Se amate le celebrazioni medievali e la storia siciliana, potreste approfittarne per visitare Enna che è l’ombelico e anche un po’ il balcone dell’isola (è il capoluogo più alto d’Italia). Si svolge qui infatti, la Settimana Europea Federiciana, un evento ormai tradizionale, che si rinnova ogni anno e rende omaggio al più amato re di Sicilia, Federico II di Svevia.
L’occasione è ghiotta anche per affacciarsi ai belvedere della parte alta della città e gettare uno sguardo sulle campagne siciliane circostanti ma, soprattutto, per assaporare i gusti autentici siciliani, che sempre recano traccia delle dominazioni che qui si sono succedute, lasciando un’impronta preziosa e… saporita.
L’eredità di Federico II in Sicilia
Federico II di Svevia, noto anche come «Stupor Mundi» (Meraviglia del Mondo), fu una figura straordinariamente importante nel Medioevo europeo e, in particolare, in Sicilia.
Uomo estremamente colto, di vedute fin troppo larghe per la sua epoca, fu considerato da alcuni un eccentrico ma dalla maggioranza un visionario che sognava un’Europa moderna, in cui l’identità culturale di ogni nazione fosse protetta e valorizzata. E proprio questo concetto di appartenenza che non allontana dalla propria realtà costituisce uno dei temi cari alla settimana Europea Federiciana di Enna, come tra poco vedremo.
Nato nel 1194, divenne imperatore del Sacro Romano Impero nel 1220 e regnò su un vasto territorio che comprendeva anche il Regno di Sicilia (occupava tutta l’Italia meridionale). A Palermo stabilì il centro della sua politica.
La sua presenza nella storia di Enna è fondamentale: riconoscendo la posizione strategica, consolidò la sua struttura difensiva rafforzando il Castello di Lombardia. Costruì la Torre di Federico spinto dalla sua passione per la falconeria e la caccia.
Federico II contribuì significativamente allo sviluppo economico, culturale e architettonico della Sicilia. Promosse la convivenza pacifica tra le varie comunità etniche e religiose dell’isola, incoraggiò lo sviluppo delle arti e delle scienze, favorì la costruzione di castelli, chiese e palazzi che ancora oggi caratterizzano il paesaggio siciliano.
Federico, noto inoltre per la sua vasta conoscenza della filosofia, dell’astrologia, dell’economia, della matematica e della medicina (parlava anche sei lingue diverse), fu un sovrano che sempre mirò al rinnovamento culturale, artistico e legislativo del suo regno.
Desiderava unire popoli e terre ma questo lo portò allo scontro aperto con la Chiesa, che criticò la sua autorità temporale e lo scomunicò. Federico fu un mecenate delle arti e delle scienze e la sua corte divenne un punto d’incontro di culture diverse. Ebbe un ruolo significativo nello sviluppo della letteratura e della poesia siciliana, che poi influenzò la formazione della lingua italiana.
Foto : Scopri Enna
La Settimana Europea Federiciana, tributo alla storia e alle tradizioni locali
Durante la Settimana Europea Federiciana Enna torna al tempo di Federico II e propone ai partecipanti di rivivere il fasto e lo splendore della sua epoca.
Il 9 maggio si celebra la Festa dell’Europa, in ricordo della dichiarazione di Schumann del 1950, che diede inizio al processo di integrazione europea. Nella prima metà di maggio Enna si trasforma quindi, per una settimana, in un vivace scenario medievale. In questa occasione si apre il dibattito sui temi europei attuali, ma all’interno di uno scenario inedito, tornato “magicamente” medioevale.
Anno dopo anno l’evento si è gradualmente trasformato in un laboratorio di talenti e un’importante occasione di incontro per associazioni, quartieri storici, scuole, università, personalità di fama internazionale e cittadini comuni.
L’obiettivo non è solo quello di intrattenere e celebrare la figura di Federico II ma anche quello di trasmettere alle nuove generazioni il concetto di «appartenenza» nella quale è possibile conservare la propria identità.
Tra le attività più emblematiche segnaliamo il Palio dei Quartieri, una competizione tra i vari quartieri della città che si sfidano in giochi in costume e prove di abilità. È possibile anche assistere alle sfilate dei gruppi storici e partecipare a cortei riccamente dettagliati o acquistare prodotti artigianali e gastronomici tipici dell’epoca di Federico II. Durante la kermesse si succedono mostre, conferenze, incontri culturali di ogni tipo e spettacoli itineranti con musiche medievali. Il culmine dell’evento è il Gran Corteo Storico, che parte dalla Torre Sveva e termina presso il Castello di Lombardia.
Secondo Cettina Rosso, ideatrice della manifestazione e presidente della Casa d’Europa: “La Settimana europea federiciana sta crescendo e sta mettendo radici anche fuori Enna. Contatti importanti e duraturi sono tutt’ora in corso con prestigiose realtà culturali di Malta, Jesi e con la Settimana delle Culture di Palermo”.
A tavola con Federico
Partecipare alla Settimana Europea Federiciana significa anche immergersi nelle tradizioni culinarie locali. D’altra parte, la cucina, con la sua ricca eredità di sapori e tradizioni, agisce come un linguaggio universale che supera le barriere culturali e linguistiche, connettendo le persone e favorendo un dialogo profondo e significativo.
In questo contesto la regione di Enna offre un patrimonio gastronomico pieno di storia e autenticità, che si integra armoniosamente con la bellezza dei suoi paesaggi e con le sue antiche tradizioni.
La cucina di Enna è nota soprattutto per i suoi sapori tipicamente montani. Tra i primi piatti troviamo la famosa pasta “ricasciata” (un timballo di maccheroni con ragù, uova, salame, formaggio e piselli) e i maccheroni in agrodolce (preparati con ragù di carne, melanzane, zucchero e cannella).
Molto rinomato è anche il macco di fave, la minestra più comune della zona. La frascatula è invece una polenta a base di farina di mais o di grano, un piatto di origini umili, arricchito con verdure selvatiche di stagione. Ebbene sì: anche in Sicilia si mangiava e si mangia la polenta, che veniva servita con ogni probabilità anche alla corte di Federico II.
Copertina: Scopri Enna
