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Cibi autunnali del centro Italia 

Tradizionalmente l’autunno comportava per una società agropastorale come quella italiana  di oltre 50 anni fa anche un cambio alimentare, cibi più sostanziosi e giornate brevi.  Oggi la vostra serie preferita guardata sul divano è magari accompagnata da tè, tisane e torte cotte in forno, un must della stagione autunnale. Ma ogni regione italiana ha dei cibi tipici, che possono essere assaporati in questo periodo e in quelle zone. 

Partendo dalle regioni del nord Italia, che propongono una vasta gamma di piatti autunnali, il nostro tour gastronomico autunnale prosegue verso le regioni del centro, in primis nel Lazio, dove la cucina attinge dagli ingredienti offerti dal territorio e, in occasione dell’abbassamento delle temperature, punta tantissimo sui secondi piatti a base di carne: 

  • il fegato di vitello alla romana, un piatto sfizioso e veloce a base di fegato di vitello, cipolle, olio o strutto e brodo, da servire soprattutto come antipasto;  
  • la coda alla vaccinara, preparato appunto con la coda, uno dei tagli meno pregiati ma squisita se  stufata nella salsa di pomodoro o, in alternativa, prima rosolata in padella e poi stufata nel sugo;  
  • il petto alla fornaia, a base di punta di petto di vitello marinata con aglio, olio, rosmarino, salvia, pepe e vino bianco, per poi essere cotta in forno;  
  • la pignattaccia viterbese, un piatto tipico della città di Viterbo molto simile allo spezzatino con patate ma in versione più “povera”, preparata con testa, coda e trippa.  

Ad accompagnare il tutto, i pregiatissimi vini laziali, da scegliere a seconda dei propri gusti: tra le etichette a bacca bianca ci sono Malvasia del Lazio, Malvasia Puntinata, Trebbiano Giallo, Trebbiano Romagnolo, Malvasia di Candia, Trebbiano Toscano, Greco, Cacchione, Bombino Bianco, Grechetto, Chardonnay, Sauvignon, Semillon e Pinot Bianco, mentre a bacca scura non mancano Cesanese, Montepulciano, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Syrah e Merlot

Fonte: ricetteromane.it 

Si lascia il Lazio e si approda nelle Marche, dove i piatti tipici della stagione autunnale (e non solo) sono amati tanto dagli abitanti quanto dai turisti; non a caso, i visitatori sono soliti portare come souvenir proprio salumi, formaggi pasta secca e altri prodotti tipici marchigiani, dopo aver gustato: 

  • i maccheroncini di Campofilone, una pasta all’uovo simile a spaghetti molto fini che ben si accompagna con il ragù di carne;  
  • il vincisgrassi, una lasagna con l’aggiunta di besciamella, parmigiano e carni miste tipica della città di Ancona;  
  • il ciavarro, una zuppa di legumi e orzo arricchita con passata di pomodoro, verdure e pancetta;  
  • i frascarelli, un piatto derivante dalla tradizione contadina molto simile alla polenta, preparato con riso e farina e condito con sughi a base di carne di suino;  
  • coniglio e maiale in porchetta, entrambi disossati e farciti con vari ingredienti come aromi, pancetta, salsiccia e fegatini;  
  • la ciambella al mosto, il cui ingrediente principale è appunto il mosto aromatizzato con i semi di anice, accompagnata da creme spalmabili e marmellate; 
  • il bostrengo, un altro dolce tipico della stagione più fredda tipico della provincia di Pesaro-Urbino, preparato con riso, pane ammollato nel latte, frutta secca, mele e uvetta.  

Anche nelle Marche non mancano, ovviamente, i vini tipici con i quali accompagnare questi prelibati piatti autunnali: Verdicchio dei Castelli di Jesi DOCG, Verdicchio di Matelica Riserva DOCG, Conero DOCG, Offida DOCG, Rosso Piceno DOC e Lacrima di Morro d’Alba DOC sono sicuramente gli imperdibili! 

Fonte: fattoincasadabenedetta.it 

Il viaggio prosegue nella bellissima Toscana, terra di arte e cultura, in grado di soddisfare anche i palati più esigenti grazie ai suoi piatti tipici autunnali super succulenti:  

  • la ribollita, cioè una zuppa a base di cavolo, fagioli, cipolle e carote, da accompagnare con del pane raffermo e ideale per rifocillarsi e proteggersi dal freddo; 
  • il castagnaccio, uno dei dolci tipici della toscana, preparato con farina di castagne e arricchito con uvetta, pinoli, noci e rosmarino. Un’altra versione prevede l’aggiunta di scorza d’arancia candita.  

E la Toscana, si sa, è famosa in Italia e nel mondo anche e soprattutto per la sua produzione vitivinicola, che non può passare di certo inosservata. Le prime dieci etichette da assaggiare proprio in occasione dell’autunno sono Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Carmignano, Il Vino Nobile di Montepulciano, Vernaccia di San Gimignano, Vin Santo del Chianti Classico, Bolgheri Sassicaia, Colli di Luni Vermentino, Maremma Toscana Rosso e Montecucco Rosso

Fonte: primochef.it 

Si giunge nel cuore dell’Italia, quindi in Umbria, una regione che vanta un patrimonio artistico, storico e paesaggistico invidiato in tutto il mondo. Chi si trova in zona durante la stagione autunnale può gustare:  

  • il cicotto, preparato prevalentemente con stinco di maiale, oppure con l’aggiunta di lingua, orecchie, trippa, zampe e interiora. Il tutto viene inserito in una vasca e nel forno di cottura, ricoperto dalla porchetta, e poi aromatizzato con rosmarino, aglio rosso, pepe nero e finocchio;  
  • gli strangozzi, una pasta artigianale di forma rettangolare a base di farina di grano tenero e grano duro, da condire con sugo alla norcina o con legumi.  

Per completare in bellezza, è consigliato accompagnare questi piatti tipicamente autunnali con i migliori vini locali, in primis Sagrantino di Montefalco DOCG, Torgiano Rosso Riserva DOCG, Orvieto Classico DOC e Grechetto DOC

Fonte: giallozafferano.it 

Copertina: starksglobal

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