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Il Parco delle Tombe di Virgilio e Leopardi

Un Viaggio nel Cuore della Storia e della Poesia a Napoli 

Il Parco delle Tombe di Virgilio e Leopardi a Napoli è stato riaperto al pubblico con un nuovo e affascinante percorso di visita, inaugurato dal Ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Con questo intervento, il Ministero si è impegnato a restituire al parco il suo splendore originario, riconoscendone l’importanza storica e culturale non solo per la città partenopea, ma per tutta l’Europa. Giuli ha annunciato anche il prossimo passo del progetto: il restauro e la riapertura della cripta, con un investimento di 3 milioni di euro provenienti dal Fondo Coesione e Sviluppo.

Al centro di questo spazio evocativo sorge il mausoleo in opus reticulatum, un monumento che risale ai primi decenni dell’età imperiale e che, sebbene non vi siano prove archeologiche certe, è tradizionalmente attribuito al grande poeta Publio Virgilio Marone. Questa identificazione, consolidatasi nei secoli, è stata ufficializzata nel 1930 dal celebre Soprintendente Amedeo Maiuri, che curò la sistemazione del parco e ne aprì le porte al pubblico, concependo il sito come un giardino romantico che unisse l’architettura antica alla bellezza del paesaggio, creando così una fusione perfetta tra la memoria storica e il decoro urbano.

Nel 1939, il parco divenne anche la dimora del mausoleo di Giacomo Leopardi, le cui spoglie furono trasferite dalla chiesa di San Vitale a Fuorigrotta. Oggi, i due grandi poeti sono commemorati con due epigrafi, che riportano versi tratti dalle loro opere, scelti per risuonare in sintonia con lo spirito del luogo.

Ma il parco custodisce anche altri tesori straordinari, come l’ingresso orientale della Crypta Neapolitana, una spettacolare galleria scavata nella roccia in epoca augustea, progettata forse da Lucio Cocceio Aucto, e un tratto dell’acquedotto augusteo, che testimoniano la magnificenza dell’ingegneria romana.

La figura di Virgilio ha avuto da sempre un fascino particolare. Già un secolo dopo la sua morte, come racconta Plinio il Giovane, Silio Italico visitava ogni anno la sua tomba per rendere omaggio al poeta. Ma fu nel Medioevo che la tomba di Virgilio divenne meta di pellegrinaggio letterario: Petrarca, Boccaccio e Cino da Pistoia sono solo alcuni degli illustri visitatori. Già dal XII secolo, Virgilio veniva rappresentato come un mago e protettore di Napoli, come attestato dalla „Cronaca di Partenope“. Alcune leggende narrano che durante la conquista normanna le spoglie di Virgilio furono nascoste a Castel dell’Ovo per evitarne la profanazione.

Il nuovo percorso di visita, finanziato in parte dal PNRR, intreccia perfettamente archeologia, natura e poesia. L’intervento di restauro ha incluso la riqualificazione del verde storico, ispirata al giardino romantico ottocentesco, e il restauro dei principali elementi monumentali, tra cui il mausoleo di Leopardi, il busto di Virgilio e l’edicola seicentesca eretta da don Pedro d’Aragona. Il nuovo percorso si sviluppa in due itinerari distinti ma complementari: uno botanico, che riflette sul paesaggio vegetale come strumento di narrazione poetica, e uno storico-archeologico, che guida i visitatori alla scoperta delle principali testimonianze monumentali del parco.

Il percorso botanico si caratterizza per l’inserimento di essenze legate all’immaginario virgiliano e leopardiano, come l’alloro, il cipresso e la ginestra, celebrata nell’omonimo componimento di Leopardi. L’inclusività è un altro aspetto fondamentale del progetto: grazie alla collaborazione con il Servizio di Ateneo per le Attività di Inclusione e Disabilità dell’Università Suor Orsola Benincasa, è stata sviluppata una sezione tattile che permette anche ai visitatori ipovedenti di godere dell’esperienza del parco.

La riqualificazione del Parco delle Tombe di Virgilio e Leopardi rappresenta un’importante occasione per la città di Napoli e per l’intero patrimonio culturale italiano. Non solo un recupero di uno spazio simbolo della cultura classica, ma anche un punto di incontro tra la memoria storica e la possibilità di fruire di questi luoghi in modo contemporaneo e inclusivo. Il parco, che ora è aperto al pubblico gratuitamente, è una vera e propria risorsa culturale che contribuisce alla valorizzazione del turismo culturale in Italia e all’internazionalizzazione del nostro patrimonio.

Il Parco delle Tombe di Virgilio e Leopardi non è solo un luogo che celebra due dei più grandi poeti della letteratura occidentale, ma rappresenta anche un punto cruciale nella storia culturale e spirituale di Napoli. La sua lunga tradizione di venerazione di Virgilio, legata a credenze magiche e popolari, riflette un aspetto mistico della cultura napoletana, che affonda le radici nell’antichità e si sviluppa nei secoli, facendo del poeta romano non solo una figura letteraria, ma anche un simbolo della città. La riapertura e la valorizzazione di questo parco si inseriscono perfettamente in un progetto più ampio di riscoperta e preservazione delle memorie storiche di Napoli, una città che continua a essere una culla di arte, cultura e tradizioni millenarie.

Copertina : Unsplash

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