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Urbi et Orbi, La benedizione papale

È un’espressione che abbiamo sentito dire tante volte. Ma che cosa vorrà dire? “Urbi et Orbi” è una locuzione latina che significa letteralmente “Alla città (di Roma) e al mondo”, usata in particolari decreti delle Congregazioni romane o in solenni benedizioni pontificie per indicare che sono rivolte non solo alla città di Roma, di cui il papa è vescovo, ma a tutto il mondo cattolico, a tutto l’orbe terrestre, come a unificare in una sola frase tutti i “figli della Chiesa” sparsi nel globo, attraverso le televisioni, le radio e gli altri mezzi di comunicazione.

Dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro, la benedizione viene pronunciata dal papa al momento della sua elezione al soglio pontificio, ma anche in occasione di alcune ricorrenze, quali il Natale e la Pasqua e, raramente, viene usata come benedizione dei pellegrini e durante il Giubileo. Il termine Urbi deriva dal latino Urbs, cioè Roma. Orbi, invece, deriva dal latino Orbis, e significa terra. Il termine indica, quindi, che la chiesa è la madre di tutte le chiese presenti sulla terra. Il rituale prende vita a partire dal XIII secolo durante il pontificato di Papa Gregorio X.

Parte della benedizione è la remissione di tutti i peccati temporali attraverso l’indulgenza della benedizione papale. Riportiamo qui una parte del testo: «Il Signore onnipotente e misericordioso vi conceda l’indulgenza, l’assoluzione e la remissione di tutti i vostri peccati, un periodo di pentimento genuino e fruttuoso, un cuore sempre penitente e una conversione della vita, la grazia e il consiglio dello Spirito Santo, e la perseveranza continua nelle opere buone. Amen. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre † e Figlio † e Spirito † Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen».

Nel linguaggio quotidiano, l’espressione viene utilizzata in modo scherzoso per denotare qualcosa detto o pubblicato ai quattro venti, facendolo sapere a tutti. Ogni anno, una moltitudine di visitatori italiani e stranieri si recano nella capitale d’ Italia in occasione del weekend di Pasqua per assistere alla Santa Messa tenuta dal Papa e per trascorrere nella città il lunedì di Pasquetta. Primo appuntamento religioso da non perdere è la processione del Venerdì Santo che si svolge ogni anno dalle 21 alle 23 circa presso il Colosseo, che viene appositamente illuminato per questa ricorrenza. Presieduta da Papa Francesco, che alle ore 17 celebrerà la ‘Messa della Passione’ sempre a San Pietro, il pontefice guiderà migliaia di fedeli riuniti in preghiera per tutto il percorso della Via Crucis. In occasione della domenica delle Palme, l’anno scorso si sono riuniti in Piazza San Pietro tra gli ottantamila ed i diecimila fedeli, tra cui giovani, donne, uomini e bambini provenienti non solo dal Belpaese, ma anche da moltissimi Paesi esteri.

La Pasqua italiana: oltre l’uovo c’è di più. Lasciati sorprendere dall’IT5 della settimana.

 

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