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Malvasia di Bosa, eccellenza italiana

La Sardegna è conosciuta in tutto il mondo anche e soprattutto per le sue eccellenze enogastronomiche, che vantano prodotti tipici davvero irresistibili. In tal senso, impossibile non citare la Malvasia di Bosa, il cui fascino è legato a una storia davvero straordinaria.

Nato come vino da meditazione, ha il colore dell’oro e il profumo del mare. Ha conosciuto il suo periodo migliore nel Medioevo: prodotto nelle isole greche di Creta e Rodi, l’origine del nome è da attribuire ai veneziani. 

Secondo gli studiosi, il vitigno è quasi sicuramente originario della città di Monemvasia, o Monobasia, posta sulla costa occidentale del Peloponneso, antica località portuale. Qui i veneziani, per aiutare un principe greco a espugnare la fortezza, sono penetrati all’interno e hanno apprezzato fin da subito la Malvasia, al punto da dedicarle un intenso commercio. 

L’arrivo della Malvasia in Sardegna è da riportare intorno al V-VI secolo d.C., dopo la caduta dell’Impero Romano, per opera degli approdi di Bosa e Calaris. Attualmente, la Malvasia di Bosa Doc viene prodotta in soli 27 ettari di vigneto sparsi in 7 comuni ben precisi: Bosa, Suni, Tinnura, Flussio, Magomadas, Tresnuraghes, Modolo.

Foto : Unsplash

Bosa

Bosa è un borgo incantevole dove la tradizione si fonde perfettamente con la modernità. L’immagine che rimane impressa fin dal primo momento è quella del quartiere storico sa Costa, che si contraddistingue per le sue case variopinte che si inerpicano sul colle di Serravalle dominato dal Castello dei Malaspina. Dall’alto, è possibile godere del panorama su tutta la località. 

Al suo interno, il borgo ospita luoghi davvero straordinari, come la Chiesa dell’Immacolata Concezione e la Chiesa romanica di San Pietro extra muros. Nella sua totalità, rappresenta il centro della regione storica della Planargia, dalla tradizione artigiana ed enogastronomica, che accoglie turisti e visitatori con un calice di pregiata Malvasia e il pescato della giornata.

Suni

Paese di poco più di 1000 abitanti, Suni si trova su un altopiano della Planargia a pochi minuti da Bosa. Insieme, partecipa alle Strade della Malvasia, attraverso le quali è possibile gustare il tipico vino dolce in tutte le sue sfaccettature. 

Il centro abitato si estende intorno alla Chiesa di San Pancrazio e alla Chiesa Parrocchiale di Santa Maria della Neve, entrambi festeggiati durante l’estate con iniziative all’insegna del folklore. 

Tinnura

Con i suoi 250 abitanti, Tinnura è tra i borghi più piccoli dell’isola. Si trova poco distante da Bosa e Oristano, su un altopiano basaltico on vista sulla fertile vallata di Modolo. Al suo interno, si praticano prevalentemente agricoltura e allevamento, tanto che il territorio è disseminato di frutteti, oliveti e vigneti dai quali proviene soprattutto la Malvasia locale. Le case del centro sono decorate da coloratissimi murales tradizionali che offrono un’opportunità fotografica diversa dal solito.

Flussio

Popolato da meno di 500 persone, Flussio si erge su un declivio tra la bassa valle del fiume Temo e il contrafforte basaltico di Pedra Senta. Il suo è un territorio fertile che permette la raccolta dell’asfodelo, i cui steli essiccati vengono impiegati per la creazione di caratteristici cestini, chiamati corbule, e canestri tramite la tecnica dell’intreccio. A questa pratica è dedicato anche il Museo dell’Asfodelo, al cui interno è possibile ammirare una serie di manufatti realizzati con salice, canna, olmo e ulivo. 

Un’altra attrazione da non perdere coinvolge le vigne di Malvasia, dalle quali la Cantina Sociale della Planargia produce un’eccellente Malvasia, a marchio Doc, grappa e spumante. Insieme agli altri borghi, anche Flussio fa parte della Strada del Vino Malvasia di Bosa

Magomadas

Sulla scia dei borghi illustrati finora, anche Mogomadas rientra nella cerchia della Strada della Malvasia di Bosa. Consiste in un piccolo centro di appena 700 abitanti posto sulla vetta di una collina che offre una vista mozzafiato sia sulla valle di Modolo, sia sul mare. 

Il centro di Magomadas è ricco di antiche case e vigneti sparse nella fertile campagna, da sempre punto di riferimento di agricoltori e pastori locali. Non a caso, in un edificio risalente al XIV secolo, sono stati allestiti un Museo del Vino e un’enoteca, dove è possibile compiere degustazioni dei vini locali in abbinamento ai migliori piatti tipici. 

Tresnuraghes

Nella parte occidentale dell’altopiano della Planargia si trova Tresnuraghes, compreso tra Oristano e Capo Marrargiu. Abitato da circa 1200 abitanti, il borgo si trova a pochi chilometri da Bosa. Il suo nome deriva dall’antica presenza di tre nuraghi proprio nei pressi del centro abitato, ma non mancano altri esempi su tutto il resto del territorio, come i nuraghi Martine, Nani e Tepporo, oltre che una tomba di Giganti. 

Modolo

L’ultimo borgo produttore di Malvasia di Bosa è Modolo, che sorge in una splendida vallata circondata da verdi colline. Si tratta di un piccolo centro abitato da meno di 200 persone, a pochi chilometri da Bosa e Oristano. Il suo territorio, estremamente fertile, accoglie ciliegi, uliveti e vigne che, insieme, regalano un paesaggio dall’aspetto molto pittoresco. Ovviamente, la produzione più rinomata è proprio quello della Malvasia di Bosa

Chiunque ami i vini dolci e in particolare la Malvasia, che è perfetta a fine pasto, al dolce appunto, non può perdere un tour attraverso i borghi della Strada del Vino Malvasia di Bosa: un’esperienza unica, in grado di coinvolgere sempre di più a ogni passo compiuto. 

Copertina: unsplash

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