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Chiusa, Il sapore dei tempi passati

 

Situato in provincia di Bolzano, in Trentino Alto Adige, lungo il corso del fiume Isarco, Chiusa deve il suo nome allo stretto passaggio naturale che si forma tra la rupe di Sabiona, il fiume Isarco e il torrente Tinne. Dal 1300 viene chiamata Klausen.

 

Il territorio comunale, sovrastato dal monastero di Sabiona, era già abitato prima di Cristo. Qui, vi troviamo infatti tombe sia del periodo dei reti che del periodo germanico. Il borgo conserva la sua particolare struttura medievale e, percorrendo le strade principali e i suoi pittoreschi vicoli, ci si sente avvolti da un’atmosfera che ha il sapore dei tempi passati. Proprio la stessa atmosfera che affascinò i romantici pittori fin de siècle che approdarono a Chiusa con l’intento di rivivere il sogno medievale. I vigneti e i castagneti che si adagiano sui pendii soleggiati, insieme alle rupi, ai masi sparsi, ai pascoli verdeggianti e alle caratteristiche località, costituiscono un’immagine davvero unica.

Da vedere

Chiesa degli Apostoli – Costruita dal mastro-architetto Jörg nella seconda
metà del Quattrocento, è una chiesa in stile gotico a navata singola.

Ex Albergo Agnello (Zum Lamm) – È un antico posto di ristoro. Attraverso il loggiato ad archi si arriva al primo piano e alla “Sala Walther”, ritrovo privilegiato di artisti di fama internazionale nella seconda metà dell’Ottocento.

Chiesa di Sant’Andrea – È una delle più belle chiese del gotico sudtirolese, una costruzione tardogotica che sorge sui resti del precedente edificio romanico.

Ex convento dei cappuccini – L’edificio è ora sede del Museo Civico e della Biblioteca Civica.
Del complesso fanno parte anche la Chiesa dei Cappuccini e la Cappella di Loreto, situate poco più avanti.

Castel Branzoll – Il castello attuale è frutto di una libera ricostruzione avvenuta tra la fine del XIX secolo e il 1930. Del complesso originale rimane solo la torre, databile agli inizi del Duecento.

Convento di Sabiona – Il monastero, ultimato nel 1686, sorge con la Chiesa del Convento e la Chiesa S. Croce sulle rovine di un precedente complesso distrutto nel 1533 da un incendio. In direzione del castello, si incontra la Chiesa di Nostra Signora.

Da gustare

Vini, speck e salumi tipici tirolesi

Knödel (canederli)Un primo piatto tipico della cucina tirolese. Si tratta di grossi gnocchi composti di un impasto di pane raffermo.

Gulasch – È un piatto tipico della cucina ungherese, una zuppa a base di carne, lardo, cipolle, carote, patate e paprica.

Carré di maiale con crauti

Strudel – Il dolce tipico della regione, amato in tutta Italia, è un rotolo di pasta a base di mele, pinoli, uvetta e cannella.

Da vivere

Törggelen – Il nome di questa usanza deriva dal latino torculum “torchio”. La festa ospita un mercatino d’artigianato e una sfilata che si conclude con l’incoronazione della del Torggelen. Si festeggia generalmente nelle vie e nelle cantine sparse per il centro storico.

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