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Barolo e Roero, le terre dei vini più prestigiosi

Barolo e Roero

L’Italia è riconosciuta ai vertici della qualità alimentare mondiale grazie all’eccellenza della sua gastronomia ed enologia. La varietà dei suoi paesaggi è, infatti, in grado di produrre specialità regionali molto variegate, apprezzate non solo a livello nazionale, ma in ogni Paese del mondo. 

Due zone, in particolare, si sono sempre distinte per la loro produttività vitivinicola: si tratta del Barolo e del Roero, entrambe in Piemonte ed entrambe esponenti di punta del vino made in Italy.

Barolo è un comune di appena 600 abitanti della provincia di Cuneo; insieme alla Langa del Barolo rientra tra i Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco e regala il nome all’omonimo vino. Il Roero, invece, è una regione sempre piemontese e sempre della provincia di Cuneo, che prende il nome dall’omonima famiglia che ha dominato sul territorio per diversi secoli.

Le origini di Barolo e del Roero

Le prime testimonianze della presenza dell’uomo a Barolo risalgono all’epoca preistorica: sono numerosi, infatti, gli strumenti e gli utensili realizzati in età neolitica. Altri reperti rinvenuti, invece, testimoniano l’insediamento dell’Impero Romano. 

Fonte: langhe.net

Nel corso del X secolo è Berengario I di Provenza a governare e a lui si deve la costruzione del Castello, una roccaforte appositamente realizzata a seguito delle invasioni di ungari e saraceni. Nel 1250, invece, Barolo passa in mano ai Marchesi Falletti, estinti solo nel 1864. 

La regione del Roero, invece, è una terra piuttosto recente: si trova sulla riva sinistra del Tanaro, compresa tra la pianura di Carmagnola e le colline astigiane e,  130 milioni di anni fa faceva parte del fondale marino interno (il cosiddetto Golfo Padano). Quello che poi è diventato pianure padana e prealpi.

Fonte: wikimedia.org

I suoi terreni, quindi, si sono formati a seguito del deposito di detriti di varia origine, trasportati dalle correnti marine che hanno eroso le montagne circostanti. Dopo essere emerso definitivamente, il territorio del Roero è diventato ciò che è possibile ammirare ancora oggi. 

Cosa fare e vedere a Barolo

Tra vino, cibo, arte e cultura, il comune di Barolo è una fonte di attrazione davvero irresistibile. A coloro che intendono visitarlo prossimamente si consigliano le seguenti tappe: 

Il WiMu – Museo del Vino 

Il WiMu, cioè il Museo del Vino, è l’attrazione principale di Barolo: inaugurato nel 2010, è collocato all’interno del maestoso Castello dei Marchesi Falletti. Attraverso le sue 25 sale disposte su ben 5 piani è possibile scoprire tutti i segreti del vino, partendo dalla coltivazione della vite e finendo con la sua produzione. 

Fonte: stradadelbarolo.it

Il Castello dei Marchesi Falletti

Per restare in tema, il Castello dei Marchesi Falletti merita un’attenzione speciale. Eretto nel X secolo a scopo difensivo, è diventato per diversi secoli la residenza dell’omonima famiglia, per poi essere acquistato dal Comune di Barolo nel 1970. 

Fonte: tripadvisor.com

Le cantine e le enoteche

La zona delle Langhe è la meta ideale per tutti gli amanti di vino, dagli esperti ai semplici appassionati. In visita a Barolo, quindi, è doveroso fare un giro tra le sue cantine ed enoteche, sparse tra il centro storico e l’hinterland, dove poter compiere degustazioni dei migliori vini locali. 

Fonte: winenews.it

Il Museo dei Cavatappi

Il vino è un fil rouge che collega le varie esperienze da poter compiere a Barolo, compresa la visita al Museo dei Cavatappi: inaugurato nel 2006, si trova all’interno di una vecchia cantina. Qui è possibile acquistare gadget e souvenir e ammirare ben 500 tipi diversi di cavatappi!

Fonte: rosadivini.com

La Cappella delle Brunate

La Cappella delle Brunate, conosciuta anche come Cappella di SS. Madonna delle Grazie o Cappella del Barolo, è stata edificata nel 1914 per accogliere coloro che lavoravano i campi in caso di temporali improvvisi. Si tratta di una chiesa coloratissima, unica nel suo genere e mai consacrata. 

Fonte: piedmonttravelguide.com

La Strada del Barolo

Gli amanti del vino conosceranno di certo la Strada del Barolo, un percorso panoramico che unisce tutti i borghi delle Langhe e che consente di visitare cantine e aziende agricole di grande interesse. 

Fonte: stradadelbarolo.it

Il Castello della Volta

Il Castello della Volta è stato realizzato per volere della famiglia Falletti come piccola fortezza medievale. Tra le varie leggende che lo caratterizzano, una spicca su tutte: si narra che il Castello fosse sede di grandi feste e che, in occasione di una di queste, il pavimento crollò e tutti i partecipanti persero la loro vita. Ancora oggi, pare che tra le mura si possano avvertire ancora le urla dei “festaioli”.

Fonte: tripadvisor.com

Cosa fare e vedere nel Roero

Il territorio del Roero, che dal 2014 è entrato a far parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco, presenta bellissimi paesaggi ed eccellenze enogastronomiche che, nel corso del tempo, sono diventate veri e propri fiori all’occhiello del made in Italy. Ecco cosa non perdere: 

I borghi antichi

Il Roero nasce come territorio feudale e, proprio per questo, in epoca medievale sono sorti numerosi borghi fortificati che, ancora oggi, si mostrano come piccoli gioielli tutti da scoprire. I borghi più antichi sono otto e seguono la cosiddetta Linea delle Rocche: Pocapaglia, Sommariva Perno, Baldissero d’Alba, Montaldo Roero, Santo Stefano Roero, Montà, Monteu Roero e Cisterna d’Asti. 

Fonte: borghiitaliani.com

Il sentiero del miele

La regione del Roero è conosciuta non solo per il vino, ma anche per il miele: di altissima qualità, si caratterizza per il suo profumo delizioso con note di nocciola e fiori di acacia. Il sentiero dedicato al miele si trova nel comune di Montà e permette ai visitatori di compiere straordinarie degustazioni. 

Fonte: cittadelmiele.it

I castelli

Sempre per via del suo passato feudale, il territorio del Roero è ricco di castelli maestosi e numerose fortificazioni che, nel tempo, sono stati trasformati in musei o enoteche. In particolare si segnalano il Castello di Monticello, il Castello di Magliano Alfieri e il Castello di Govone. 

Fonte: langhe.net

I sentieri

Il Roero è, inoltre, caratterizzato da un fitta rete sentieristica gestita dall’Ecomuseo delle Rocche, ideale per coloro che amano passeggiare, andare a cavallo o pedalare in bici. I sentieri più interessanti sono il Grande Sentiero del Roero, il Sentiero dell’Acqua, il Sentiero del Gioco, il Sentiero dei Fossili e il Sentiero dei Castelli. 

Fonte: trekking.it

Le Rocche

Le Rocche del Roero consistono in profonde voragini scavate dallo scorrere del fiume tra le colline. Rappresentano un unicum naturalistico, oltre che l’ultimo grande areale tartufigeno. Sicuramente, le Rocche sono tra le cose da vedere assolutamente nel Roero. 

Copertina: terredelbarolo

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