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Amalfi, la più antica tra le Repubbliche Marinare

Che cosa hanno in comune Pisa, Venezia, Genova e Amalfi? Oltre a essere quattro città italiane bellissime, sono state in passato delle Repubbliche Marinare, le prime in assoluto a vedere nel Mar Mediterraneo una sede fiorente di commerci con arabi e bizantini.  

La prima Repubblica Marinara è stata Amalfi, la cui origine è fortemente legata alla mitologia greca: il suo nome deriverebbe dalla ninfa Amalfi, amata da Eracle, il cui corpo sarebbe stato seppellito proprio nella città che avrebbe preso il suo nome. Secondo la storia, invece, Amalfi sarebbe stata fondata da alcuni romani diretti a Costantinopoli, con il nome iniziale di Amelphes.  

La sua posizione geografica, avvantaggia Amalfi nel commercio marittimo da subito; nel 533, a seguito della vittoria dei bizantini sui goti, la città diventa di dominio greco e viene integrata al Ducato di Napoli.  

Nel corso del VI secolo, Amalfi viene scelta come sede vescovile, oltre che come oggetto di conquista da parte del duca di Arechi di Benevento; quest’ultimo, nel VII secolo, riesce a conquistarla e solo dopo la sua morte gli amalfitani riescono ad autoproclamare la loro indipendenza. Ed è in questo momento che nasce la Repubblica Marinara di Amalfi.  

Fonte: campania.info

Nascono diverse alleanze con le città vicine per proteggere la propria autonomia e, tra una battaglia e l’altra, Amalfi riesce a rafforzare gli accordi commerciali con Egitto e Palestina. Raggiunge il suo massimo splendore nel corso dell’XI secolo, periodo in cui gli amalfitani si specializzano nella produzione della carta.   

La storia della Repubblica Marinara di Amalfi si conclude nel 1131, quando viene definitivamente conquistata dal re normanno Ruggero II. Nel 1343, poi, un terribile maremoto ha distrutto tutte le attrezzature portuali, le strutture urbane e gli insediamenti agricoli. Molto poco, infatti, è rimasto della gloriosa città marinara, ma è ancora possibile intravedere qualche testimonianza nei suoi monumenti e nei suoi edifici.  

Cosa vedere ad Amalfi 

La città di Amalfi si trova a strapiombo sul mare, il che la rende estremamente suggestiva. Da sempre tra le mete estive predilette in tutto il mondo, è anche un luogo ricco di arte, storia e cultura. Ecco le mete imperdibili:  

Duomo di Sant’Andrea 

Grazie alla sua bellezza e alla sua importanza storica, la Cattedrale di Sant’Andrea ospita un gran numero di turisti tutto l’anno. É realizzata in stile romanico a tre navate, con una facciata neomoresca dai dettagli gotici; gli interni sono quasi interamente rivestiti di marmi e ricchi di affreschi barocchi.  

Fonte: amalfi.it

Museo della Carta 

Gli amalfitani della Repubblica Marinara di Amalfi erano esperti produttori di carta e il loro lavoro può essere ammirato ancora oggi grazie al Museo della Carta: al suo interno si trovano attrezzi e macchinari impiegati per la produzione della carta e i visitatori possono scoprire le tecniche di lavorazione e i prodotti ottenuti tipici dell’epoca.  

Fonte: museodellacarta.it

Valle dei Mulini 

La Valle dei Mulini consiste in una vecchia mulattiera che accoglie ruderi agricoli e mulini abbandonati. Attualmente è diventato un luogo rilassante dove passeggiare tra mulini, limonaie e cascate che originano dal torrente Canneto.  

Fonte: fai.net

Arsenale 

Da ex città marittima, Amalfi gode di un Arsenale che, oggi, è la massima testimonianza del suo passato in qualità di Repubblica Marinara. Anticamente, l’Arsenale era il cantiere dove veniva costruita la flotta navale cittadina; oggi ospita il Museo della Bussola e dell’Arte Marinara, che permette di conoscere la storia dell’ex repubblica attraverso numerose testimonianze.  

Fonte: ciaoamalfi.com

Grotta dello Smeraldo 

La Grotta dello Smeraldo è stata scoperta per caso nel 1932 da un pescatore; il suo nome deriva dal colore delle sue acque, che creano effetti cromatici dalle tonalità smeraldo. Ricca di stalattiti e stalagmiti, può essere visitata sia via terra tramite scale e ascensori, sia via mare attraverso piccole zattere.  

