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Abruzzo, la guida completa

L’Abruzzo è un posto unico e speciale, dove è possibile ammirare la forza della natura in tutta la sua grandezza. Un terzo del suo territorio è area protetta e vanta laghi dai riflessi cangianti, vette che si stagliano verso il cielo e ampie spiagge sabbiose. 

Pur trovandosi, dal punto di vista geografica, nella parte centrale della penisola italiana, l’Abruzzo è una regione storicamente, culturalmente, economicamente e linguisticamente legata all’Italia meridionale.  

Fonte: turistipercaso.it 

Compresa tra il medio Adriatico e l’Appennino centrale, il suo capoluogo è L’Aquila che, insieme a tutte le altre località, si rivela meta ideale per trascorrere qualche giorno in totale relax.  

Breve storia dell’Abruzzo 

La presenza dell’uomo in Abruzzo risale al Paleolitico inferiore: le tribù si spostavano, in estate, sugli altopiani per dedicarsi alla caccia, mentre in inverno scendevano a valle per pescare e godere del fresco. Molti reperti del periodo sono stati rinvenuti nella Valle della Vibrata, all’interno delle grotte di Montebello di Bertola e nel bacino del Fucino. Gli insediamenti proseguono anche nel Neolitico, quando le principali attività svolte erano l’allevamento e l’agricoltura.  

Intorno all’anno 1000 a.C., la regione era suddivisa in varie aree, ciascuna delle quali abitata da tribù diverse, tra cui Piceni, Petruzzi, Marrucini, Peligni, Vestini, Equi e Marsi. Queste erano organizzate in città-Stato, comandate da un capo tribù e legate a numerosi culti, i cui riti si svolgevano in appositi santuari.  

Con l’avanzata dei Romani, i destini delle varie tribù hanno avuto esiti diversi: gli Equi sono stati sconfitti, i Sanniti invece decisero di allearsi con i nuovi arrivati (per poi essere sottomessi in seguito) ma, in linea di massima, l’Impero Romano riuscì ben presto a occupare tutti i territori fino a Salerno conquistando anche le terre dell’Apuglia.  

La prima vera ribellione nei confronti dei Romani arrivò da parte degli italici, ai quali si unirono altri popoli che abitavano fuori dall’Abruzzo; insieme riuscirono a creare un nuovo regno, con capitale Corfino.  

A seguito della caduta dell’Impero Romano, la regione si trovò a dover fronteggiare le nuove potenze stanziate in Italia; con i Longobardi venne divisa in due ducati diversi, mentre con Carlo Magno fu nuovamente unificata con il nome di Comitatus Aprutinus.  

L’ascesa al potere di Ruggero II annesse la regione al Regno di Sicilia; successivamente fu fondata L’Aquila, città anticlericale e ghibellina; dopo ancora arrivano gli Svevi e gli Angioini, che divisero l’Abruzzo nelle tre province di Chieti, Aquila e Terano. 

Fonte: turismo.abruzzo.it 

Nel corso dell’Ottocento, l’Abruzzo divenne la culla del ceto nobiliare borbonico, mentre durante la prima guerra mondiale accolse numerosi profughi provenienti dalla disfatta di Caporetto; infine, in occasione del secondo conflitto mondiale, fu tra le regioni che risentì maggiormente degli scontri, dato che fu scelta come meta di sbarco degli inglesi.  

Il post guerra vide l’emigrazione di numerosi abruzzesi verso il Belgio e gli Stati Uniti in cerca di fortuna. A dare speranza fu la città di Pescara, grazie alla ripresa dei commerci e alle nuove industrie che via via sorgevano sul territorio; anche il turismo iniziò a incrementare, puntando sulle zone balneari e alle attrazioni naturalistiche dell’entroterra, per poi fare leva anche sull’istruzione con la fondazione di due nuovi poli universitari, uno dei quali dedicato a Gabriele D’Annunzio.  

I 10 posti più belli da vedere in Abruzzo 

La cultura e la tradizione dell’Abruzzo, insieme ai borghi suggestivi e alle fortezze medievali, attirano l’attenzione di milioni di turisti ogni anno che, con grande interesse, decidono di visitare questa vera e propria perla italiana. Ecco 10 luoghi incantevoli da non perdere: 

1. Fortezza di Civitella del Tronto  

Fonte: stradadeiparchi.it 

La Fortezza di Civitella del Tronto, a Teramo, rientra tra le opere ingegneristiche più importanti d’Italia. La sua costruzione si deve agli aragonesi, mentre l’ampliamento e le successive modifiche sono stati voluti dagli Asburgo spagnoli e dai Borbone. Oggi ospita al suo interno il Museo d’Armi.  

2. Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga 

Fonte: ​​image.jimcdn.com 

Coloro che amano la natura e le escursioni troveranno interessante il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, il terzo in Italia per grandezza. Al suo interno si trovano numerose specie animali, anche in via d’estinzione. 

3. Parco Nazionale della Majella 

Fonte: turismo.abruzzo.it 

Un altro appuntamento che gli amanti della natura non possono di certo perdere è quello con il Parco Nazionale della Majella, che si estende tra Chieti, L’Aquila e Pescara. Ai visitatori vengono proposte sia bellezze paesaggistiche, sia reperti storici ed archeologici.  

4. Abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia 

Fonte: media.beniculturali.it 

Chiunque ami l’arte e l’architettura, deve assolutamente visitare l’Abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia, in provincia di Chieti. Si tratta di un grande complesso monastico che prende il suo nome da un ex tempio pagano dedicato, appunto, alla dea Venere.  

5. Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise 

Fonte: neveappennino.it 

In Abruzzo non mancano di certo le riserve naturali; tra queste primeggia il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, fondato nel 1917 con l’obiettivo di preservare, valorizzare e promuovere il prezioso patrimonio naturalistico abruzzese.  

6. Eremo di San Bartolomeo in Legio 

Fonte: image.jimcdn.com 

Tra i luoghi più mistici e suggestivi di tutta la regione rientra l’Eremo di San Bartolomeo, situato nel comune di Roccamorice, a Pescara, immerso nei boschi della Majella e del Morrone. Eretto nel XIII secolo, è stato per tanti anni la dimora di Papa Celestino V.  

7. MuNDA, Museo Nazionale d’Abruzzo 

Fonte: musei.abruzzo.beniculturali.it 

Per approfondire al meglio la storia dell’Abruzzo, è obbligatorio compiere un salto al MuNDA, cioè il Museo Nazionale d’Abruzzo; attualmente ospitato dall’ex mattatoio di Borgo Rivera, la sua sede originale è il Castello Cinquecentesco dell’Aquila, soprannominato il Forte Spagnolo.   

8. Grotte di Stiffe 

Fonte: turismo.abruzzo.it 

Le Grotte di Stiffe sono la meta ideale per coloro che amano addentrarsi in profondità nel territorio: tra i fenomeni carsici più caratteristici di tutta la penisola, le grotte hanno una profondità di diverse centinaia di metri, attraverso la quale ci si può addentrare solo se muniti di una bussola funzionante e tanto coraggio! 

9. Riserva Naturale dei Calanchi di Atri 

Fonte: stradadeiparchi.it 

Tra le attrazioni più belle che offre l’Abruzzo ecco la Riserva Naturale dei Calanchi di Atri, in provincia di Teramo: i calanchi non sono altro che particolari fenomeni di erosione del terreno e si presentano come solchi grandi e profondi sul fianco di monti e colline.  

10. Lago di Scanno 

Fonte: turismo.abruzzo.it 

Infine, se si decide di visitare l’Abruzzo, non si può non prevedere una gita al Lago di Scanno, a L’Aquila: incastonato tra i monti Marsicani e la valle del fiume Sagittario, è la soluzione ideale per chi desidera immergersi nella natura e contemplarla in tutta la sua bellezza. Inoltre, il Lago di Scanno ha una peculiarità che non passa di certo inosservata: è a forma di cuore! 

Cosa mangiare in Abruzzo: piatti e vini tipici 

L’abruzzo non è solo storia, architettura e natura, ma anche e soprattutto tradizione gastronomica contadina; i piatti tipici sono tutti molto semplici, realizzati prevalentemente con ingredienti derivanti dalla terra (quindi stagionali).  

Fonte: blog.giallozafferano.it 

Chiunque si trovi in vacanza in Abruzzo, quindi, deve assolutamente assaggiare almeno uno dei seguenti piatti tipici:  

  • arrosticini: preparati con carne di pecora e cotti alla brace, sono tra gli street food più apprezzati in tutto il sud Italia;  
  • pallotte cacio e ova: si tratta di polpette a base di uova e formaggio, preparate in passato in assenza di carne;  
  • ventricina: un salume tipico di suino crudo fermentato a lunga stagionatura che viene tagliato a punta di coltello;  
  • pipindune e ove: uno spuntino a base di friggitelli (peperoni rossi) cotti in padella con un filo d’olio e mescolati a uova leggermente sbattute;  
  • spaghetti alla chitarra: preparati con farina di semola di grano duro e acqua, un impasto che consente di ottenere una pasta sempre al dente;  
  • scrippelle ‘nbusse: consistono in tradizionali crispelle a base di uova, latte, sale e farina, cosparse di abbondante formaggio grattugiato, arrotolate, cotte e servite in brodo di gallina;  
  • sagne e fasciul: una sorta di maltagliati preparati con solo acqua e farina, perfetti da accompagnare con i fagioli;  
  • brodetto di pesce: quello abruzzese è realizzato con pesci poveri, ma anche con vongole, cozze e crostacei vari;  
  • cicerchiata: una montagna di piccole palline di impasto prima fritte e poi cosparse di miele e zuccherini, molto simili agli struffoli napoletani;  
  • fiadoni: una sorta di ravioli ripieni a base di farina, uova, olio e vino bianco farciti con formaggi a pasta dura.  

E per non farsi mancare proprio nulla, il consiglio è di accompagnare questi piatti super prelibati con un eccellente vino locale; i migliori tra i quali scegliere sono senza dubbio il Montepulciano d’Abruzzo, il Cerasuolo d’Abruzzo, il Trebbiano d’Abruzzo e il Pecorino. Lasciatevi conquistare dal fascino selvaggio dell’’Abruzzo e godetevi una delle cucine più caratteristiche d’italia. 

Copertina: consigliamidove

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