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Biosfera Collemeluccio, patrimonio di biodiversità 

Nel cuore dell’Italia centrale, in provincia di Isernia in Molise, si estende la Biosfera Collemeluccio-Montedimezzo, un’area naturale di straordinaria bellezza e biodiversità. Questo prezioso ecosistema abbraccia una varietà di habitat unici, che ospitano una vasta gamma di flora e fauna, oltre a offrire paesaggi meravigliosi. 

Storia e nascita della Biosfera 

Anticamente, il bosco di Collemeluccio, 500 ettari in tutto, apparteneva a un nobile del luogo, il duca D’Alessandro di Pescolanciano. 

I boschi rimasero di proprietà dei nobili D’Alessandro fino al 1865, quando il Banco di Napoli li vendette alle famiglie più importanti del luogo.

Passando di proprietà in proprietà, i terreni del bosco furono frazionati in appezzamenti sempre più piccoli, finché nel 1968 l’ex Azienda di Stato per le Foreste Demaniali iniziò un’impegnativa opera di ricomposizione fondiaria che ha portato nel 1971 alla creazione di una Riserva Naturale Orientata con i primi 187 ettari del bosco.

Nel 1977, ulteriori 160 ettari di bosco furono dichiarati Bosco da Seme-Riserva Biogenetica, si arrivò alla formazione, quindi, di un consistente nucleo di 347 ettari a fronte dei circa 500 ettari dell’antica foresta originale.

Infine, con D.M. 23/12/1977 tutti i 347 ettari, compreso l’acquisito nucleo di Montedimezzo, furono inseriti, in un’unica Riserva della Biosfera.

Una Riserva della Biosfera è una qualifica internazionale assegnata dall’UNESCO per la conservazione e la protezione dell’ambiente all’interno del Programma sull’uomo e la biosfera (MAB — Man and Biosphere.)

Le riserve  mondiali della biosfera, nel 2020 erano ben 701 in 124 paesi e sono aree di ecosistemi costieri, marini e terrestri, in cui, attraverso un’appropriata gestione del territorio, si coniuga la conservazione dell’ecosistema con la sua biodiversità e con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali. 

In Italia ci sono in tutto 20 riserve della biosfera, scrigni di biodiversità e presidi per la tutela della sostenibilità ambientale.

La biosfera di Collemeluccio-Montedimezzo, a differenza della quasi totalità delle altre aree UNESCO italiane, grazie al processo volontario delle comunità locali, è la prima Riserva della Biosfera italiana completamente autonoma da enti parco, sia regionali sia nazionali.

I comuni della provincia di Isernia che rientrano nella Biosfera sono sette: Carovilli, Chiauci, Pescolanciano, Pietrabbondante, Roccasicura, San Pietro Avellana, Vastogirardi.

Questi Comuni hanno realizzato, nel 2006 un sodalizio: il Consorzio Asso MAB Alto Molise che rappresenta le autentiche realtà degli abitanti della riserva, caratterizzate da valori e attività economiche comuni.

Gli insediamenti umani dei sette comuni della Biosfera, sono concentrati in paesini ai piedi di colline e la presenza di edifici ,sparsi secondo uno schema discontinuo, è molto limitata.

Foto : Cipriani Park Hotel

Geografia della Biosfera

La riserva presenta un paesaggio a matrice prevalentemente boscosa con ampie zone formate da pascoli naturali e prati da taglio con caratteristiche morfologiche tipiche delle aree montuose (alternanza di colline e piccoli altopiani fluviali — lacustri) con un’altezza che oscilla tra 450 e 1730 metri sul livello del mare.

La rete idrografica comprende torrenti e ruscelli tutti confluenti nel fiume Trigno che attraversa sia l’Abruzzo, sia il Molise.

Nel territorio di Chiauci, uno dei sette comuni della Biosfera, è stata costruita negli anni ’80, per volere della Regione Molise, una diga per la realizzazione di un invaso artificiale da utilizzare come riserva di acqua per le coltivazioni della vallata del Trigno e per l’approvvigionamento idrico di Abruzzo e Molise. Nella zona nord della riserva è presente l’antica sorgente Fonte Cupa, dove i turisti possono bere acqua fresca di montagna.

Flora e fauna nella Biosfera di Collemuccio-Montedimezzo 

La natura, con i suoi animali, le piante e con i suoi meravigliosi paesaggi è la regina incontrastata da ammirare nella biosfera.

La Biosfera di Collemeluccio-Montedimezzo (sono due aree protette sovrapposte) ha una fauna selvaggia variegata e numerosa: lepri, caprioli, gatti selvatici, cinghiali, volpi, tassi, martore, puzzola europea, donnole e scoiattoli.

Il lupo appenninico, grazie alla conservazione delle foreste della biosfera, ha fatto la sua ricomparsa in zona.

L’avifauna della Biosfera comprende tra i rapaci: il maestoso falco pellegrino, il falco pecchiaiolo, il nibbio reale, la poiana, il biancone. Altri esemplari di uccelli appartengono alla famiglia dei passeriformi e specie affini come l’ortolano, la balia dal collare, la tottavilla, l’averla piccola.

Tra gli anfibi la rana italicaela salamandrina dagli occhiali meridionale, entrambe vivono nei luoghi umidi della riserva.

Nel fiume Trigno vive il gambero di fiume.

Tra gli insetti caratteristici della zona si segnalano il cerambice della quercia, il cerambice del faggio, la bellissima falena dell’edera dai vivaci colori e la falena Eriogaster catax, nota anche come bombice del prugnolo.

In particolare per quanto riguarda l’avifauna, nel 2007 un’indagine ha registrato 37 specie di uccelli nel bosco di Montedimezzo e 32 specie nel bosco di Collemeluccio. 

