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Il Duomo di Amalfi, la cattedrale meravigliosa

Il Duomo di Amalfi domina la piazza principale della città con il suo stile unico, che combina lo stile romanico con  il rococò e influenze arabo-bizantine, a testimonianza della sua storia ultramillenaria. Questo la rende una delle chiese più particolari d’Italia. Conosciuto anche come Cattedrale di Sant’Andrea è una tappa fissa per tutti i turisti che, ogni anno, scelgono la Costiera Amalfitana per le loro vacanze italiane.  

Il Duomo di Amalfi possiede un fascino sontuoso e regale: per poter ammirare la cattedrale da vicino si sale una possente scalinata fatta di 57 gradini che permette di osservare la facciata, e di restare a bocca aperta davanti alle sue decorazioni. 

I mosaici realizzati ad arte, il Chiostro del Paradiso, il Museo: tutto qui riempie gli occhi di chi osserva di arte e bellezza. 

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Storia del Duomo di Amalfi

Quello che ad oggi è conosciuto come Duomo di Amalfi fu voluto dal Duca Mansone I nel IX secolo e si affiancò alla Basilica del Crocifisso, costruita su un tempio paleocristiano. 

Dopo l’Anno Mille, le due cattedrali furono unificate in un’unica chiesa romanica con sei navate e nel 1266 la navata sinistra di quella che era la Chiesa del Crocifisso fu abbattuta per lasciare spazio al futuro Chiostro del Paradiso, un cimitero ospitante le cappelle delle importanti famiglie amalfitane. 

La Cattedrale riflette la storia di Amalfi attraverso vari stili architettonici, come il Romanico, il Barocco e il Rococò senza dimenticare le influenze arabo-bizantine, segno dell’autonomia commerciale e politica raggiunta dalla città e delle dominazioni subite in seguito. 

La facciata è stata ristrutturata diverse volte nel corso dei secoli e l’attuale ricostruzione fu realizzata da Errico Alvino nel XIX secolo con mosaici raffiguranti Cristo in trono tra gli Evangelisti, opere di Domenico Morelli. 

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Il misticismo religioso del Duomo di Amalfi

La Cattedrale di Amalfi è uno dei monumenti più rilevanti e belli d’Italia, dove lo stile bizantino si fonde con il romanico, l’islamico e il barocco. Questo complesso monumentale è costituito dal Duomo, dal Chiostro del Paradiso e dalla Chiesa del Crocifisso che ospita il Museo Diocesano. 

Le opere d’arte custodite all’interno del museo da secoli rappresentano messaggi significativi correlati ai problemi dell’epoca, come la carità, l’accoglienza, la cura dei pellegrini, la povertà e il rifiuto del potere. 

Il portale di bronzo che si trova all’ingresso trasmette un messaggio di forte rispetto religioso. Fu creato a Costantinopoli tre anni dopo lo Scisma d’Oriente del 1054, che portò alla nascita del movimento cristiano greco ortodosso. 

Al centro del monumento bronzeo, ci sono quattro figure: in alto, Cristo e la Vergine, e in basso, Sant’Andrea e San Pietro. 

È interessante notare l’ordine delle figure poiché Sant’Andrea, il santo di riferimento e fondatore degli ortodossi, precede San Pietro, il simbolo del cattolicesimo. 

Da questi elementi e non solo si può trarre una sola conclusione: il Duomo di Amalfi rispecchia la grande devozione religiosa di chi lo ha eretto. 

E lo si nota anche da come le linee architettoniche islamiche si fondono in armonia con la cristianità, a rappresentare il frutto di secoli di scambi commerciali tra culture diverse e distanti tra loro. 

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Il Duomo di Amalfi e l’ordine dei Cavalieri di Malta

Sempre nell’ottica del suo significato religioso, è importante sapere che il Museo Diocesano di Amalfi custodisce il Vello d’Oro appartenuto all’ordine dei Cavalieri di Malta, fondato, secondo la tradizione, da Fra Gerardo Sasso di Scala. 

Questo ordine, originariamente denominato Cavalieri Ospitalieri Gerosolimitani, venne creato allo scopo di assistere i pellegrini bisognosi – non solo cristiani – in viaggio verso Gerusalemme. 

La Mitra Angioina di Ludovico di Tolosa

Ludovico di Tolosa, vescovo proclamato Santo nel 1317 creò la Mitra Angioina, famosa opera d’arte composta da oro, smeraldi, rubini e quasi ventimila piccole perle. 

Un’opera certamente stupefacente e meravigliosa ma non quanto la figura di chi l’ha costruita. Ludovico, figlio di Carlo II d’Angiò, fu tenuto prigioniero per ben sette anni dal re che gli impose un’educazione di tipo francescano. 

Nel 1295, quando aveva ventuno anni, Ludovico fu liberato e rinunciò al trono per indossare, in segreto, l’abito francescano.  

Nominato Vescovo di Tolosa contro la sua volontà, Ludovico fu autore di immense opere di carità e atti di umiltà anche se morì a soli 23 anni. 

La città di Amalfi ha ricevuto il privilegio di poter custodire la Mitra, emblema della ricchezza che Ludovico rifiutò per tutta la sua esistenza. 

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Le reliquie di Sant’Andrea

Sant’Andrea e suo fratello Simon Pietro furono i primi apostoli e, il Duomo di Amalfi, deve la sua importanza soprattutto alle reliquie di Sant’Andrea che tradizione vuole fosse stato eletto a primo apostolo. 

Questo luogo avvolto da sempre da un certo misticismo religioso appare, ad oggi, ancora uno spazio dove il culto può essere professato liberamente, qualunque esso sia. Capita, infatti, molto spesso di assistere a Cristiano-Ortodossi che si riuniscono in preghiera insieme a Cristiano-Cattolici all’interno di una chiesa che, ricordiamo, ha un forte stampo islamico. 

Un messaggio di pace, di rispetto reciproco e solidarietà che Amalfi possiede e conserva da lungo tempo. 

Quando visitare il Duomo di Amalfi

Vacanza in Costiera? Allora una visita al Duomo di Amalfi è imperdibile. 

La città di Amalfi non è coperta da un servizio ferroviario ma ci sono valide alternative per raggiungerla come altri tipi di trasporto pubblico terrestre e via mare, con i traghetti o gli aliscafi che partono da Napoli, Sorrento o Salerno. Il Duomo è nel centro di Amalfi ed è raggiungibile con una piacevole passeggiata. 

Aperto tutti i giorni, offre un’entrata gratuita durante le funzioni mentre, per visitare il Museo e il Chiostro del Paradiso, è richiesto il pagamento di un biglietto di 3 euro  

(i minorenni e le persone con più di 65 anni pagano 1 euro). 

Da marzo a giugno gli orari di apertura sono dalle 9 alle 18.45 invece, da luglio a settembre, l’orario osservato è dalle 9 alle 19.45. 

In inverno, da novembre a febbraio, l’orario di apertura non è continuato ma va dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 16.30. 

Copertina: amalfi

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