Anche se l’estate sta finendo, le sere sono ancora calde e questo clima può far venire voglia di bere qualcosa di rinfrescante. Per accompagnare le tue cene di fine estate, Italian Traditions ti suggerisce i migliori prosecchi italiani da bere a fine estate. In questa breve guida potrai conoscere i principali aspetti che caratterizzano questa particolare tipologia di vino e quali sono le differenze principali che determinano la distinzione tra il prosecco e lo spumante.
I migliori prosecchi italiani: cosa sono?
Il prosecco è oggi uno dei vini italiani più venduti all’estero. Si tratta di un vino bianco che ha una Denominazione di Origine Controllata e viene prodotto in Veneto e Friuli Venezia Giulia. Uno degli errori più comuni è quello di considerare il prosecco uno spumante. Infatti, non tutti i tipi di prosecco sono realizzati secondo questo processo produttivo e si tratta sostanzialmente un vino bianco. Il vitigno che da origine a questo vino è il glera, tipico di questa regione italiana. Secondo il processo di produzione che viene messo in atto è possibile distinguere tre diverse tipologie di vini prosecchi. Si tratta di:
- prosecco spumante
- prosecco frizzante
- prosecco fermo.
Quest’ultimo ha un caratteristico colore paglierino ed è adatto ad accompagnare antipasti e primi piatti. Le prime due tipologie hanno in comune la presenza dell’anidride carbonica prodotta a seguito del processo di fermentazione che produce appunto le bollicine. Il prosecco per essere considerato DOC deve provenire esclusivamente da nove province. Tra queste ci sono quella di Venezia, di Trieste, di Udine e Padova. Inoltre anche la province di Vicenza, di Belluno, di Gorizia, di Pordenone e Treviso sono comprese in questo elenco. In questi luoghi d’Italia puoi sicuramente trovare i migliori prosecchi italiani.
Le differenze tra i vini prosecchi e gli spumanti
Sei alla ricerca dei migliori prosecchi italiani per le tue cene con gli amici? Bene, ti interesserà sicuramente conoscere la principale differenza che sussiste tra uno spumante e il prosecco frizzante, che è la pressione a cui viene sottoposto una volta imbottigliato. Infatti la tipologia frizzante produce molta meno schiuma quando viene stappata la bottiglia. Il processo di rifermentazione impiegato per realizzare il prosecco spumante è particolare ed è conosciuto con il nome del suo inventore, Martinotti. Lo spumante viene prodotto aggiungendo al vino lievito e zucchero per poi lasciarlo fermentare in botti in acciaio inox o in bottiglia. Il prosecco, per essere considerato tale, deve rispettare dei limiti precisi. Si tratta per prima cosa del tipo di uva che si può impiegare e la regione in cui lo si può produrre.
Quali sono i migliori prosecchi italiani, per cene indimenticabili
Vuoi trovare il vino prosecco perfetto per accompagnare le tue cene estive? Ecco quali sono i migliori prosecchi italiani che ti suggeriamo di assaggiare durante le tue cene di fine estate. Certo scegliere non è un’impresa facile e si devono considerare diversi aspetti. Uno dei più interessanti e ricchi di storia è il Valdobbiadene Brut Nino Franco. Questa azienda ha oltre cento anni di esperienza e ha scritto alcune delle pagine più memorabili per quanto riguarda la produzione di prosecchi di qualità. Il suo gusto è fine ed ha sentori di frutta e di agrumi.
Altro prosecco ideale per le calde serate estive è l’Astoria Corderie. Nasce sulle colline che si estendono da Valdobbiadene a Treviso. La sua lavorazione avviene attraverso il metodo Charmat. Un altro tra i migliori è il Villa Sandi. Questo vino è particolarmente fresco e fruttato e per questo è perfetto per combattere la calura dell’estate. Si tratta di un prosecco millesimato assolutamente da provare e che vien prodotto anche lui con il metodo Charmat. Molto interessante è il Graziano Merotto Prosecco Valdobbiadene, che ha un aroma fresco e profumi di albicocca, pesca e fiori gialli. Infine. tra i migliori cinque prosecchi estivi italiani c’è sicuramente il Mionetto Extra Dry, che si adatta perfettamente per accompagnare aperitivi e antipasti di pesce. Proviene dalla provincia di Treviso ed ha un aroma che ricorda le mele.
Immagine di copertina: Vini Soave