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Cibi autunnali del nord Italia 

Se quando arriva l’autunno sorge in voi la voglia di circondarvi di cibi caldi e avvolgenti, tra tisane fumanti da sorseggiare davanti la tv a zuppe nutrienti, da consumare insieme ai propri cari ecco una carrellata di cibi tradizionali dell’autunno nell’Italia del nord. 

In Italia, che è conosciuta in tutto il mondo proprio per la sua tradizione enogastronomica e per la vasta gamma di piatti tipici (e unici), da nord a sud è possibile gustare vere e proprie prelibatezze anche e soprattutto quando inizia la stagione autunnale.  

Partendo dall’estremo nord, e quindi dalla Valle d’Aosta, con le sue montagne innevate e le sue straordinarie piste da sci, è possibile iniziare il tour culinario autunnale con i seguenti piatti:  

  • la fonduta, un piatto prelibatissimo a base di fontina della zona alpina;  
  • la polenta concia, la tipica polenta di farina gialla cotta al forno con fettine di fontina e burro fuso;  
  • la seupa à la Vapelenentse, una zuppa originaria della Valpelline, protagonista indiscussa della festa patronale;  
  • le costolette alla valdostana, un delizioso secondo piatto a base di carne;  
  • il civet di camoscio, da accompagnare con polenta o patate e, ovviamente, con un buon bicchiere di Donnas o di Torrette Superiore;  
  • le tegole dolci valdostane, il più classico tra i dolci regionali, preparato con mandorle, nocciole e vaniglia.  

Fonte: sfizioso.it

L’itinerario culinario autunnale prosegue in Friuli Venezia Giulia, dove montagne, colline a pianure verdeggianti fanno da sfondo a trattorie e ristoranti la cui cucina è profondamente legata al territorio e alle sue materie prime. Con queste ultime si preparano piatti sfiziosi:  

  • il frico e polenta, in cui il primo è preparato con formaggio, cipolla e patate e può essere accompagnato con la celebre polenta;  
  • la jota, una minestra perfetta per l’autunno a base di cavolo cappuccio, fagioli e patate, insaporita con cotenna, costine o carne di maiale, affumicata e non e semi di cumino;  
  • il brovade e muset, in cui il primo consiste in una rapa bianca dal colletto viola che, nella stagione più fredda, viene servita con il muset, cioè un insaccato simile al cotechino;  
  • i fusi istriani, triangoli di pasta uniti alle estremità e conditi con ragù di gallina o selvaggina;  
  • i krafi, ravioli a forma di mezzaluna preparati con farina, uova e olio e ripieni di formaggio e uova, per poi essere serviti con sugo di arrosto.  

Rimanendo tra paesaggi tipicamente montuosi, si passa al Trentino Alto Adige e alle sue proposte culinarie caratterizzate da influenze continentali, super saporite e particolari, che è possibile gustare soprattutto in occasione dell’arrivo dell’autunno e degli imperdibili mercatini di Natale:  

  • i canederli, polpette di pane raffermo insaporite con ingredienti vari come formaggio, speck e verdure, per poi essere servite con brodo o burro fuso;  
  • i schlutzkrapfen, ravioli a forma di mezzaluna a base di farina, acqua e uova, ripieni di ricotta e spinaci e conditi solo con formaggio grattugiato e burro fuso;  
  • lo strudel, il tipico dolce trentino composto da una sfoglia sottilissima ripiena di mela altoatesina sbucciata, uva sultanina, zucchero, pangrattato e spezie;  
  • lo zelten, un pane di frutta molto diffuso sul territorio e tipico del periodo natalizio, che consiste in pane fatto in casa a base di farina, burro, uova, lievito, zucchero, noci, fichi secchi, mandorle e pinoli.  

Fonte: foodblog.it

Poco distante ecco la regione dei \laghi, cioè il Veneto che, grazie alle sue numerose attrazioni, accoglie in qualunque momento dell’anno turisti provenienti da ogni parte del mondo. Il suo patrimonio comprende, ovviamente, anche piatti tipici gustosi e prelibati:  

  • i casunzei, ravioli di pasta all’uovo farciti con barbabietole rosse, dalla forma a mezzaluna e conditi con burro fuso;  
  • i tortellini di Valeggio, ripieni di carne di maiale, vitello, pollo e manzo, prosciutto crudo e parmigiano e serviti sia in brodo, sia con burro e salvia;  
  • la sopa coada, cioè la “zuppa covata”, così chiamata per via della lunga cottura (che si aggira intorno alle 4-5 ore), a base di carne di piccione novello, brodo e pane;  

Fonte: lacucinaitaliana.it

Il viaggio prosegue in Piemonte, dove la varietà del territorio si rispecchia nella sua cucina locale, ricca ed eterogenea. Tra i principali piatti autunnali rientrano:  

