Tra i borghi più belli d’Italia da dover visitare almeno una volta nella vita rientra Isernia, capoluogo di una provincia dell’entroterra molisano che, pur presentandosi come una città moderna, racchiude al suo interno un patrimonio storico e culturale molto interessante.
Famosa per la produzione di merletti e ceramiche e per essere uno snodo commerciale tra Campania, Abruzzo e Lazio, Isernia è caratterizzata anche da ampi spazi verdi e da reperti storici che ne testimoniano il glorioso passato.
Fondata dai sanniti e passata sotto la dominazione romana nell’89 a.C., Isernia conserva ancora i resti di due grandi templi e del teatro che, ancora oggi, ospita numerose e suggestive rappresentazioni estive. Non solo testimonianze di epoca romana: l’hinterland di Isernia mostra anche aspetti tipici medievali e strutture urbane in stile normanno-svevo, tutti da scoprire.
Inoltre, la città mette a disposizione di turisti e visitatori un gran numero di ristoranti e alberghi, per consentire loro di rilassarsi immersi nella natura e assaggiando i gustosi piatti tipici.
Cosa vedere a Isernia
Le cose da vedere a Isernia sono tantissime, quindi il consiglio è di organizzare al meglio un itinerario di viaggio ancora prima di partire o, se possibile, di rimanere in città per almeno due giorni, in modo da poter visitare anche le zone limitrofe. Ecco cosa non perdere:
Cattedrale di San Pietro Apostolo
La Cattedrale di San Pietro Apostolo sorge sui resti di un antico tempio pagano dedicato a Giove, Giunone e Minerva; realizzata in stile greco-bizantino, risale a epoca medievale. Nel corso del tempo ha subìto numerosi rifacimenti, è stata ristrutturata più volte, tanto che l’aspetto originario è stato parzialmente modificato.
Arco di San Pietro
La Cattedrale di Isernia è dotata di una torre campanaria chiamata Arco di San Pietro, per via della sua base proprio a forma di arco. In passato, la torre era molto utile alla Cattedrale per tenere sotto controllo gli attacchi nemici; costruita con pianta quadrata in stile gotico, è suddivisa in quattro ordini che comprendono anche l’orologio civico.
Fontana della Fraterna
La Fontana della Fraterna non è solo uno dei simboli di Isernia, ma fa anche parte delle più importanti fontane monumentali d’Italia; questo grazie alla sua struttura architettonica, composta da una serie di archi a tutti sesto, realizzata utilizzando la pietra di alcuni palazzi presenti in città, di cui riporta ornamenti e decorazioni.
La Pineta
A Isernia è possibile compiere escursioni all’insegna della storia: La Pineta è un sito archeologico del Paleolitico riscoperto per puro caso nel 1979 e appartenente oggi al Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia. Al suo interno, grazie a numerosi studi compiuti, è stato possibile risalire alle prime popolazioni europee.
Complesso Monumentale di Santa Maria delle Monache
Una struttura molto importante presente a Isernia è il Complesso Monumentale di Santa Maria delle Monache, un ex convento di origine longobarda risalente al 738 d.C. Attualmente, corrisponde con la sede della Biblioteca Comunale e del Museo Archeologico, che ospita al suo interno una bellissima raccolta di manufatti e di reperti provenienti da siti archeologici e necropoli che spaziano dall’epoca sannita al medioevo.
Chiesa di San Francesco
La Chiesa di San Francesco, con annesso il Monastero dei Padri Conventuali, è stato realizzato per volere di San Francesco d’Assisi nel 1222, al quale è stata dedicata proprio dopo la sua morte. Alla sua sinistra si trova il cappellone di Sant’Antonio, del 1450, una vera e propria “chiesa nella chiesa”.
Palazzo Jadopi
Il Palazzo Jadopi è conosciuto per le vicende legate all’Unità d’Italia: nel 1860, infatti, Stefano Jadopi diede le dimissioni dal Parlamento napoletano per accogliere il nuovo re e, per punirlo, gli oppositori gli tesero un agguato accecando il figlio. In sua difesa, Vittorio Emanuele inviò dei garibaldini che, però, furono aggrediti dai Borboni; il palazzo fu incendiato e le teste dei garibaldini uccisi furono appese ai balconi. Ancora oggi, si narra che il palazzo sia infestato dal fantasma di uno di quei garibaldini.
Il Palazzotto
Il Palazzotto, meglio conosciuto come Palazzo D’Avalos-Laurelli, è stato edificato nel 1694 per volere del principe Diego D’Avalos, discendente spagnolo giunto in Italia con Alfonso I d’Aragona. Al suo interno è possibile ammirare una delle torri medievali presenti in città, probabilmente appartenente in passato a un castello longobardo di cui non è rimasta alcuna traccia.
Museo Civico Della Memoria E Della Storia
In Piazza Celestino V, quindi in pieno centro storico, è possibile visitare il Museo della Memoria e della Storia, un salto nel passato per rivivere i (tristi) ricordi legati alle due guerre mondiali. L’interno è diviso in aree tematiche: San Pietro Celestino, il bombardamento del 10 settembre 1943 e la ricostruzione di Isernia.
Eremo dei Santi Cosma e Damiano
Appena fuori da Isernia si trova l’Eremo dei Santi Cosma e Damiano, sorto sui resti di un antico tempio pagano dedicato a Priapo, dio protettore della virilità. Realizzato nel 1130, l’eremo è stato dedicato ai due medici gemelli proprio per sottolineare come il culto della virilità fosse importante in Molise anche in epoca cristiana.
Come abbiamo visto l’offerta culturale di Isernia è vasta. Programmate con cura il vostro viaggio, a presto con la seconda parte di questo itinerario.
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