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Il ponte tibetano più lungo del mondo si trova in Italia

Il ponte tibetano più lungo del mondo

Vicino a Potenza, nel cuore della Basilicata c’è uno dei borghi più romantici d’Italia. È Castelsaraceno, che ospita il ponte tibetano più lungo del mondo.

Visto dall’alto ha la forma di un cuore che racchiude al suo interno piccole casette poste l’una accanto all’altra tra vicoli stretti e tortuosi.  

Il suo paesaggio è semplicemente incantevole: arroccato su uno sperone roccioso dal nome La Tempa, Castelsaraceno è accerchiato dalle bellezze del Parco Nazionale del Pollino e del Parco Nazionale dellAppennino Lucano Val dAgri Lagonegrese. Proprio per questo, è spesso il punto di partenza di incredibili escursioni che permettono ai più avventurosi di entrare in stretto contatto con la natura incontaminata.  

Fonte: wikimedia.org 

Ed è proprio a Castelsaraceno che si trova il ponte tibetano considerato, fino a poco tempo fa, il più lungo del mondo per via dei suoi 586 metri di lunghezza. Il record gli è stato purtroppo soffiato dallo Sky Bridge 721, in Cechia, che vanta una lunghezza di 721 metri.  

Nonostante non detenga più il primato, il ponte tibetano di Castelsaraceno rimane comunque lunghissimo, tanto che per percorrerlo occorrono almeno 1160 passi da compiere nel vuoto, mentre si ammira un panorama da lasciare a dir poco senza fiato. La vista è incredibile, su un paesaggio selvaggio e incontaminato incastonato nell’entroterra lucano.  

Il ponte, posto a 80 metri di altezza dal suolo, è un’opera ingegneristica eccezionale non solo per la sua estensione, ma anche perché collega i due maestosi parchi prima citati, ciascuno dotato di una propria entrata. Ecco perché la struttura è conosciuta anche come “il ponte tra i due archi”, cioè un affascinante collegamento che prosegue fino a uno sperone roccioso collocato tra le pendici del Monte Castelveglia e del Monte Raparo.  

Fonte: basilicataturistica.it 

Il ponte è aperto tutti i giorni, è dotato di tiranti laterali e garantisce stabilità e solidità anche in occasione delle giornate più ventose. Dati gli alti livelli di sicurezza che presenta, è accessibile a chiunque, a eccezione delle persone al di sotto di 1,20 metri di altezza e a tutti gli animali. 

Percorrere il ponte tibetano di Castelsaraceno è un’esperienza incredibilmente unica, a vivere almeno una volta nella vita.  

Altri ponti e altre avventure in Basilicata 

Il ponte tibetano non è l’unico percorso attrezzato a Castelsaraceno, né in tutta la Basilicata; le zone limitrofe, infatti, sono un vero e proprio sogno per tutti gli amanti della montagna, del trekking e delle escursioni da compiere in qualsiasi momento dell’anno.  

Innanzitutto, i territori dei due parchi nazionali, quello del Pollino e quello dellAppennino Lucano Val dAgri, permettono ai visitatori di vivere esperienze allaria aperta e a contatto con la natura in qualunque stagione; gli appassionati di arrampicata possono puntare sulle falesie naturali ai margini del bosco Favino, mentre coloro che preferiscono il trekking o l’hiking hanno a disposizione diversi percorsi ad alta quota (fino a 2mila metri di altitudine) adatti anche alle mountain bike.  

Ecco le principali esperienze consigliate: 

Il Ponte alla Luna di Sasso di Castalda 

Sasso di Castalda è un piccolo borgo in provincia di Potenza. Conta circa 700 abitanti, sorge a un’altezza di 800 metri sul livello del mare e si trova arroccato sul Saxum, cioè un sasso che appartiene al complesso montuoso Arioso e Pierfaone.  

È conosciuto come “il borgo dei ponti tibetani”: questo perché il borgo si sviluppa intorno al Fosso di Arenazzo, quindi dalle sue vie interne è possibile raggiungere il punto di partenza del primo dei ponti tibetani locali, lungo 95 metri e sospeso a circa 70 metri di altezza.  

Fonte: wikimedia.org 

Percorrendolo si arriva alla sponda opposta, caratterizzata da formazioni geologiche uniche nel loro genere. Il percorso continua lungo la sponda del Fosso per arrivare al Ponte della Luna che, a sua volta, conduce al rudere del castello che domina dall’alto. 

