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Cosa vedere a Sirmione, affascinante città sul lago

In provincia di Brescia, in Lombardia, lungo l’omonima penisola che si protende all’interno del lago di Garda per circa quattro chilometri, si erge la cittadina di Sirmione, luogo di villeggiatura privilegiato da molti italiani per le preziose acque termali che il luogo custodisce. I primi insediamenti risalgono al neolitico; a partire dal primo secolo a.C., così come per altre zone del lago, l’estremità della penisola diventa luogo di soggiorno privilegiato dalle ricche famiglie veronesi, fra cui quella dei Valeri, a cui apparteneva il poeta Catullo, che a Sirmione e alla sua bellezza ha dedicato un’ode. Italian Traditions vi racconta la storia di questa meravigliosa cittadina e vi suggerisce cosa vedere a Sirmione, per sfruttare al meglio il vostro tempo in riva al lago.

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La storia di Sirmione

In età tardoromana (IV-V secolo d.C.), la città diviene luogo fortificato di controllo del basso lago e, nel XIII secolo, diviene uno dei punti del sistema di fortificazione scaligero con la costruzione del Castello a opera probabilmente di Mastino I della Scala. Nello stesso periodo è rifugio degli eretici Patarini, condannati poi al rogo a Verona. La funzione di controllo e di difesa, assunta in età tardoromana, continuerà sino al XVI secolo, quando nel ruolo di centro fortificato del basso lago viene sostituita da Peschiera. Il castello rimarrà sede di guarnigione militare sino alla metà dell’Ottocento. Sirmione si trova in una posizione strategicamente importante, fra la pianura e la parte meridionale del lago, territorio di confine della signoria scaligera e successivamente, dall’inizio del XV secolo, della Repubblica veneziana. E a Venezia resterà legata sino alla sua caduta nel 1797.

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Lo sviluppo turistico di massa e le conseguenti trasformazioni urbanistiche del territorio risalgono al secondo dopoguerra. Un fenomeno che si deve in larga parte alla presenza di acque sulfuree, note da secoli, ma le cui capacità curative cominciarono a essere sfruttate solo dalla fine del secolo scorso. Il prezioso contributo che diede impulso al decollo turistico della città si deve al professore Don Angelo Piatti che, tra il 1883 e il 1891, grazie alle attività di esplorazione subacquea, accertò la presenza della fonte termale detta “Boiola”.

Cosa vedere a Sirmione: alcuni suggerimenti

Il turista che si reca a Sirmione, oltre alle famose terme, può godere di numerosi luoghi d’interesse, tra cui il castello, le Grotte di Catullo e la Chiesa di San Pietro in Mavino. Il centro storico conserva una struttura urbanistica di tipo medioevale, con strade strette e irregolari. Il castello scaligero, uno dei castelli più completi e meglio conservati del Belpaese, è bagnato su tutti i lati dalle acque del lago di Garda e, su uno di questi lati, poco dopo la costruzione del castello, è stata realizzata la darsena.

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Le Grotte di Catullo consistono in una domus romana edificata tra la fine del I secolo a.C. e il I secolo d.C. sulla punta della penisola di Sirmione. Tra gli edifici religiosi, vi consigliamo inoltre la chiesa di Sant’Anna, che sorge nei pressi del castello, e  la chiesa di santa Maria Maggiore. Una piccola chicca è il Palazzo Maria Callas, posto nella centrale piazza Giosuè Carducci e dedicato alla celeberrima cantante lirica che qui vi soggiornò periodicamente negli anni Cinquanta. La fama di Sirmione, tuttavia, è indissolubilmente legata allo stabilimento termale che è tra i più avanzati d’ Italia; una grande varietà di trattamenti di fascia alta e una lunga serie di strutture di charme completano il quadro di questa località esclusiva adatta a soggiorni di benessere, relax e lusso.

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Immagine di copertina: Bresciatourism

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