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Entroterra dell’Umbria, Bevagna, Montefalco e Spello

Il viaggio alla scoperta dell’entroterra dell’Umbria giunge all’ultima parte: dopo aver visitato due splendide città come Assisi e Perugia e aver girovagato per le strade di Todi e Montegridolfo, ecco le ultime tre località da non dover perdere assolutamente: Bevagna, Montefalco e Spello!


Bevagna
Circondata da mura e torri, Bevagna Ë una cittadina dell’Umbria di origine etrusca che conserva al suo interno numerose testimonianze delle successive epoche romana e medievale.

Fonte: dal web

Le sue strade e la splendida Piazza Silvestri ospitano chiese, monumenti ed edifici dal profondo valore storico e religioso, mentre le botteghe artigiane sono ancora legate a un passato rustico e contadino.

Cosa vedere a Bevagna
Visitare Bevagna significa fare un salto indietro nel tempo, tornando all’atmosfera tipicamente medievale dove imperano tradizioni secolari. Ecco cosa vedere:

Piazza Silvestri
Il fulcro di Bevagna Ë indubbiamente Piazza Silvestri: atipica nella forma, accoglie i principali punti di riferimento della citt‡, oltre che la Colonna Romana di San Rocco e la fontana.

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Palazzo dei Consoli

Eretto nel Duecento, il Palazzo dei Consoli ha mantenuto intatto il suo fascino medievale, soprattutto grazie alle sue bifore gotiche e alla scalinata. Al suo interno ospita il Teatro Torti, un piccolo gioiello tutto da scoprire.

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Chiesa e Convento di San Francesco

La Chiesa e il Convento di San Francesco sono stati eretti nel Duecento e, ancora oggi, presentano gran parte della loro struttura originaria. Si narra che la pietra collocata a sinistra dell’altare sia la stessa sulla quale San Francesco salÏ per parlare con gli uccelli.

Fonte:dal web


Le Mura

Erette in epoca medievale, le Mura di Bevagna sorgono sopra le preesistenti mura romane. Si sono mantenute perfettamente integre e si possono ancora percorrere. La loro circonferenza Ë intervallate da torri e da Gaite, cioË le porte cittadine.


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Tempio e Terme romani

Tra le testimonianze di epoca romana rientra il Tempio Romano, rimasto integro per essere stato trasformato nellíattuale Chiesa della Madonna della Neve, non più˘ consacrata.


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A seguire, ecco le Terme romane, parte integrante dell’architettura cittadina riscoperta solo nel 1891.


Fonte:dal web

Montefalco


Posizionato su un colle nel cuore dellíUmbria, a ben 473 metri di altezza, si trova Montefalco con un centro storico splendidamente trecentesco.


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Il suo nome deriva da un’idea di Federico II di Svevia che, notando il gran numero di falchi presenti in zona, decise di dare alla località il nome proprio di Montefalco. Oggi, purtroppo, i falchi non sono pi˘ cosÏ numerosi ma, in compenso, rimangono numerose tracce storiche sparse tra castelli, cinte murarie ed edifici di culto.

Cosa vedere a Montefalco

A meno di un’ora d’auto da Perugia, Montefalco può essere considerato uno dei borghi pi˘ belli e interessanti dell’Umbria. La sua atmosfera medievale Ë in grado di coinvolgere chiunque, trascinando in un clima fatto di colori, fiori e profumi tipici.
In occasione di una visita a Montefalco non perdete queste tappe:

Piazza del Comune

La Piazza del Comune, conosciuta anche come Piazza del Certame, ha una pianta semicircolare dove convergono le principali vie cittadine. Qui si affacciano il Palazzo del Comune e la sua Torre Campanaria, il Teatro Comunale e il Palazzo Bernardino de Cuppis.


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Santuario di Santa Chiara della Croce

Il Santuario di Santa Chiara della Croce Ë semplicemente splendido: al suo interno ospita una cappella decorata con prestigiosi affreschi del Trecento ed Ë accompagnato da un monastero di clausura completo di un orto, luogo di preghiera e riflessione.


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Le Mura

Esattamente come Bevagna, anche Montefalco mantiene i resti di antiche cinte murarie: nonostante il castello sia andato distrutto, oggi Ë ancora possibile ammirare parti della rocca e delle quattro porte di ingresso, cioË Camiano, Verziere, della Rocca e Federico II.


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Spello


Infine, ecco Spello, un piccolo comune della provincia di Perugia situato ai piedi del Monte Subasio. Il suo nome originale Ë Hispellum, dal latino, e ancora oggi conserva numerose testimonianze dellíepoca romana e longobarda.



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Dopo essere stato distrutto dai Goti, Spello diventa Comune indipendente e vive il suo momento di massimo splendore grazie alla presenza di numerosi artisti come Pinturicchio e il Perugino.

Spello

Ë un borgo incantevole e, soprattutto, strategico: da qui si passa facilmente in occasione di una visita ad Assisi, Perugia e Spoleto.

Cosa vedere a Spello

Grazie al suo passato glorioso, Spello merita particolare attenzione soprattutto da chi ama compiere gite all’insegna dell’architettura e della scoperta: tra vicoli acciottolati, chiese affrescate e antichi monumenti, il borgo offre un gran numero di luoghi da vedere. Ecco i principali:

Chiesa di Santa Maria Maggiore

Eretta nel XII secolo, la Chiesa di Santa Maria Maggiore presenta una facciata seicentesca ma conserva il portale e il campanile in pieno stile romanico. Al suo interno si possono ammirare gli affreschi del Pinturicchio e del Perugino.


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Chiesa di Sant’Andrea

Costruita nel Duecento, la Chiesa di Sant’Andrea Ë stata pi˘ volte ristrutturata ma conserva, intatta, la pala díaltare con la Madonna col bambino in trono e vari Santi realizzata dal Pinturicchio. Un vero e proprio gioiello da scoprire.

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Casa Romana

Gli appassionati di archeologia non possono assolutamente rinunciare a una visita alla Casa Romana di Spello, risalente al I secolo d.C.: qui sono ancora ben visibili líatrio, líimpluvium e altri ambienti della vita familiare.


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Villa Fidelia o Costanzi

Un’altra attrazione di Spello Ë Villa Fidelia: eretta sulle rovine di un santuario romano, Ë stata pi˘ volte rinnovata e ristrutturata, fino allíultimo intervento risalente ai primi del Novecento. Oggi si presenta con decori in stile barocco e neoclassico. Consigliata una passeggiata tra le siepi e i cipressi degli splendidi giardini esterni.


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Fonti del Clitunno

Infine, a pochi minuti da Spello, ecco le Fonti del Clitunno: si tratta di un parco naturalistico che accoglie le fonti dellíomonimo fiume tra pioppi, cipressi e salici piangenti che creano líhabitat ideale per cigni, anatre e numerosi animali acquatici.

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