Più di cento anni fa le note del Falstaff di Giuseppe Verdi aprivano gli spettacoli del Teatro Massimo di Palermo. Simbolo della città e di tutta la Sicilia, il teatro è dotato di un’acustica perfetta, che ha costruito il mito, ed è ancora il terzo più grande teatro d’opera in Europa dopo l’Opera di Parigi e la Staatsoper di Vienna.
La sua importanza è indubbiamente legata alla perfetta acustica naturale della grande sala, che permette di ascoltare da ogni posizione del teatro dialoghi, musica e canto, che l’offerta culturale che la caratterizza. Scopriamo la storia e le curiosità di questo teatro concepito prima dell’Unità d’Italia.

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La storia del teatro Massimo a Palermo
Il desiderio di dotare la città di uno spazio teatrale moderno nacque prima dell’unità d’Italia, ma la sua genesi fu ritardata dai vincoli risorgimentali e burocratici. Il Teatro Massimo fu costruito nella seconda metà dell’Ottocento. Il primo bando per la costruzione del teatro è del 1863, fu vinto dall’architetto Giovan Battista Filippo Basile. L’inaugurazione avvenne nel 1897 con l’opera di Verdi Falstaff.
Con i suoi 7730 mq di superficie, il cupo Massimo di Palermo è ancora il terzo più grande d’Europa. Al momento dell’inaugurazione i biglietti costavano 80 lire per la seconda fila e 3 lire per la galleria. Durante i primi anni di attività il teatro fu affidato a compagnie private fino al 1935 quando, grazie ad un decreto ministeriale, fu proclamato istituzione teatrale autonoma.
Il Teatro Massimo di Palermo si trova nella centrale Piazza Verdi ed è diventato uno dei simboli della città siciliana. Si tratta di un edificio neoclassico costruito alla fine del 1800. A seguito di una grande ristrutturazione, il teatro è stato chiuso dal 1974 al 1996.
Già dall’esterno il Teatro Massimo di Palermo affascina, per la sua enorme cupola e per la meravigliosa scalinata ai cui lati si trovano due leoni di bronzo che rappresentano la Tragedia e l’Opera.
Il Teatro Massimo di Palermo è facilmente raggiungibile anche a piedi. Infatti ci vogliono 15 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria, dal porto e dalla Cattedrale. Il teatro è inoltre facilmente raggiungibile dal mercato del Capo e dalle sue delizie gastronomiche.

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Teatro Massimo di Palermo: curiosità
Il teatro Massimo di Palermo porta con sé curiosità e leggende. La storia più famosa riguarda la presenza del fantasma di una suora sepolta nei pressi dell’allora chiesa di Sant’Agata, infatti la chiesa dedicata alla santa e il suo cimitero furono distrutti per fare spazio al teatro.. Ancora oggi si dice che il suo fantasma vaghi per i corridoi e i palchi di questo meraviglioso teatro.
Un aspetto curioso riguarda la fase belliniana che prende il nome dall’omonimo circolo della nobiltà palermitana, nata nel 1769. Oggi sul palco ci sono le foto autografate degli artisti che si sono esibiti sul palco e quelle delle persone che facevano parte dell’omonimo circolo nobile, uno dei più antichi d’Europa.
Un altro aspetto interessante riguarda la sala pompeiana con i suoi soffitti affrescati e progettati seguendo un ordine che fa riferimento al numero 7 e ai suoi multipli. L’effetto eco aumenta quando ci si avvicina al centro della stanza.
La Sala Grande invece ha il soffitto decorato con una ruota simbolica costituita da 11 dipinti raffiguranti il trionfo della musica. Oggi il teatro Massimo di Palermo ha un programma fiorente con opere, balletti, concerti, sperimentazioni e qualsiasi altra forma di arti dello spettacolo. Oltre alle attività per bambini e studenti. Il teatro è aperto anche durante la settimana e nei fine settimana.
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