Roberto Cavalli è nato Firenze nel 1940 in una famiglia di artisti: le opere del nonno Giuseppe Rossi, attivo nella seconda metà dell’800 in Toscana nel gruppo dei Macchiaioli, sono oggi esposte anche alla Galleria degli Uffizi.
Cavalli frequentando l’Istituto statale d’arte di Firenze, rimane particolarmente affascinato dalle applicazioni della pittura nell’ambito tessile: egli, infatti, per tutta la sua carriera trasferisce la creatività pittorica nella moda, sviluppando innumerevoli modalità di stampa su diversi materiali e con metodologie all’avanguardia.

Durante gli anni ’60, a Parigi, Roberto Cavalli inventa una rivoluzionaria procedura di stampa della pelle attirando l’attenzione delle grandi case di moda come Hermès e Pierre Cardin. La prima collezione con il suo nome debutta nel 1970 al Salon du Prêt-à-Porter di Parigi; in seguito le sue creazioni vengono presentate a Palazzo Pitti a Firenze e si distinguono subito per il grado di innovazione. In particolare, spicca la realizzazione di tessuti patchwork che combinano diversi materiali, soprattutto pelle e denim. Quest’ultimo viene lavorato con specifici trattamenti che gli conferiscono un effetto vissuto oppure impreziosito con cuciture dorate e applicazioni: una novità assoluta introdotta dalla casa di moda, che per la prima volta rende il jeans un capo di lusso.

Nel 1972 il marchio apre la sua prima boutique a Saint-Tropez, per poi espandersi in tutto il mondo fino ad arrivare ad essere distribuito in oltre 36 nazioni. A partire dagli anni ’90, Cavalli sposta il suo certo direzionale a Milano, dove nel 1994 durante la Fashion Week propone in passerella quello che diventerà il segno distintivo del brand: le stampe animalier. La donna Roberto Cavalli è audace, non ha paura di osare, sfoggia mise sensuali e veste abiti ricchi di texture: i motivi sono ispirati alla natura selvaggia in un mix travolgente di stampe di leopardate, zebrate, pitonate e tigrate.

Nel 1998 nasce la linea giovane Just Cavalli, che include ready-to-wear e accessori ma anche profumi, biancheria, orologi e occhiali da sole. Roberto Cavalli si dedica anche alla nightlife e alla ristorazione con l’apertura nel 2012 della prima boutique-café a Firenze e in seguito con i locali notturni Just Cavalli Cafè a Milano e Porto Cervo. Durante il primo decennio del 2000 il marchio è uno dei più desiderati dalle star, sulle sue passerelle hanno sfilato le più grandi top model, tra le quali Kate Moss, Cindy Crawford, Naomi Campbell e Laetitia Casta. Al Salone del Mobile del 2012 viene presentata la linea Cavalli Home, che estende il lifestyle e lo stile opulento dello stilista anche al design di interni.

Nel 2013 Roberto Cavalli ha ricevuto la laurea honoris causa in Fashion Management dalla Domus Academy di Milano e nel 2014 ha deciso di cedere la proprietà della sua casa di moda, che è stata rilavata al 90% dal fondo Clessidra SGR di Claudio Sposito. La direzione creativa passa a Peter Dundas fino al 2017 quando viene sostituto da Paul Surridge. Grazie a Peter Dundas, la griffe Cavalli è protagonista sui red carpet americani, in particolare fa scalpore con l’abito vedo-non-vedo creato per Kim Kardashian per il Met Gala del 2015.
Nel 2019 avviene un altro passaggio di proprietà: l’azienda viene acquistata da Vision Investments con sede a Dubai, laddove l’espansione del brand è al momento molto florida e amplificata dalla realizzazione di una serie di lussuosi Cavalli Hotel. La direzione creativa è oggi affidata a Fausto Puglisi, designer che incarna alla perfezione lo spirito Cavalli: la sua prima collezione ha sfilato durante a maggio 2021 e ha portato in passerella abiti total black seducenti arricchiti da dettagli oro e animalier, con la stessa estetica audace che ha sempre distinto la Maison.
Immagine di copertina: truefashionistas