Dal 12 ottobre all’8 dicembre torna la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, giunta alla sua novantaquattresima edizione.
L’evento sarà incentrato su un tema innovativo, l’intelligenza naturale, con l’obiettivo di valorizzare la tradizione in ottica contemporanea, sempre nel rispetto del territorio e delle sue risorse, oltre che di comprendere come l’intelligenza della natura possa aiutarci nella gestione dell’intelligenza artificiale.
Il programma del 2024 è davvero variegato e include show cooking con rinomati chef italiani, iniziative per la valorizzazione delle risorse del territorio, workshop ma anche eventi folkloristici come il palio degli asini, manifestazioni musicali e spazi dedicati ai più piccoli.
Cos’è la Fiera del Tartufo Bianco d’Alba
La Fiera del Tartufo Bianco d’Alba è una delle più importanti manifestazioni gastronomiche in Italia che attira ogni anno migliaia di visitatori grazie all’affascinante mix di tradizione, innovazione e qualità offerto dal programma.
Quella del 2024 è sicuramente un’edizione particolare che si distingue per l’intento di voler celebrare la tradizione pur guardando al futuro, attraverso il tema dell’intelligenza naturale, simboleggiata dal tartufo bianco, connessa con l’intelligenza artificiale che sta permeando ogni ambito della nostra società.
La forte impronta innovativa di quest’anno riflette le idee e le aspirazioni delle personalità maggiormente coinvolte nell’organizzazione della Fiera, come Liliana Allena – presidente dell’Ente Fiera di Alba – che, in merito all’evento dichiara:
«Se la Fiera ha una storia quasi centenaria, lo deve alla grande capacità di restare fedele alle proprie origini riuscendo al contempo a rinnovarsi edizione dopo edizione, sempre al passo con l’attualità. Quest’anno, che ci porterà al traguardo dei 94 anni, metterà al centro due tipi di intelligenza: quella naturale e quella artificiale, la cultura del tartufo e la tecnologia.»
Innovazione, quindi, e tante novità che consentiranno ai visitatori di vivere un’esperienza ricca di tradizione, gusto, qualità, divertimento, cultura e folklore.
Fiera del Tartufo Bianco d’Alba: novità del 2024
Molte le novità che contraddistinguono la novantaquattresima edizione della Fiera del Tartufo Bianco d’Alba 2024 tra cui lo spostamento dell’inizio della stagione dal 21 settembre al 1° ottobre, come conseguenza dei cambiamenti climatici in atto.
Un’altra novità che riguarda questa edizione è il rinnovamento del cortile della Maddalena, sede del mercato mondiale del tartufo, che stupirà i visitatori con la sua veste completamente nuova.
Inoltre questa edizione della Fiera segnerà anche l’inizio di un nuovo progetto in collaborazione con il Giappone per cui, alcuni importanti chef giapponesi guidati da Luca Fantin del Bulgari, saranno ospitati nell’Albese con l’obiettivo di una contaminazione reciproca tra la tradizione culinaria delle Langhe e del Roero e quella d’impronta nipponica.
Il tema dell’intelligenza naturale alla Fiera del Tartufo Bianco d’Alba 2024
Come già annunciato, al centro dell’edizione 2024 ci sarà il tema dell’Intelligenza Naturale, esplorato a partire dalla definizione di intelligenza offerta da Treccani per cui “l’intelligenza è un insieme di capacità psichiche e mentali che permettono all’uomo di adattarsi e modificare l’ambiente circostante”.
Questo concetto si estende anche alla natura, proprio per la sua granda capacità di adattamento e resistenza, con particolare attenzione al tartufo bianco d’Alba che ricopre un ruolo cruciale per gli ecosistemi terreni.
Un tema che parte dall’intelligenza naturale per alimentare il dibattito sul cambiamento climatico, a sostegno di una maggiore sostenibilità e della salvaguardia della biodiversità.
Durante le nove settimane di fiera, ci saranno approfondimenti dedicati al rapporto tra intelligenza naturale e artificiale, con l’obiettivo di individuare come la prima possa aiutarci a gestire la seconda, facendo sì che possa esprimere il suo massimo potenziale all’interno della società odierna.
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