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Campi Flegrei, la culla della civiltà greca

I Campi Flegrei sono una zona a ovest del Golfo di Napoli, celebre fin dai tempi più antichi per la sua attività vulcanica che, nel corso della storia, si è dimostrata con eruzioni violente alternate a episodi di minor impatto. 

Sebbene parliamo di eruzioni avvenute migliaia di anni fa, ad oggi la zona è considerata un supervulcano e fa parte della classifica dei dieci vulcani più pericolosi al mondo. 

wikipedia

 
La Caldera dei Campi Flegrei: le eruzioni documentate 

Sono tre le eruzioni documentate da tracce geologiche della zona dei Campi Flegrei: la prima, che avvenne circa 39 mila anni fa; la seconda, invece, che risale a 15 mila anni fa. Infine ne è avvenuta anche una terza ma meno violenta, nel 1538. 

Quest’ultima sarebbe un’eruzione singolare stando allo studio condotto da Francesca Forni del Politecnico di Zurigo in Svizzera: infatti, l’analisi della lava avrebbe portato alla luce delle caratteristiche analoghe a quelle dei depositi eruttati poco prima delle disastrose eruzioni di 39 mila e di 15 mila anni fa. 

geopop

Secondo la studiosa sarebbe in atto, ancora oggi, un processo di separazione dei gas dagli altri materiali presenti nel magma, evento che fa preoccupare poiché, sono proprio gli agglomerati di gas che si accumulano nel tempo, i responsabili delle esplosioni più violente. 

Sebbene secondo gli scienziati non si possa parlare di un imminente disastro vulcanico, essi sono consapevoli di trovarsi di fronte ad una situazione a rischio, da monitorare costantemente anche se, in questo caso, non c’è la possibilità di prevedere un’eventuale eruzione. 

L’unico  segnale per la  scienza nel caso dei Campi Flegrei, potranno essere delle eruzioni minori che daranno l’allarme per prevedere l’arrivo di un’esplosione di grande impatto. 

Una visita guidata nei Campi Flegrei 

Sì, i più curiosi e gli appassionati di vulcanologia potranno cogliere l’opportunità di visitare il supervulcano dei Campi Flegrei, grazie alle visite guidate organizzate dai Servizi per l’Archeologia e il Turismo Culturale di Napoli

Si tratta di un’esperienza sicuramente unica nel suo genere: i visitatori saranno accompagnati da un archeologo esperto che illustrerà loro la storia di questo posto, trasmettendogli il grande fascino che possiede. Si tratta di un vero e proprio viaggio indietro nel tempo, alla scoperta di una natura ammaliante e allo stesso tempo pericolosa e spaventosa. 

I Campi Flegrei hanno una superficie di 7.350 acri, un diametro massimo di 17 chilometri e comprendono venticinque siti archeologici oltre che un ecosistema geologico e marino cui gli studiosi hanno riconosciuto una grandissima importanza. 

La caldera, che si formò come conseguenza delle due grandi eruzioni di 39 mila e di 15 mila anni fa, comprende più di venti crateri causati dalle eruzioni esplosive e possiede una vivissima attività vulcanica che dimostra con solfatare, vapori termali e sorgenti d’acqua: un vero e proprio spettacolo della natura. Per questo la zona è riconosciuta come una delle più importanti aree di vulcanismo attive al mondo. 

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I Campi Flegrei, un’area investita dal mito

Fu l’impeto incontrollabile della natura a favorire e ispirare un immaginario fantastico e mitico che comprende creature misteriose collocate in quest’area: Sibilla, i Cimmeri e i Giganti rimasti imprigionati nel cuore della terra dopo essere stati cacciati dagli dei dell’Olimpo. 

Uno scenario che suggerisce come questa zona sia l’accesso ad un mondo nascosto, un mondo sotterraneo e spaventoso ma che, allo stesso tempo, ha in fascino unico. 

Copertina: voloscontato

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