Molte regioni italiane offrono più di quel che sembra. È il caso della Calabria dove, tra i percorsi fuori dai soliti giri, oggi vi segnaliamo un itinerario intriso di storia, arte e natura. La Calabria bizantina include Stilo con la sua Cattolica, Santa Severina, Rossano, Bivongi e il Pathirion.
In questi borghi l’Oriente riaffiora a più livelli, permettendo di abbandonarsi a suggestioni d’altri tempi e d’altri luoghi e, soprattutto, di conoscere più a fondo la storia del nostro paese.
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Cattolica di Stilo
L’emblema della Calabria bizantina sorge alle pendici del monte Consolino, vicino al borgo di Stilo. La Cattolica è un sito di grande rilevanza storica e fascino, rimasto avvolto nel mistero fino al XIX secolo, quando comparve per la prima volta in un’opera del canonico Michelangelo Macrì di Siderno.
È opinione dei maggiori critici d’arte che la Cattolica sia un’opera di straordinario equilibrio architettonico. Si tratta di un edificio religioso la cui costruzione risale al periodo compreso tra il nono e il decimo secolo, antecedente quindi alla dominazione normanna.
Il termine «Cattolica» potrebbe derivare dal greco «Katholikon» e indicare quindi il principale luogo di culto di una zona. La chiesa era governata da un vicario perpetuo, successore del protopapa dell’era bizantina, il quale aveva il privilegio di essere sepolto al suo interno: sono infatti stati trovati alcuni resti umani, accompagnati da un prezioso anello.
L’edificio presenta una struttura che richiama il modello della chiesa a croce greca inscritta in un quadrato, con cinque piccole cupole che emergono dalle torri cilindriche.
Narra la leggenda che le colonne, prelevate da un antico tempio greco, siano state trasportate da quattro ragazze del luogo che cantarono per tutto il percorso, senza mostrare mai alcun segno di fatica. Le iscrizioni sulle colonne (croci gemmate e testi in lingua araba) recano un mistero che lascia aperto il dibattito sulla loro origine e sul loro significato.
Per visitare la Cattolica occorre ricordarsi di acquistare prima i biglietti online, in quanto non è possibile farlo in loco. Il parcheggio è proprio di fronte l’edificio ma non è difficile raggiungerla anche a piedi, dal borgo di Stilo, per approfittare di una piacevole escursione di 15 minuti.
Santa Severina
Santa Severina è un antico borgo medievale posizionato strategicamente al centro della provincia di Crotone.
Paesaggisticamente offre una varietà di esperienze, dallo scenario collinare incastonato tra il mare Ionio e i maestosi monti della Sila, fino al panorama fluviale, con il fiume Neto che lambisce il suo territorio.
Citazioni illustri come quella di Gian Teseo Casopero dipingono un quadro suggestivo della città, descritta come una fortezza imponente circondata da difese naturali e diroccate mura. Infatti, quando, all’alba, la nebbia avvolge la vallata sottostante lasciando emergere solo lo sperone di roccia sul quale sorge la cittadina, sembra di essere alla presenza di un’enorme nave che attraversa un mare latteo.
Il centro storico di Santa Severina documenta molto bene il passaggio architettonico dal periodo normanno a quello bizantino e propone un miscuglio di influenze bizantine, arabe e normanne.
Fortezza militare tra le più complesse e suggestive della Calabria, il Castello di Santa Severina è circondato da possenti mura merlate e da un fossato e offre un panorama mozzafiato dal suo belvedere, costruito nel 1535.
Simbolo indiscusso del borgo, ospita al suo interno un importante Museo Archeologico, labirinti sotterranei e scuderie. All’interno si possono ancora ammirare affreschi medievali e saloni decorati, impreziositi dai dipinti barocchi di Francesco Giordano.
La Cattedrale, con la sua torre campanaria e gli affreschi medievali, è un luogo di grande suggestione, mentre la chiesa di Sant’Antonio, con il suo portale in tufo e gli affreschi che narrano la vita di San Francesco d’Assisi, rappresenta un altro punto d’interesse.
