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Isole Tremiti, le perle dell’Adriatico

Dove si trovano, cosa c’è di bello da vedere e dove alloggiare

Tra le acque azzurre del Mar Adriatico affiora un paradiso inaspettato: l’arcipelago delle Isole Tremiti è una di quelle mete da non perdere se si arriva in Puglia.

Posizionate a ventidue chilometri a nord dal Gargano e a circa quarantacinque chilometri da Termoli, dove le acque si tingono di un blu intenso, le Isole Tremiti conquistano per la loro bellezza naturale e i monumenti interessanti.

I viaggiatori che raggiungono l’arcipelago, infatti, possono ammirare paesaggi, esplorare antichi monasteri e immergersi nella cultura di queste isole nel cuore dell’Adriatico.

Quante sono e come si chiamano le Isole Tremiti?

L’arcipelago delle Isole Tremiti è composto da tre isole principali, quella di San Domino, quella di San Nicola e quella Capraia, ma abbraccia anche isolotti più piccoli come Pianosa, Cretaccio e La Vecchia.

Quale delle Isole Tremiti è abitata? Sotto il profilo amministrativo, con poco meno di cinquecento residenti tra San Nicola e San Domino, costituiscono un comune sparso situato nella provincia di Foggia. Il nucleo amministrativo è ubicato sull’isola di San Nicola, che funge da capoluogo dell’arcipelago. 

Il gruppo di isole fa parte del Parco Nazionale del Gargano, una cornice naturale che abbraccia le meraviglie del paesaggio costiero. L’ecosistema unico delle acque circostanti e le biodiversità presenti in gran parte del territorio hanno permesso la denominazione di Riserva Naturale Marina Isole Tremiti.

Una breve storia delle Isole Tremiti

Le Isole Tremiti hanno alle spalle una storia dal fascino senza tempo che permette di apprezzare ogni scorcio in modo diverso. 

Abitate sin dall’antichità, queste terre furono utilizzate principalmente come territorio di confino. Per esempio, durante l’epoca romana, le isole erano conosciute come Trimerus e ospitarono esiliati di spicco, come la nipote di Augusto e Paolo Diacono.

Sotto il regime di Mussolini, nonostante l’assenza di leggi a riguardo, molti omosessuali furono deportati a San Domino e vi restarono fino a quando non sopraggiunse la necessità di soldati e luoghi di reclusione negli anni Quaranta. In seguito, San Domino fu trasformato in un campo di internamento per politici antiregime fascista, ebrei e libici.

Le isole sono legate a doppio filo alle vicende dell’abbazia di Santa Maria a Mare, fondata nel nono secolo dai benedettini come prolungamento ideale dell’abbazia di Montecassino e fulcro religioso delle Tremiti. 

Nel corso dell’undicesimo secolo, l’abbazia raggiunse il suo massimo splendore, ospitando personaggi illustri e ampliando i suoi possedimenti fino al Gargano, alla Terra di Bari, al Molise e all’Abruzzo. 

Due secoli dopo, diventata ormai autonoma, il declino morale dei monaci segnò la fine della sua grandezza e portò il vescovo di Termoli a sostituire i benedettini con l’ordine dei cistercensi. Tuttavia, nonostante la fortificazione voluta da Carlo I d’Angiò, fu saccheggiata dai pirati dalmati, segnando la fine della loro presenza nell’arcipelago.

L’abbazia di Santa Maria a Mare rivide nuova vita grazie ai canonici lateranensi e subì anche un ampliamento importante, salvo poi essere soppressa da Ferdinando IV di Napoli.

Nel corso dei secoli successivi, le Isole Tremiti furono teatro di varie vicende storiche, tra cui la creazione di una colonia penale sul finire del Settecento per ordine dello stesso Ferdinando IV di Napoli, la resistenza dei seguaci di Gioacchino Murat agli assalti inglesi e il periodo di confino durante il regime fascista, che vide la presenza di illustri prigionieri come Sandro Pertini e Amerigo Dumini.

