Terme Libere Bormio (Sondrio)
Le terme libere di Bormio prendono il nome da Leonardo da Vinci, che ha lasciato testimonianza della sua visita nelle sue opere, immortalando il nome della celebre località termale nel famosissimo Codice Atlantico. Sono situati in provincia di Sondrio, Lombardia, a breve distanza dal Parco dello Stelvio, e sono costituiti da vasche che raccolgono le acque in eccesso degli stabilimenti dei Bagni Vecchi e dei Bagni Nuovi. A differenza di queste, quelle di Bormio hanno un fascino speciale. Qui, infatti, potete immergervi in una pozza d’acqua calda al limite di un bosco, sdraiarvi nell’acqua bollente in una pozza ai margini di un torrente con la schiena appoggiata a pietre che sembrano creare una comoda sdraio naturale, e godere del calore e del panorama che si apre tutt’intorno.
Terme Petriolo (Monticiano)
Conosciute già in epoca romana ed etrusca, sono caratterizzate da un paesaggio collinare e sono immerse nella riserva naturale del Basso Merse, in Toscana, tra boschi e colline. È qui, in questa straordinaria posizione, unita alla funzionalità dello stabilimento termale, che si collocano le vasche termali terapeutiche, alimentate da acqua ipertermale che supera i 43 gradi, che scaturisce dalla sorgente sulla riva del torrente Farma. L’acqua è ricca di idrogeno solforato, anidride carbonica libera, calcio, fluoro e idrogeno carbonato, componenti che la rendono ricca di proprietà salutari e benefiche rimaste inalterate nel tempo. Le sorgenti termali sono fruibili sia liberamente che presso gli attrezzati stabilimenti termali con annesse strutture alberghiere.
Terme Bullicame (Viterbo)
Situate appena fuori Viterbo, sono fra le più famose sin dall’epoca antica e, oltre ad essere luogo di benessere, sono anche un’attrazione storico-culturale. Qui, infatti, è possibile vedere il cratere in cui l’acqua e il fango termale fuoriescono in superficie tra bollori superficiali, bolle di gas, schizzi e vapori che facevano pensare agli antichi le atmosfere fumose e incandescenti degli inferi. Attualmente, la sorgente termale è protetta da una struttura perimetrale in plexiglass, che impedisce l’accesso ai curiosi, ma al contempo lascia vedere sia il cratere di fuoriuscita, che la stele su cui sono scolpiti i celebri versi della Divina Commedia che la menzionano. Pare che il nome derivi proprio dal fatto che le acque sono talmente calde che tendono letteralmente a “sobbollire” o, detto altrimenti, a “ bullicare”, anche per via dell’elevata concentrazione di gas disciolto.
Grotta delle Ninfee (Cerchiara)
Situate in Calabria, le terme di Cerchiara sono caratterizzate da una profonda fenditura che taglia in due uno sperone roccioso entro il quale scorre un ruscelletto di acqua termale: una sorta di canyon strettissimo chiamato “Grotta delle Ninfe”. Secondo l’antica leggenda, questo antro nascosto custodiva il talamo della ninfa Calipso. Nella grotta si formano fanghi rinomati sin dai tempi degli antichi Sibariti per le loro proprietà terapeutiche. Classificate come sulfuree, le acque del sito termale sgorgano a una temperatura di 30 gradi. Nelle acque del ruscelletto termale è possibile fare bagni liberi, ma c’è anche la possibilità di usufruire della piscina termale a pagamento costruita nel grande parcheggio antistante, che raccoglie le acque provenienti dalla grotta.
Terme Sorgeto (Ischia)
Molto famosa per le sue terme e i centri di benessere legati allo sfruttamento delle sue acque ipertermali di origine vulcanica, Ischia custodisce anche sorgenti assolutamente libere, gelosamente custodite dagli abitanti dell’isola e sconosciute ai turisti. Una di queste è incastonata tra rocce a strapiombo sul mare a Sorgeto, frazione Panza del comune di Forio d’Ischia. Si tratta di una località di una bellezza indescrivibile, con le acque ipertermali che fuoriescono dal fondale marino ad una temperatura prossima ai 90 gradi, creando così una preziosa miscela di acqua marina e acqua termale, utilizzata negli stabilimenti termali per la talassoterapia, la terapia con acqua di mare.