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Fontana Pretoria, uno dei simboli di Palermo 

Uno dei simboli più famosi della città di Palermo, insieme al Teatro Massimo, è senza dubbio la fontana Pretoria, una delle fontane più belle d’Italia. Si tratta di un vero e proprio capolavoro dell’arte Rinascimentale italiana che ha una storia molto particolare.

Nasce a Firenze per poi essere acquistata dal Senato della città di Palermo nel 1581. Sono tante le leggende che riguardano questa fontana ancora oggi chiamata dai cittadini palermitani la fontana della vergogna. 

Fontana Pretoria a Palermo, cos’è e dove si trova? 

La fontana Pretoria a Palermo è uno dei simboli più rappresentativi della città siciliana e si trova nel centro storico di Palermo. In particolare, è collocata all’interno della piazza dove si trova il palazzo Pretorio sede del comune della città. Oggi questa maestosa fontana è una delle attrazioni più apprezzate e visitate dai turisti che giungono nel capoluogo siciliano da ogni parte del mondo. 

Senza dubbio è stata motivo di discussione nel passato in quanto il Senato decise di spendere molti soldi per acquistare questa opera fiorentina. 

 La storia della fontana Pretoria a Palermo 

La fontana Pretoria di Palermo ha una storia particolare che merita di essere raccontata. Infatti, una cosa che forse non tutti conoscono è che la fontana inizialmente era stata progettata e costruita in Toscana. Il tutto ebbe inizio nella seconda metà del 1500 quando Don Luigi Toledo decise di abbellire il giardino della sua villa a Firenze con una fontana monumentale.

Era il fratello della duchessa Eleonora di Toledo e suocero di Cosimo I de Medici. La costruzione di questo capolavoro dell’arte Rinascimentale italiana è stata realizzata da Francesco Camilliani e da Michelangelo Naccherino e comprendeva statue raffiguranti personaggi mitologici e putti. 

Dopo la sua morte il figlio, sommerso dai debiti, decise di vendere la maestosa opera.  Questa venne acquistata dal Senato di Palermo che decise di disporla davanti al palazzo Pretorio. La fontana venne smontata per poi essere trasporta con delle navi a Palermo dove è stata poi stata rimontata sotto la supervisione del figlio di Camilliani che ha ultimato l’intervento nel 1581. 

Foto : Unsplash

Fontana Pretoria a Palermo, cosa vedere 

La fontana presenta una pianta ellittica e il circuito ha una lunghezza complessiva di 133 metri. Il primo livello della fontana è circondato da eleganti balaustre che sono interrotte dai quattro grandi ingressi. Nel secondo livello si trovano quattro grandi vasche ai bordi delle quali sono collocate 4 statue che un tempo raffiguravano l’Arno e i suoi affluenti mentre ora rappresentano i quattro fiumi della città di Palermo.

Attraverso quattro scalinate si giunge al terzo livello della fontana. Nel centro è collocata una colonna sulla quale è posizionato un putto che versa l’acqua. Intorno sono presenti statue che rappresentano diverse figure mitologiche come Venere, Adone, Ercole, Bacco, Apollo e Diana. 

Sulla piazza dove si trova la fontana Pretoria si trovano anche altri importanti edifici di Palermo. 

Il primo che si incontra è il palazzo Bordonaro costruito nel XVI secolo al fianco del quale si trova il palazzo Bonocore sempre dello stesso periodo. Al suo interno si trova il museo multimediale L’Oasi delle identità dedicato al patrimonio culturale immateriale siciliano.  

Un altro importante edificio che si affaccia su piazza Pretoria è la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto. Annessa a questa si trova il monastero. Venne fondata nel 1300 e nel XVI  

secolo divenne uno dei monasteri di clausura più importanti della città. L’edificio più imponente della piazza è il palazzo Pretorio che è la sede del municipio. Questo è stato costruito nel Quattrocento e sul suo portone di ingresso si trova l’aquila simbolo di Palermo. Infine, sulla piazza della fontana Pretoria c’è anche la chiesa di San Giuseppe dei padri Teatini costruita nel 1602 su progetto dell’architetto napoletano Pietro Caracciolo. 

Le leggende riguardo la fontana Pretoria a Palermo 

Sono tante le leggende e le storie che si celano dietro la fontana Pretoria a Palermo. La prima riguarda il nome che ancora oggi viene dato a questa fontana, ovvero fontana della vergogna. Sono due i motivi principali uno dei quali riguarda la nudità delle statue.

Al riguardo vi è anche una leggenda che racconta del fatto che una notte le suore del convento scandalizzate dalle oscenità delle statue le danneggiarono. Una seconda motivazione è invece di natura politica. Infatti, il monumento si trova di fronte al palazzo comunale e quindi sarebbe una denuncia della corruzione della classe politica che ha rappresentato da sempre uno dei maggiori rischi per la città. 

Copertina: Unsplash

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