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Alghero, un viaggio tra le mura medievali

Tra le più importanti città della Sardegna troviamo sicuramente Alghero, che fa parte della provincia di Sassari. Alghero sorge sulla costa nordoccidentale dell’isola. Proprio la sua posizione rende la città un importante centro dal punto di vista turistico.

Da qui è molto semplice raggiungere alcune delle spiagge più famose della Sardegna, e in più la presenza dell’aeroporto fa sì che molti turisti comincino proprio da qui il loro viaggio in Sardegna, sia in estate che in inverno.

Anche se conoscete la città potreste non essere a conoscenza di alcune informazioni che riguardano le sue mura medievali, che per il loro stato di conservazione rappresentano una vera e propria eccellenza dal punto di vista storico e culturale, che davvero poche altre località possono vantare.

Le mura di Alghero: una storia lunga quasi un millennio

La fondazione di Alghero tradizionalmente si fa risalire ai primi anni del XII secolo, per opera della famiglia genovese dei Doria. La posizione della città la rese fin da subito un importante centro economico, ma al tempo stesso non mancavano le minacce, come quelle provenienti dai pirati che solcavano all’epoca il Mediterraneo.

Per questo non ci volle molto per veder sorgere una vera e propria cinta di mura. Si iniziò con delle fortificazioni elementari, ma si dovette attendere fino al XIII secolo per avere le mura che conosciamo ancora oggi. 

Questo tracciato iniziale prevedeva ben ventisei torri, in grado di garantire una visuale completa su tutto il tratto di mare di fronte ad Alghero. Nei secoli a cavallo tra il Medioevo e l’Età Moderna non ci furono molti lavori, e le mura si mantennero pressoché identiche. Arrivati al XVI secolo si rese necessario un ammodernamento della struttura difensiva della città. La nuova cinta di mura venne portata a termine unicamente dal lato del mare, mentre le fortificazioni terrestri non vennero concluse. L’importanza di Alghero dal punto di vista militare andò progressivamente a diminuire, fino a quando, nel corso del XIX secolo e in seguito all’Unità d’Italia, si optò per uno smantellamento delle difese. In realtà buona parte della cinta muraria è rimasta in piedi ancora oggi ed è ben visibile.

Foto : Pixabay

Le torri da non perdere

Come abbiamo detto poche righe fa la cinta muraria è in un buon stato di conservazione, e ciò vale anche per alcune delle torri che costituivano i cardini della linea difensiva di Alghero. Alcune di esse fanno ormai parte della moderna città, e si possono incontrare attraversando il comune da una parte all’altra.

Tra le più importanti segnaliamo la Torre di San Giacomo e quella di Sant’Elmo. Se andate in direzione di Sassari potete trovare la Torre di Porta Terra. Da un punto di vista strettamente storico va senza alcun dubbio citata la Torre di Sulis, teatro di importanti scontri.

In totale otto di queste antiche torri sono comprese nel territorio urbano di Alghero, mentre altre undici si ergono ancora lungo la costa circostante.

Molte di queste torri possono essere visitate senza alcun problema. Gli orari e i giorni di apertura potrebbero variare a seconda della struttura, ma se siete ad Alghero potreste approfittarne per visitarle quasi tutte nel corso di una sola giornata.

I sapori di Alghero

Alghero è una città intimamente legata alla Spagna tanto che ancora oggi il catalano è la lingua della città, e ciò ha portato allo sviluppo di una tradizione culinaria in grado di mescolare i sapori della Sardegna con alcune specialità tipiche proprio della penisola iberica.

Un ottimo esempio è la Paella Algherese. Come suggerisce il nome si tratta di una vera e propria paella, ma realizzata con una pasta chiamata fregola, e con vari condimenti, tra cui spicca l’agnello.

Un altro piatto che già dal nome richiama la Spagna è l’Aragosta alla Catalana, preparata con l’omonimo crostaceo pescato proprio nel mare intorno ad Alghero, e insaporito da pomodoro e cipolle.

A proposito di sapori unici, non potere andare via da Alghero senza aver assaggiato la Copatza de Peix, un’ottima zuppa di pesce speziata con del peperoncino rosso.

Come arrivare ad Alghero

Ci sono numerosi modi per arrivare ad Alghero, partendo sia dalla terraferma che da altre zone della Sardegna.

Per chi arriva dal resto d’Italia una buona opzione potrebbe essere quella di prendere un volo aereo. Vicino alla città è presente l’aeroporto di Alghero – Fertilia. Dall’aeroporto è molto semplice arrivare ad Alghero, grazie alla possibilità di usare i mezzi pubblici o di prendere un taxi. In alternativa si può anche noleggiare un’auto.

Un’altra soluzione può essere quella di arrivare in Sardegna in nave, usando i molti traghetti che partono dai principali porti italiani affacciati sul Mar Tirreno. In questi casi si può imbarcare direttamente la propria automobile, per poi raggiungere Alghero in macchina, o si può optare per il noleggio di una vettura una volta arrivati in Sardegna.

Per quanto riguarda i mezzi pubblici Alghero può essere raggiunta da altre città dell’isola usando autobus e treni. Le linee da seguire dipendono dal punto di partenza del vostro viaggio.

Copertina: Pixabay

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