Giunti a destinazione, gli escursionisti possono approfittare di una skywalk in vetro sospesa sul ponte che permette di ammirare il panorama circostante, decisamente emozionante e suggestivo. In totale, il percorso di entrambi i ponti tibetani richiede circa 2-3 ore.  

Il Ponte della Luna, inoltre, si chiama così per un motivo ben preciso: il borgo è strettamente legato, infatti, a Rocco Petrone, l’ingegnere che ha partecipato alla missione Apollo 11, la cui famiglia era originaria proprio di Sasso di Castalda.  

Il Ponte tibetano di Balvano 

Un altro comune della provincia di Potenza è Balvano che, esattamente come gli altri borghi, presenta un ponte tibetano da dover assolutamente percorrere. Consiste in un collegamento compreso nel percorso fluviale Gole del Platano, un luogo perfetto per chi desidera fare trekking in mezzo alla natura. 

Fonte: goledelplatano.it 

Il ponte presenta diversi sentieri, ma il più interessante è dotato di un ponte nepalese che offre una vista privilegiata sulla gola del fiume Platano. Grazie al suo dislivello di circa 200 metri, consente di passeggiare lungo il letto del torrente e di dedicarsi al trekking sia di giorno, sia di sera.  

Il Parco delle Stelle di Trecchina 

Altro borgo interessante in provincia di Potenza è Trecchina che, essendo totalmente immerso nel verde, è soprannominato “la città giardino”. Al suo interno si trova il Parco delle Stelle, posto sul Monte Serra Pollino a un’altezza di 1030 metri sul livello del mare, ragion per cui offre ai turisti una vista che arriva fino alla costa tirrenica di Maratea e della Calabria.  

Fonte: basilicataturistica.it 

Le attività che si possono svolgere a Trecchina sono davvero numerose, ma almeno due sono a dir poco imperdibili: la Via Lattea e il Big Bang. La prima consiste in una pista di bob percorribile in 5 minuti, lunga 811 metri e con una discesa che permette di sfrecciare tra gli alberi a tutta velocità; il secondo, invece, è un’altalena gigante (da ben 8 posti) che consente di raggiungere altezze da brivido dalle quali è possibile ammirare la costa calabrese.  

Il Volo dell’Angelo tra Castelmezzano e Pietrapertosa 

Le avventure all’insegna dell’adrenalina continuano con il celebre Volo dell’Angelo tra Castelmezzano e Pietrapertosa, una struttura che attraversa le Dolomiti Lucane e permette ai più coraggiosi di provare l’ebbrezza di volare (nel vero senso della parola). 

Fonte: volodellangelo.com 

Bisogna mettersi a pancia in giù e percorrere un cavo d’acciaio che collega le vette dei borghi, appunto, di Castelmezzano e Pietrapertosa (tra i borghi più belli d’Italia). Il risultato? Un’esperienza intensa, unica e sicuramente memorabile! 

Il Volo dell’Aquila a San Costantino Albanese 

Nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, a circa 650 metri sul livello del mare, si può compiere il Volo dell’Aquila a San Costantino Albanese: si tratta di una caduta in volo da effettuare con deltaplano fissato a un cavo d’acciaio e a una velocità di circa 90 chilometri orari. In pratica, si sorvolano i tetti e si scende verso la valle.  

Fonte: ivl24.it 

Il volo può essere compiuto anche in 4 ed è altamente sicuro, tanto che è aperto anche ai bambini (a patto che abbiano almeno 10 anni di età).  

Gastronomia e cultura 

Oltre alle attività all’aria aperta, Castelsaraceno riserva ai suoi visitatori esperienze gastronomiche memorabili. Grazie al suo immenso patrimonio di sapori legati alla tradizione, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha da poco inserito tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) alcune delizie tipiche del territorio: la nuglia, la pastorale, la munnulata, il formaggio tagliatizzo, l’insalata “i l zit” e la rafanata.  

Fonte: lutipico.it 

I tour gastronomici proposti dal territorio sono l’occasione ideale per scoprire una tradizione culinaria basata su ingredienti semplici e genuini, legati alle abitudini contadine e profondamente radicata nella storia e nella cultura della Lucania.  

Infine, coloro che desiderano approfondire la storia di Castelsaraceno e, in generale, della Basilicata, possono fare una visita al Museo della Pastorizia: grazie alla tecnologia, al suo interno sono stati riprodotti gli antichi sentieri dei pastori, che possono essere attraversati tramite escursione virtuale. Un’esperienza originale, da provare assolutamente! 

Copertina: studiocastaldini

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