Oggi, le Isole Tremiti hanno cambiato volto e restano una destinazione turistica apprezzata per la bellezza naturale, le sue spiagge incontaminate e la ricca storia. 

Foto : Foggia Today

La leggenda dietro le Isole Tremiti

In antichità, le Isole Tremiti erano note come “Insulae Diomedeae”, riportando la loro origine all’eroe greco Diomede sepolto in queste terre.

La leggenda narra che il re di Argo, dopo la guerra di Troia, scoprì la congiura organizzata contro di lui da sua moglie Egialea e il suo amante. Quindi, riprendendo il mare senza meta, approdò sull’area costiera del Gargano, dove sposò la figlia del re Dauno e, con pietre portate dalla sua terra, delimitò i confini del nuovo regno, la Daunia. I tre massi inutilizzati furono gettati in mare, ma riemersero dando origine alle isole di San Domino, San Nicola e Capraia. 

Si racconta inoltre che la Dea Venere trasformò i compagni di viaggio di Diomede negli uccelli marini conosciuti come “Diomedee”, destinati a vegliare eternamente sulla sua tomba del re morto in duello.

Lucio Dalla e il suo legame con le Isole Tremiti

Le Isole Tremiti hanno sempre esercitato un certo fascino su Lucio Dalla, diventando uno dei suoi luoghi prediletti. L’incanto delle acque limpide, l’atmosfera magica dei fondali e la bellezza delle calette hanno ispirato le sue melodie più romantiche. 

Il cantautore viveva appieno queste terre: possedeva una casa affacciata sulla suggestiva Cala Matana a San Domino (luogo che ha dato il nome alla canzone “Luna Matana”) e aveva allestito una sala di registrazione sull’isola.

Cosa c’è di bello alle Isole Tremiti?

Le Isole Tremiti offrono un ampio ventaglio di attrazioni e attività che ben risponde alle esigenze di ogni tipo di viaggiatore. 

Gli amanti della natura considerano le Isole Tremiti un vero paradiso, con sentieri che si snodano attraverso la vegetazione e permettono di esplorare le varie bellezze naturali, tra cui quelle dell’isola di San Domino, famosa per la fitta pineta e le grotte marine.

Le acque cristalline dell’arcipelago invitano a tuffarsi circondati dal paesaggio caratteristico delle isole oppure a esplorare i ricchi fondali marini. Gli sportivi possono anche noleggiare canoe e kayak.

I più curiosi possono visitare le grotte marine in barca, tramite escursioni guidate o libere, ammirando i panorami delle scogliere calcaree che si ergono dal mare, sia di quelle meno conosciute sia di quelle più note come la grotta del Bue Marino, la grotta delle Viole e la grotta delle Rondinelle di San Domino.

L’Isola di San Nicola racchiude le vicissitudini storiche delle Isole Tremiti nell’abbazia di Santa Maria a Mare, dai tratti dell’arte romanica alle influenze bizantine fino ad arrivare ai fori delle cannonate inglesi ancora visibili sulla facciata. Oltre all’abbazia, l’isola è costellata da altre chiese, fortificazioni, torri e altre testimonianze storiche, come il Torrione del Cavaliere de Crocifisso e Il Castello dei Badiali.

Come ci si muove sulle Isole Tremiti e dove alloggiare

Dove ci si imbarca per le Isole Tremiti e come ci si muove sulle Isole Tremiti? Le isole si raggiungono prendendo un traghetto o un aliscafo dal porto di Termoli tutto l’anno e dai porti di Rodi Garganico, Vieste, Peschici e Manfredonia dalla primavera alla fine dell’estate. Tra le isole ci si muove con gommoni e motoscafi.

Coloro che desiderano avventurarsi in un’esperienza di viaggio unica possono soggiornare in una delle strutture ricettive presenti sulle Isole Tremiti. Dagli alberghi ai bed and breakfast fino alle case vacanze, offrono un’ampia gamma di soluzioni tra le quali scegliere, adatte a ogni stile di viaggio e budget.

Copertina: Foggia Today

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