabbondante, l’Estate Cultura, Arte, Ristorazione a Carovilli, la Gara podistica “Re Fajone” e le varie serate musicali a San Pietro Avellana, il Percorso guidato nella Riserva MAB – Bosco di Collemeluccio a Pescolanciano, le manifestazioni enogastronomiche a Vastogirardi.