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Giovani e Made in Italy – tradizione e innovazione al centro del primo meeting nazionale

A Roma il primo incontro nazionale dei giovani dei marchi storici: un confronto sul futuro dell’eccellenza italiana

Si è svolto il 6 febbraio a Roma, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), il primo meeting nazionale dedicato ai giovani imprenditori dei marchi storici. L’evento, intitolato “Giovani e Marchi Storici: il futuro del Made in Italy è ora”, ha riunito figure di spicco del panorama imprenditoriale e istituzionale per discutere le sfide e le opportunità del settore. Tra i partecipanti, il ministro Adolfo Urso e rappresentanti di realtà associative di rilievo, tra cui Confeuro Giovani, rappresentata da Attilio Arbia, e Andrea Michele Tiso, presidente nazionale della Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

Il futuro dell’agroalimentare passa dai giovani

Il dibattito ha messo in luce un tema chiave: il ruolo delle nuove generazioni nel rilancio e nella valorizzazione del Made in Italy. Secondo gli esperti intervenuti, il settore agroalimentare italiano ha bisogno di innovazione, sostenibilità e una forte connessione con le tradizioni locali per affrontare le sfide globali e rimanere competitivo. “Il futuro del nostro settore dipende dai giovani, dalla loro capacità di combinare le radici della nostra tradizione con l’innovazione tecnologica”, hanno sottolineato in una nota Andrea Tiso e Attilio Arbia.Confeuro è da sempre al fianco delle nuove generazioni per costruire un’agricoltura più sostenibile e competitiva, che sappia valorizzare il legame con il territorio e le eccellenze nazionali”.

Made in Italy: un patrimonio da tutelare e innovare

L’incontro ha evidenziato come il Made in Italy non sia solo un marchio distintivo, ma un vero e proprio patrimonio culturale ed economico da proteggere e promuovere. In un contesto internazionale sempre più competitivo, il coinvolgimento dei giovani diventa cruciale per garantire la continuità delle imprese storiche italiane e favorire una crescita basata su qualità, sostenibilità e digitalizzazione. Il meeting ha rappresentato un’importante occasione di confronto per le nuove generazioni di imprenditori, chiamati a raccogliere il testimone delle grandi aziende che hanno reso l’Italia un punto di riferimento nel panorama internazionale.

L’evento del 6 febbraio ha ribadito la necessità di unire tradizione e innovazione per consolidare la leadership del Made in Italy nei mercati globali. Il coinvolgimento attivo dei giovani, sostenuto da istituzioni e associazioni di categoria, rappresenta una leva strategica per affrontare le nuove sfide e garantire un futuro solido alle eccellenze italiane. Il  meeting si è concluso con un chiaro messaggio: il Made in Italy è una risorsa preziosa, ma per rimanere competitivo deve evolversi, puntando su formazione, ricerca e una maggiore connessione tra imprese e giovani talenti.

Copertina : Pixabay

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