La Nave Vittorio Veneto fu un’imbarcazione molto famosa ed importante per la Marina Militare italiana. Simbolo della storia italiana, entrò in servizio nel 1940 e verrà smantellata quest’anno, dopo 34 anni di attività e 18 anni di inutilizzo. Ma qual è la storia di questa nave?
Storia della nave Vittorio Veneto
Il nome della nave deriva dalla battaglia di Vittorio Veneto, combattuta presso l’omonima città nel 1918 sul fronte della prima guerra mondiale: la battaglia si concluse con il termine delle ostilità in Italia e la resa dell’Austria-Ungheria.
La nave Vittorio Veneto fu utilizzata durante la seconda guerra mondiale: progettata dal generare Umberto Pugliese e dall’ingegnere Francesco Mazzullo, divenne famosa in quanto fu la prima nave da battaglia a superare le 35 tonnellate di dislocamento standard. La costruzione della nave fu completata nel 1940: ebbe una carriera storica, in quanto venne utilizzata addirittura in 56 missioni di guerra. Una delle particolarità che merita di essere ricordata è che la Vittorio Veneto fu anche la prima nave da battaglia italiana contenente un impianto radar.
La missione in Vietnam della nave Vittorio Veneto
L’imbarcazione fu protagonista anche di un importante episodio nel 1979: durante la guerra del Vietnam infatti fu mandata alla volta del Vietnam al fine di salvare vite umane. Quell’anno infatti diversi civili vietnamiti cercarono di scappare dal regime comunista di Hanoi: la popolazione, respinta dagli stati al confine, cercò di mettersi in salvo utilizzando scialuppe fatiscenti. Si ritrovarono fra le onde del Mar Cinese Meridionale, in preda a tempeste e pirati: i cittadini in fuga furono soprannominati “Boat people”.
La Vittorio Veneto partì il 4 Luglio e fu la prima volta in cui si diede ordine a delle navi italiane di salvare dei profughi. Le operazioni iniziarono alla fine dello stesso mese e fortunatamente si riuscirono a mettere al sicuro diversi profughi: le operazioni terminarono il 1 Agosto, quando ormai era terminato lo spazio a bordo. In totale furono recuperati 907 profughi, la gran parte affamati, disidratati e con patologie. Le navi furono trasformate in veri e propri centri di accoglienza: la sera vi era un momento speciale di aggregazione, in cui tutti insieme si recitava la Preghiera del marinaio.
La nave Vittorio Veneto, dopo una gloriosa carriera, fuori servizio dal 2003 , fu disarmata nel 2006: in quell’occasione furono tolti gli otturatori dai cannoni e gli stessi furono tagliati e sigillati con tappi di bronzo. Quest’anno la gloriosa imbarcazione ha lasciato Taranto per dirigersi verso la Turchia, dove verrà smantellata.
Nave Vittorio Veneto: l’ultimo viaggio
La nave Vittorio Veneto ha lasciato l’Arsenale Militare di Taranto alla volta della Turchia, dove verrà demolita. Per la nave lanciamissili inizialmente il progetto ne prevedeva l’utilizzo come nave museo, dopo quasi quarant’anni di servizio. Uno dei motivi principali per cui ciò non è stato possibile è stata la presenza di amianto, costoso e difficile da rimuovere completamente.
Nonostante ciò in più di un’occasione sembrava che vi fosse la concreta possibilità di mettere il progetto in atto. Purtroppo però, pur essendo una nave storica ed importante ha lasciato la città di Taranto che l’ha ospitata per cinquant’anni. La nave ha rappresentato l’Italia nel mondo ed il fallimento del progetto volto alla realizzazione di una nave Museo è una sconfitta non soltanto per la città di Taranto ma per l’Italia intera.
L’altra idea proposta fu quella di realizzare un museo della nave: si trattava di recuperare strumenti e apparecchiature per la navigazione, computer del sistema di comando, reperti e altre componenti. Purtroppo anche in questo caso l’idea fu bocciata, continuando a promuovere l’irrealizzabile idea della nave museo. Alla fine però, la Nave Vittorio Veneto verrà smantellata dal cantiere Simsekler di Aliaga, in Turchia.
Se sei un’appassionato di nautica, probabilmente la notizia dello smantellamento della nave Vittorio Veneto ti avrà lasciato di stucco: si tratta infatti di una delle navi più importanti e gloriose per l’Italia, che sicuramente è bene ricordare per mantenere viva la memoria di un’imbarcazione che ha fatto la storia.
Immagine di copertina: Wikipedia