Fonte: placesonline.com

Torre dello Ziro 

La Torre dello Ziro è nata per permettere agli amalfitani di avvistare, in passato, le navi saracene; successivamente è stata trasformata in prigione, tanto che nel 1500 ha accolto Giovanna d’Aragona detta “la pazza”. Si fa fatica a raggiungerla, ma la vista che si può ammirare dalla sua cima è semplicemente mozzafiato.  

Fonte: e-borghi.com

Spiaggia del Duoglio 

Distante appena un chilometro si trova la Spiaggia del Duoglio, raggiungibile tramite una scalinata composta da oltre 400 gradini. Una volta arrivati si può scegliere tra diversi stabilimenti balneari e ristoranti.  

Fonte: googleusercontent.com

Spiaggia di Marina Grande 

Anche la Spiaggia di Marina Grande è super attrezzata, nonostante non sia molto grande. Offre, però, una posizione comoda, un accesso molto semplice e la presenza di un molo da cui partire per compiere interessanti escursioni. L’ideale per le famiglie con bambini.  

Fonte: tonianapolano.com

Santa Maria de Olearia 

Il complesso monastico Santa Maria de Olearia è stato realizzato tra  il 950 ed il 1000 da monaci benedettini e vanta ancora oggi una straordinaria importanza architettonica, dato che custodisce diversi resti monastici medievali di periodo romanico.  

Fonte: italyproguide.com

Cosa mangiare ad Amalfi 

Durante ogni vacanza che si rispetti, è doveroso assaggiare i piatti tipici del luogo; nel caso di Amalfi, la sua cucina è profondamente legata alla tradizione del suo territorio ed è davvero impossibile resistere ad assaggiare le prelibatezze offerte da ristoranti e trattorie. 

Fonte: dissapore.com

Tra antipasti, primi, secondi e dolci, ecco cosa mangiare ad Amalfi:  

  • ndunderi: considerato dall’Unesco uno dei tipi di pasta più antichi del mondo, consistono in gnocchi realizzati con farina, ricotta fresca e uova e poi conditi con salsa di pomodoro fresco; 
  • alici: le alici di Cetara sono famose in tutta la zona; vengono pescate in primavera, pulite, lavate e messe sotto sale e il loro liquido viene impiegato per condire squisiti primi piatti;  
  • minestra marinata: è una zuppa invernale, chiamata anche “pignato grasso”, a base di verdure lessate in brodo di pollo con cipolla e pezzenta, un insaccato locale. Va servita con una spolverata di caciocavallo stagionato e parmigiano reggiano;  
  • scialatielli cozze e vongole: tipica pasta fresca di Amalfi a base di acqua e farina, da condire con qualsiasi tipo di sugo, in particolare quello a base di cozze, vongole e pomodorini;  
  • pastarelle amalfitane: un dolce delizioso, cioè biscotti farciti con crema di limone della costiera. Si realizzano con farina, fecola di patate, nocciole, zucchero, burro, lievito e uova, mentre la crema è a base di scorza di limone, limoncello, latte e cioccolato bianco;  
  • melanzane con la cioccolata: chiamate “mulugnane c’a ciucculata” consistono in un dolce a base di melanzane fritte, impanate e poi immerse nella cioccolata che, prima di essere servite, vengono ricoperte di mandorle, amaretti e cioccolato fondente tritato; 
  • pezzogna all’acqua pazza: un secondo piatto a base di pesce, la pezzogna appunto, cotta in un tegame con pomodorini, aglio e prezzemolo, sfumata con vino bianco e lasciata cuocere con il sugo che si viene a creare;  
  • totani alla praianese: un altro secondo piatto a base di totani freschi, lavati, puliti, tagliati a rondelle e cucinati in tegame insieme alle patate tagliate a tocchetti. Il piatto viene infine insaporito con olio e aglio. 

Ovviamente, tra i prodotti tipicamente del luogo che vanno assolutamente gustati, rientra il Limoncello, un liquore digestivo realizzato con la scorza di limone, il cui grado alcolico oscilla tra il 20% e il 32% vol. 

https://www.aziendaturismopositano.it/amalfi/  

Copertina: airbnb

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