La flora della biosfera include boschi di abeti bianchi, querce e faggete e boschi fluviali con la presenza del salice.

Il bosco di abeti bianchi costituisce un elemento distintivo del paesaggio di questa zona, sia come specie dominante sia insieme con altre latifoglie. 

L’abete bianco è un albero maestoso, slanciato e longevo, e data la sua notevole altezza, in media 30 metri, anche se alcuni esemplari possono superare 50 metri, è considerato il principe dei boschi.

A tutte queste specie di alberi, si aggiungono il carpino bianco, l’acero campestre, il frassino maggiore.

Nel sottobosco rigoglioso della Biosfera, si possono ammirare l’agrifoglio, il biancospino, il prugnolo e il nocciolo. Lungo i margini delle radure è facile imbattersi in meli e peri selvatici, sorbi, cespugli di rosa canina e pruni selvatici.

 Che cosa vedere e fare nella Biosfera 

I turisti che desiderano visitare la Biosfera di Collemeluccio-Montedimezzo, oltre alla possibilità di ammirare una rigogliosa natura con paesaggi unici, possono percorrere degli itinerari escursionistici proposti nella Guida Trekking & MTBdella Riserva MAB Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise, completamente gratis e da scaricare dal sito  ufficiale della Riservadella Biosfera.

Gli itinerari proposti sono undici, di seguito l’elenco:

  • Sentiero del Faione
  • L’anello di Collemeluccio
  • Monte Miglio
  • Monte Ferrante
  • L’anello di Monte Pizzi
  • L’anello di Bosco Pennataro
  • L’anello della Riserva
  • Tratturo Castel di Sangro-Lucera — prima tappa Chiauci — Roccasicura
  • Tratturo Castel di Sangro-Lucera — seconda tappa Roccasicura-Castel di Sangro
  • Montecaraceno
  • Valle Frazzina-Faione

Sulla Guida Trekking & MTB della Riserva il turista troverà tutte le indicazioni necessarie per fare trekking e per muoversi sul territorio in maniera autonoma. Molti sentieri proposti ricalcano piste forestali e carrarecce purtroppo prive di una segnaletica standard, pertanto il turista escursionista dovrà fare affidamento alle informazioni e ai contenuti digitali della guida.

La guida consiglia di seguire i semplici suggerimenti proposti, in modo da affrontare le escursioni in tranquillità, apprezzando appieno il paesaggio tratturale, la rete sentieristica delle Riserve Naturali Orientate di Montedimezzo e Collemeluccio, e la viabilità secondaria presente nei territori della Biosfera. 

Per ogni percorso suggerito, il turista troverà le indicazioni per l’abbigliamento, comprese le scarpe adatte, la difficoltà del percorso e il tempo stimato per percorrerlo, i numeri utili in caso di difficoltà.

Il territorio della Biosfera, inoltre, consente di visitare i sette paesi che ne fanno parte, sia per scoprire le bellezze artistiche, i musei, le aree archeologiche e sia per gustare i prodotti locali della gastronomia tipica dell’Alto Molise.

Non mancano nell’area i musei e le aree archeologiche da visitare, per queste vi consigliamo di informarvi sui siti dei vari Comuni del Consorzio MAB.

La Riserva Collemeluccio-Montedimezzo mette a disposizione diverse strutture turistiche private e pubbliche, inclusi B & B, fattorie e piccoli ristoranti. La comunità locale, in tutto circa 5000 abitanti, si è radicata nel territorio ed è sempre più legata agli antichi valori culturali del passato, in particolare alle attività agricole e pastorali.

Nella Riserva Collemeluccio-Montedimezzo, le attività legate al turismo sono: eco-turismo, agriturismo, turismo educativo, turismo legato allo sport, alla salute, al vino e al cibo, all’arte. Altre attività turistiche prevalenti sono: bird watching, campeggio, caccia, cicloturismo, passeggiate solitarie, visite guidate con particolare attenzione alla fauna e alla flora, equitazione.

Gastronomia tipica della Biosfera

I prodotti locali rappresentano la gastronomia tipica dell’Alto Molise e sono il tartufo, le salsicce, il prosciutto, le zuppe a base di legumi e tutti i prodotti legati alla pastorizia, come carni e formaggi di pecora.

Il tartufo bianco di San Pietro Avellana, uno dei sette comuni della Biosfera, è considerato l’oro bianco del Molise e ogni anno, a inizio novembre, si tiene la Mostra Mercato del Tartufo Bianco Pregiato proprio nel minuscolo paesino di 500 abitanti.

Tra i formaggi c’è l’imbarazzo della scelta tra pecorino, caciocavallo e la stracciata di Carovillari (altro comune della Biosfera) considerata la mozzarella molisana.

Come secondi piatti, i ristoranti locali propongono carni di agnello o di capretto.

Un’altra ricetta antica del posto è la pezzata, si tratta di parti di pecora, bollite insieme a erbe di montagna e fatte cuocere in una pentola di rame direttamente sul fuoco.

Come raggiungere la Biosfera di Collemeluccio-Montedimezzo

La Riserva è situata nella parte nord-ovest della provincia di Isernia, nell’Alto Molise, al confine con l’Abruzzo.

In automobile è facilmente raggiungibile con le varie autostrade italiane, quindi, basta seguire le indicazioni stradali.

In treno dalla stazione ferroviaria di Isernia partono gli autobus del servizio sostitutivo che raggiungono le stazioni: Pescolanciano-Chiauci; Carovilli-Roccasicura; Vastogirardi; Villa S. Michele; S. Pietro Avellana-Capracotta.

Copertina: Cipriani Park Hotel

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