  • la bagna cauda, o bagna caôda, una salsa piemontese doc che si serve bollente e nella quale si intingono le verdure crude; è realizzata con aglio, olio e acciughe; 
  • il bollito misto, di origine povera, a base di carni cotte lentamente e a lungo, tra cui punta di petto, costate, polpa di spalla e scamone di bovino adulto; fiocco di punta e codino di vitello; gallina o cappone; testina e zampetto di vitello; lingua di vitellone o di bovino adulto e infine cotechino; 
  • il risotto al Barolo, un primo piatto saporito che ha come protagonista uno dei vini più pregiati delle Langhe, servito con burro e formaggio grattugiato; 
  • gli agnolotti, o agnelotti, cioè una pasta ripiena di carni miste, conditi con ragù di carne o serviti in brodo;  
  • il bonet, un dolce al cucchiaio a base di uova, zucchero, latte, cacao, liquore e amaretti secchi.  

Fonte: giallozafferano.it

Si procede, poi con la Lombardia, che mette a disposizione di abitanti e visitatori piatti tipici realizzati con i migliori ingredienti offerti dal territorio: 

  • il risotto alla milanese, preparato con zafferano e midollo;  
  • i pizzoccheri,  una pasta fatta in casa a base di grano saraceno servita con formaggi e cavolo verza;  
  • la cassoeula, un piatto sostanzioso e nutriente preparata con carne di maiale cotta con la verza;  
  • la polenta lombarda, che può essere gialla, bianca o taragna, condita con gorgonzola o funghi porcini;  
  • i casoncelli, tipici della città di Bergamo, cioè una pasta ripiena a forma di mezzaluna farcita con carne di maiale e vitello, bietole e formaggio;  
  • le mondeghili, polpette leggermente schiacciate realizzate tradizionalmente con l’avanzo del bollito; 
  • la trippa, il piatto quotidiano della tradizione contadina, servita prevalentemente con fagioli bianchi.  

Fonte: buonissimo.org

Appena più giù ecco l’Emilia Romagna, la patria per eccellenza della pasta e dei piatti tanto elaborati quanto gustosi, che ha fatto della cucina un vero e proprio fiore all’occhiello di ogni singola città del territorio. Tra le proposte autunnali da non perdere, infatti, ecco dei primi piatti super succulenti:  

  • i tortellini, dalle dimensioni ridottissime, ripieni di lombo di maiale, prosciutto crudo, mortadella di Bologna, Parmigiano Reggiano, uova e noce moscata e serviti in brodo di manzo, gallina ruspante, sedano, cipolla e carota;  
  • gli anolini, pasta all’uovo ripiena e servita categoricamente in brodo; 
  • i cappellacci, altra pasta rappresentativa della regione farcita con zucca violina, formaggio, pangrattato e noce moscata e servita con ragù di carne o burro e salvia;  
  • i maltagliati, ottenuti dagli avanzi delle tagliatelle all’uovo e serviti con zuppa di fagioli borlotti, passata di pomodoro, aglio, prezzemolo e parmigiano;  
  • i pisarei e fasö, un piatto unico a base di gnocchetti di farina e pangrattato conditi con sugo rosso di fagioli, pomodoro, lardo e cipolla. 

Fonte: lacucinaitaliana.it

Si inizia a scendere verso il centro Italia con la Liguria, una regione in grado di ammaliare chiunque con i suoi paesaggi e le sue spiagge mozzafiato. Molti dei suoi piatti tipici sono conosciuti in tutto il mondo, compresi quelli autunnali:  

  • la focaccia genovese, un must di tutto l’anno, in quanto uno dei simboli per eccellenza della Liguria, con il suo colore leggermente dorato e la sua consistenza morbida al centro e croccante ai bordi;  
  • la farinata di ceci, preparata con farina di ceci, acqua e olio extravergine di oliva, gustosa e super nutriente;  
  • il coniglio alla ligure, dal sapore delicato, da gustare in compagnia di un buon bicchiere di Rossese di Dolceacqua D.O.C. Carli;  
  • i corzetti, una pasta tipica di Genova dalla forma a medaglia, servita prevalentemente con salsa di noci o pesto di erbe aromatiche;  
  • i pansotti, altra pasta tipica ma, stavolta, ripiena con erbette di campo come ortica, borragine, bietola e pimpinella e servita con salsa alle noci;  
  • i gobeletti di Rapallo, chiamati anche cubeletti, cioè dei dolci di pasta frolla ripieni di confettura di mele cotogne e ricoperti con una spolverata di zucchero a velo.  

Fonte: cookist.it

Il tour dei cibi autunnali prosegue tra le regioni del centro Italia, a presto. 

Copertina: Pixabay

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