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Ortigia, la parte antica di Siracusa

L’isola nell’isola: è proprio questo Ortigia, la parte più antica e autentica della città di Siracusa che, nonostante le sue piccole dimensioni, si rivela un grande gioiello tutto da scoprire. 

La sua storia è a dir poco millenaria: fin dall’età del bronzo è stata un punto di riferimento per scambi commerciali e culturali tra popoli diversi, compresi Romani, Greci, Arabi, Bizantini e Spagnoli. Oggi, Ortigia conserva il prestigio del passato e propone un soggiorno all’insegna della storia, della cultura e, soprattutto, del relax. 

Le cose da vedere a Ortigia sono davvero tante: ecco quelle che non bisogna assolutamente perdere!

Foto : Unsplash

Duomo di Siracusa e Tempio di Atena

Il Duomo di Siracusa presenta un’elegante facciata barocca. Si erge in Piazza Duomo, circondato da palazzi bianchi in stile barocco e custode all’antico Tempio di Atena, tra i più celebri e meglio conservati in stile dorico in Sicilia. 

Ancora oggi, il tempio gode della maggior parte delle sue colonne del peristilio. Commissionato da Gelone, tiranno di Siracusa, nel 480 a.C., è stato poi incorporato a una chiesa nel corso del VI secolo d.C. In particolare, i Bizantini hanno trasformato la sua struttura in una basilica cristiana a 3 navate dedicata alla Vergine Maria. In seguito, durante la dominazione araba, l’edificio è stato adibito a moschea, per poi tornare a essere chiesa cristiana con i Normanni. 

Tempio di Apollo

Il Tempio di Apollo è stato realizzato all’inizio del VI secolo e rappresenta il più antico esempio di architettura dorica siciliana. La sua storia è molto simile a quella del Tempio di Atena: da chiesa paleocristiana è diventato moschea per poi essere trasformato in basilica con i Normanni. 

La sua architettura è a dir poco rivoluzionaria, perché segna il passaggio dallo stile costruttivo basato sul legno a quello basato, invece, sulla pietra (giurgiulena, in questo caso). Inizialmente, il tempio era composto da 46 colonne monolitiche e il fatto che fosse dedicato ad Apollo è dimostrato da un’iscrizione presente su un gradino del basamento orientale, che riporta “Kleomede fece per Apollo (il tempio), il figlio di Knidieidas, e alzò i colonnati, opere belle”.

Galleria Regionale di Palazzo Bellomo

Nel cuore di Siracusa si trova Palazzo Bellomo, un affascinante edificio storico risalente al XIII secolo. La sua architettura richiama due fasi costruttive ben distinte, quella sveva e quella gotica, e al suo interno è possibile visitare la Galleria Regionale, che vanta una vasta collezione di opere d’arte che abbracciano il periodo compreso tra il XII e il XVIII secolo. Tra i capolavori più celebri si trova l’Annunciazione di Antonello da Messina.

La Fonte Aretusa

Ortigia è famosa anche per la Fonte Aretusa, una sorgente di acqua dolce la cui storia è legata a una bellissima leggenda: si narra, infatti, che Aretusa fosse una giovane ninfa al servizio di Diana e che un giorno, nei pressi di un fiume in Arcadia, abbia attirato l’attenzione del dio fluviale Alfeo, che si innamorò di lei perdutamente. Aretusa, però, non gradì queste attenzioni e chiese aiuto a Diana, che la trasformò così in una sorgente d’acqua. Alfeo, non riuscendo a rassegnarsi, ottenne la pietà di Giove che lo tramutò in un corso d’acqua sotterraneo che, ancora oggi, alimenta la fonte. 

Castello Maniace

Poco distante dalla Fonte Aretusa si erge Castello Maniace, voluto da Federico II di Svevia come fortezza a protezione del porto di Siracusa e simbolo di omaggio al valoroso generale bizantino Giorgio Maniace

L’edificio ha la forma quadrata, con mura perimetrali e 4 torri cilindriche agli angoli. Le nervature delle volte interne e le colonne in pietra calcarea sono decorate con sculture di leoni, un telamone e una possibile testa di Federico II. 

Bagno Rituale di Casa Bianca

Il cuore di Ortigia ospita anche un antico Mikvè, un bagno rituale ebraico risalente al VI secolo d.C. e tra i più antichi di tutta Europa. Si trova a 18 metri sotto il terreno ed è alimentato con acqua sorgiva. Le sue vasche, le volte scolpite nella roccia e i pilastri illustrano aspetti della vita comunitaria, compresi riti e immagini al femminile; il mikvè, infatti, ha da sempre il compito di rimuovere l’impurità rituale e immergersi nelle sue acque permette di ripristinare la purezza. 

Chiesa di Santa Lucia alla Badia

La Chiesa di Santa Lucia alla Badia è tra i luoghi di culto più interessanti di tutta Siracusa. La sua costruzione risale al Quattrocento, ma venne ricostruita a seguito del terribile terremoto del 1693. La sua facciata, infatti, rappresenta uno dei principali esempi di barocco in città. 

Palazzo Beneventano del Bosco

In Piazza Duomo si trova Palazzo Beneventano del Bosco, splendido esempio di architettura barocca. Ricostruito dopo il terremoto del 1693, si erge maestoso e imponente, con balconate in ferro battuto, sculture ornamentali e finestre con cornici elaborate. L’interno è altrettanto affascinante, con saloni eleganti impreziositi con stucchi e decorazioni dell’epoca. 

Chiesa di San Giovannello

La Chiesa di San Giovanni Battista, conosciuta anche come Chiesa di San Giovannello, è tra gli edifici storici di Siracusa. In epoca medioevale era un vero e proprio luogo di culto, con la sua facciata molto semplice eretta sui resti di una basilica paleocristiana. Bellissimo il portale quattrocentesco, accompagnato da un grande rosone. 

Palazzo del Vermexio

Infine, l’attuale sede del Municipio di Siracusa si trova all’interno di Palazzo del Vermexio, un imponente edificio storico che ha sempre ricoperto un ruolo significativo in città: è stato, infatti, sede del Senato cittadino e si altre istituzioni fin dai tempi più antichi. La sua architettura si caratterizza per lo stile rinascimentale al piano terra e per gli elementi barocchi al piano superiore. Ha subìto diverse ristrutturazioni nel corso degli anni ma, per fortuna, ha mantenuto il suo fascino storico e architettonico. 

Copertina: Unsplash

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