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Fascinosa Gallipoli, cultura e movida

Varcando l’antico ingresso della città di Gallipoli a colpire è immediatamente l’atmosfera particolare, nella quale si incontrano la vivacità contemporanea -quella di una città che è meta turistica tra le più ambite- e le testimonianze del glorioso passato marinaresco. 

Situata sul litorale del Salento, nel cuore della Puglia, Gallipoli attrae soprattutto per le sue spiagge e il divertimento notturno. È infatti presa d’assalto dai ragazzi, che la considerano l’Ibiza italiana

Ma c’è molto altro da scoprire quando ci si tuffa nelle sue acque o nella sua storia e, per questo motivo, nessun tipo di visitatore ne sarà deluso.

Ne saprete di più al termine di questo nuovo articolo, dedicato alla più splendente tra le perle dello Ionio.

La ricchezza storica e culturale

Gallipoli fu fondata dai Greci con il nome di Kallipolis nel V secolo a.C. (Kale polis significa “città bella”) e ha poi conosciuto un susseguirsi di dominazioni che ne hanno plasmato cultura e architettura. Posizionata in un luogo strategico lungo le rotte commerciali del Mediterraneo, la città divenne un importante centro di scambio e commercio già in età classica. 

Le testimonianze archeologiche e storiche riportano in vita la prosperità e la ricchezza di cui Gallipoli godette sotto il dominio romano, bizantino e arabo. Le invasioni barbariche medioevali portarono instabilità ma favorirono anche la costruzione delle imponenti fortificazioni e delle torri di avvistamento che ancora oggi dominano il paesaggio urbano. 

Nel Rinascimento Gallipoli conobbe un nuovo sviluppo, grazie al commercio marittimo e alla presenza dei mercanti veneziani e genovesi. La città era a quel punto diventata un crocevia di culture e influenze diverse. Ancora oggi, passeggiando tra i vicoli pittoreschi e le antiche piazze, è possibile percepire le tracce di questo passato. 

Foto : Unsplash

L’oro di Gallipoli: le spiagge 

Le spiagge di Gallipoli sono un vero paradiso per gli amanti delle coste sabbiose e del mare trasparente.

La città offre una notevole varietà paesaggistica, con dune sabbiose abbracciate dalla tipica macchia mediterranea e baie “segrete”, di incantevole bellezza. Le spiagge affollate si alternano alle calette più remote, così come i locali notturni più animati sorgono accanto ai piccoli ristoranti che servono l’autentica cucina locale. 

Baia Verde, con la sua sabbia finissima e le acque cristalline che sfumano dal verde smeraldo al blu intenso, è una delle mete preferite dai turisti. La zona nasce come quartiere periferico della città ma è presto divenuta una zona rinomata dai visitatori, attrezzata con stabilimenti balneari e locali. La spiaggia ad agosto si riempie velocemente ma non mancano ampie porzioni di spiaggia libera e un’area di sosta per camper. 

Punta della Suina, invece, incanta per la sua atmosfera selvaggia e incontaminata: una lingua di sabbia lambita dal mare, circondata da una natura rigogliosa che la rende perfetta per chi cerca pace e tranquillità. Il The Guardian l’ha inclusa tra le 40 spiagge più belle d’Europa e tra le 5 più belle d’Italia a dimostrazione dell’amore che anche all’estero hanno per questi luoghi.

Foto : Unsplash

Questa porzione di litorale offre l’opportunità di ammirare tramonti poetici, magari accomodandosi nel chiosco in legno che si affaccia sul mare: da qui la vista abbraccia l’intera città di Gallipoli, l’insenatura, l’Isola di Sant’Andrea con il suo Faro e la suggestiva Torre del Pizzo. La raggiungiamo, per ora solo con l’immaginazione, qui di seguito.

Ci dirigiamo quindi nella parte più a sud del vasto seno che caratterizza la costa ionica di Gallipoli, dove sbarchiamo a Baia del Pizzo. Il panorama di quest’area – che è inclusa nel Parco Naturale Regionale Isola di S. Andrea e Litorale di Punta Pizzo- offre un’alternanza di tratti rocciosi e sabbiosi, con basse scogliere di tufo che si affacciano sul mare. 

È questa una delle zone protette più affascinanti della Puglia: per raggiungerla si attraversa una fitta pineta, non accessibile ai veicoli a motore, ma che offre una piacevole passeggiata immersi in un incantevole ambiente naturale. I fondali bassi e sabbiosi rendono questa spiaggia adatta anche alle famiglie con bambini. 

La spiaggia della Purità è invece un piccolo lido situato nella zona settentrionale della città vecchia. Vi si accede tramite un suggestivo vicoletto che costeggia le antiche mura, che durante alcune ore del giorno offrono un rifugio ombroso, al riparo dal caldo estivo. 

Dopo una giornata trascorsa al mare è possibile visitare anche la vicina Chiesa di Santa Maria della Purità, una delle più antiche della città, risalente al XVII secolo e ricca di opere d’arte barocche.

Le masserie di Gallipoli: il Salento che sa di campagna 

Insieme alle spiagge le masserie costituiscono una parte imperdibile del patrimonio culturale di Gallipoli ed è quindi un’ottima idea organizzare un tour tra le tenute agricole della zona, appena fuori dalla città. Spesso risalenti al periodo medievale, rappresentano un esempio di architettura rurale caratteristica della regione. Molte sono state restaurate e trasformate in agriturismi e offrono quindi ai visitatori la possibilità di assaggiare il Salento, iniziando dai sapori tipici della campagna. 

Le degustazioni si basano su prodotti provenienti direttamente dalle terre circostanti. Qui si pranza all’ombra degli ulivi e a tavola si serve solo biologico, coltivato e preparato con il saper fare trasmesso da generazioni.

Sul menù non mancano, naturalmente, le orecchiette con le cime di rapa, una pasta fresca fatta a mano condita con le verdure amare tipiche del territorio; le pittule, piccoli bocconcini fritti di pasta lievitata, perfetti per uno spuntino veloce o un antipasto sfizioso; e il pasticciotto leccese, un dolce di pasta frolla ripieno di crema, vero e proprio simbolo della pasticceria salentina. 

Chi resta in città potrà invece scegliere tra la formula tradizionale dei ristoranti e delle trattorie oppure preferire lo street food dei bar e dei chioschi. Questi ultimi propongono una cucina verace, fatta di rustici, calzoni fritti e pucce -il tipico pane salentino dalla forma circolare- imbottite con specialità come il capocollo di Martina Franca o la mozzarella di Gioia di Colle.

Copertina: Unsplash

Autore: Eleonora Di Mauro

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