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Alla scoperta dei borghi d’Italia

Visitare i borghi d’Italia è un’occasione per conoscere luoghi mai visti prima, spesso fuori dal tempo, e se la primavera e l’estate regalano una luce incedibile alle bellezze italiane le stagioni più rigide hanno comunque il loro fascino. . Tra attrazioni storico-culturali ed esperienze da vivere da soli o con la famiglia, ecco 5 borghi bellissimi da scoprire tutto l’anno.

Molveno, Dolomiti

Il borgo di Molveno è semplicemente perfetto da visitare in primavera: immerso nella cornice delle Dolomiti e poco distante dall’uscita autostradale, è borgo Bandiera Arancione, il che significa che rispetta rigorosi parametri culturali, turistici e ambientali. 

Giunti a Molveno bisogna innanzitutto visitare il centro storico, chiuso al traffico, dalla piazza principale alla Chiesa di San Vigilio. Nel corso della permanenza, poi, sono numerose le attività che si possono compiere:

  • fare un giro del lago di Molveno a piedi o in bici, passando per il Ponte Romano e i Fortini napoleonici; 
  • praticare il Forest Therapy all’interno del Parco del Respiro
  • lanciarsi con il parapendio dal pianoro di fronte alle Dolomiti del Brenta fino a Molveno per un volo di ben 15 minuti; 
  • raggiungere la Cima Croz dell’Altissimo dal centro di Molveno; 
  • visitare il Parco Faunistico Spormaggiore, soprattutto in compagnia dei più piccoli;
  • rilassarsi al Dolomia Wellness, un’oasi di pace nel Camping Spiaggia; 
  • visitare Castel Belfort, un castello medievale molto affascinante;
  • fare un’escursione nel Parco Adamello Brenta in compagnia di esperte guide alpine. 

Valsinni, Basilicata

Sospeso tra mare e monti, il borgo di Valsinni in Basilicata rientra nell’area del Parco Nazionale del Pollino. I suoi sapori inconfondibili e i suoi paesaggi mozzafiato hanno condotto il borgo al riconoscimento della Bandiera Arancione conferito dal Touring Club Italia. 

Se si decide di visitare Valsinni bisogna assolutamente: 

  • visitare il Castello Baronale, dalla vista straordinaria, profondamente legato alla figura di Isabella Morra, poetessa che visse confinata nel castello fino alla morte, ad appena 25 anni; 
  • scoprire il Parco Letterario Isabella Morra, fondato nel 1933, ricco di percorsi letterari e teatrali; 
  • passeggiare nel centro storico, la parte più antica di Valsinni; 
  • ammirare la Chiesa Madre Madonna dell’Assunta, risalente al Seicento; 
  • gustare i piatti tipici, in particolare il peperone crusco Igp, i salumi e i formaggi, che prendono vita nelle tagliatelle di Isabella e nei Frizzuli del povero; 
  • partecipare alla Festa Patronale di San Fabiano, che si tiene sia il 20 gennaio, sia il 10 maggio; 
  • scoprire il Mulino di Palazzo Mauri, esempio della tradizione contadina di Valsinni; 
  • raggiungere la cima del Monte Coppolo, che parte dai pressi del serbatoio dell’acquedotto, attraversa un’antica cinta muraria e si snoda lungo il crinale della montagna fino alla vetta.

Stilo, Calabria

Le sue origini sono probabilmente greche e legate al mito di una città marittima: Stilo si trova in Calabria, con un territorio talmente variegato da offrire ai visitatori un gran numero di esperienze da vivere per non annoiarsi mai. Tra visite guidate e trekking all’aria aperta, ecco cosa non perdere in occasione di una visita a Stilo: 

  • visitare la Cattolica di Stilo, un edificio religioso che apparteneva inizialmente a un monastero ben più ampio;
  • addentrarsi tra le mura del Castello Normanno, risalente al 1072 d.C. ed eretto per volere di Ruggero il Normanno, la cui vista permette di spaziare su tutto il paesaggio calabro fino al mare;
  • ammirare il Duomo di Stilo, edificato nel Trecento e rifatto in stile barocco nel Settecento. Si trova nel centro storico e ospita al suo interno un crocifisso del Settecento, l’altare del SS. Sacramento e la grande pala d’altare raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi di Giovan Battista Caracciolo.

Foto: Unsplash

Rasiglia, Umbria

Bastano appena due ore per visitare il grazioso borgo di Rasiglia, in Umbria, conosciuto anche come la “Piccola Venezia dell’Umbria” o “Borgo dei ruscelli” dato che si estende intorno all’acqua sorgente di Capovena. 

Se fino a qualche anno fa raramente si vedeva passare un’auto per le strade di Rasiglia e i suoi ruscelli erano l’unica attrazione del luogo, oggi è possibile vivere un gran numero di esperienze anche molto diverse tra loro:

  • visitare il centro storico, con appena un solo bar e un solo ristorante; 
  • girovagare per la Peschiera, la vasca di raccolta più grande del borgo;
  • scoprire i mulini, molti dei quali rimasti attivi fino alla fine del secondo conflitto mondiale; 
  • conoscere i lanifici, che grazie alla potenza dell’acqua hanno reso Rasiglia un centro di lavorazione di lana e altri filati; 
  • osservare il lavatoio, dove le donne lavavano panni e stoviglie prima che l’acqua corrente arrivasse nelle abitazioni; 
  • visitare il Castello di Rasiglia, edificato per volere della signoria dei Trinci; 
  • visitare il Santuario della Madonna delle Grazie, ricca di bellissimi affreschi.

Foto: Unsplash

Cisternino, Puglia

Nella Valle d’Itria si trova Cisternino, una bellissima località molto legata alle sue origini e alle sue tradizioni, soprattutto quelle enogastronomiche. Il borgo, infatti, è conosciuto per le bombette e la gnummarieddhu, involtino di interiora di agnello cotti alla brace. Ecco cosa fare una volta giunti a Cisternino in primavera:

  • passeggiare per il centro storico e in Piazza Vittorio Emanuale, chiamata anche Piazza dell’Orologio per via della presenza della Torre dell’Orologio risalente all’Ottocento; 
  • visitare la Torre Normanno Sveva, uno dei simboli di Cisternino, conosciuta anche come Torre Grande; 
  • ammirare la Chiesa di San Nicola di Patara, la chiesa principale e più bella di Cisternino eretta nel 1848; 
  • fare un salto al Maaac Museo, cioè l’Area Archeologica Arte Contemporanea di Cisternino, che ogni anno ospita mostre temporanee ed eventi artistici e culturali; 
  • visitare la Chiesa San Quirico Martire, costruita nel Seicento, e la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, al cui interno si possono ancora ammirare l’altare maggiore barocco e la pala d’altare; 
  • scoprire il Palazzo Lagravinese, l’edificio più rappresentativo del borgo, appartenuto in passato alla famiglia Lagravinese-Termetrio; 
  • passare sul Ponte della Madonnina, che ospita sul suo punto più alto il Chirico Bistrot, dalla cui terrazza è possibile fare aperitivo contemplando il tramonto.

In primavera è bello viaggiare e approfittare delle temperature che iniziano a essere favorevoli al trascorrere intere giornate all’aria aperta. Non resta che prendere spunto dai 5 borghi appena elencati e programmare la prossima gita fuori porta!

Copertina: Unsplash

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