In realtà venne composta solo due anni dopo la fine della guerra, aggiungendo nuove parole alla melodia di una canzone tradizionale che veniva cantata dai contadini durante la raccolta, con cambiamenti metrici minimi. I combattenti per la resistenza di tutto il mondo hanno adattato il testo alla loro situazione, ma qui di seguito proponiamo quello originale. L’invasore di cui si parla è ovviamente l’esercito nazista, mentre i partigiani sono, altrettanto ovviamente, la nostra resistenza, che spesso si nascondeva sulle montagne per sfuggire al nemico.
Testo:
Una mattina mi son svegliato
o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao
una mattina mi son svegliato
e ho trovato l’invasor.
O partigiano portami via
o bella ciao…
o partigiano portami via
che mi sento di morir.
E se io muoio da partigiano
o bella ciao…
e se io muoio da partigiano
tu mi devi seppellir.
Ma seppellirmi lassù in montagna,
o bella ciao…
ma seppellirmi lassù in montagna
sotto l’ombra di un bel fior.
E poi le genti che passeranno,
o bella ciao…
e poi le genti che passeranno
mi diranno “che bel fior”!
È questo e il fiore del partigiano
o bella ciao…
è questo il fiore del partigiano
morto per la libertà