Ma a raccontare la storia del borgo sono anche i cibi tradizionali come la pasta «chjna» e l’aranciàru, un’arancia dalle qualità organolettiche esemplari.
Pathirion
Il prossimo gioiello d’architettura e misticismo che non dovete farvi scappare durante il tour della Calabria bizantina è il Pathirion, conosciuto anche come chiesa di Santa Maria del Pàtire.
L’edificio è parte di un antico monastero italo-greco situato a seicento metri di quota, tra le foreste della Sila Greca, in una posizione panoramica che si affaccia sulla Piana di Sibari e sul Mar Ionio.
Il luogo è isolato ma raggiungibile attraverso una tortuosa strada che parte dalla località Piragineti, vicino a Rossano, la quale fu costruita dai prigionieri austriaci nel 1916-17 seguendo un antico percorso di transumanza delle greggi. L’area circostante è stata attrezzata con tavoli da picnic e punti ristoro.
La facciata presenta un portale ogivale risalente al Quattrocento, mentre altri due bei portali si trovano sui lati della struttura. All’interno la chiesa è spaziosa e armoniosa, con tre navate divise da pilastri cilindrici che sorreggono gli archi. Uno dei reperti più significativi della chiesa è il suo pavimento in mosaico, che raffigura un bestiario medievale e una serie di animali allegorici raffigurati all’interno di rotae.
Rossano
Rossano è un’incantevole città situata sul versante ionico della Calabria. Per i tesori di matrice bizantina che ancora oggi custodisce è conosciuta anche come la Ravenna del Sud.
Nel periodo compreso tra il 540 al 1059 fu centro strategico dell’Impero di Bisanzio, mai conquistata dai molti invasori interessati. Successivamente ospitò lo Stratego e gli uffici amministrativi più importanti conquistando la massima notorietà.
Lungo le strette vie del centro storico sono disseminati molti edifici di architettura bizantina, come l’Oratorio di San Marco e la Panaghìa. La Cattedrale di Maria Santissima Achiropita custodisce il celebre Codex Purpureus Rossanensis, un antico evangelario risalente al periodo bizantino e dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Rossano è anche il punto di partenza ideale per esplorare le bellezze naturali della regione, comprese le escursioni nei parchi nazionali circostanti, come il Parco Nazionale della Sila e quello del Pollino. Questa è una terra di contrasti suggestivi per la compresenza delle aspre montagne dell’interno e delle spiagge morbide, di sabbia finissima, sul litorale (lido Sant’Angelo tra le località più amate in estate).
L’accoglienza calorosa e autentica dei suoi abitanti la rende inoltre un luogo ideale per partire alla scoperta di una Calabria diversa, mistica e generosa di ogni possibile emozione.
Bivongi
Se Stilo è celebre per aver dato i natali al filosofo Tommaso Campanella e per la Cattolica, il vicino centro di Bivongi è noto per essere un autentico borgo della longevità. È infatti stato inserito nella mappatura mondiale delle Blue Zone, le aree geografiche e demografiche con aspettativa di vita più alta.
La cittadina è stata fondata da un gruppo di monaci basiliani ed anche per questo la vita e la cultura monastica sono sempre state parte integrante della sua identità.
Ai monaci si deve la creazione di un vino molto apprezzato in Italia e oggi coperto dal marchio DOC, ottenuto grazie al clima ventilato di questa zona, che riduce il rischio di malattie della vite fungina.
Un’atmosfera profondamente spirituale si respira nel monastero di San Giovanni Theristis, di fondazione greco ortodossa. Chi lo desidera può soggiornare presso una delle celle monastiche e godere del silenzio rigenerante di questo luogo.
Nei dintorni non mancano esperienze naturalistiche particolari. Ai Bagni di Guida (oggi abbandonati ma comunque fruibili) è possibile bagnarsi alle pozze termali mentre, inoltrandosi nei boschi del circondario, si raggiunge la Cascata del Marmarico dove si può fare il bagno nel laghetto antistante.
Bivongi offre insomma opportunità uniche di relax e rigenerazione, che -chissa’- potrebbero rivelarsi anche il vostro elisir di lunga vita.
Autore: Eleonora Di Mauro
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