Il Carnevale di Ivrea è una delle manifestazioni più importanti che si svolgono in Italia e che iniziano nella giornata dell’Epifania fino al martedì grasso. L’evento riempie la città di colori e profumi che attirano tantissimi visitatori da tutta Italia e anche dall’estero.
Il Carnevale d’Ivrea ha una lunga storia tutta da scoprire, è il Carnevale storico più antico d’Italia. Vede la partecipazione di diversi personaggi tradizionali e il momento più atteso è quello della famosissima e suggestiva battaglia delle arance che si svolge negli ultimi giorni del Carnevale.
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Carnevale di Ivrea: la tradizionale Battaglia delle Arance
Il Carnevale d’Ivrea è un evento tra i più antichi d’Italia che si svolge ogni anno in questa città del Piemonte per celebrare la festività. Si tratta di una manifestazione che porta avanti alcune tradizioni del medioevo. Una di queste è la famosissima battaglia delle arance che si svolge nelle giornate clou del periodo di Carnevale.
Questa consiste in una parata tra le vie della città nella quale i cittadini si lanciano appunto le arance. La manifestazione segue ogni anno un preciso cerimoniale che riprende alcuni dei riti tramandati dapprima oralmente e poi successivamente con testimonianze documentali fino al 1808 quando ne “I Libri dei Processi Verbali” viene inserita la prima trascrizione di una cerimonia.
Durante le giornate dedicate al Carnevale l’intera città si trasforma completamente e le principali piazze del centro storico diventano un vero e proprio incruento campo di battaglia.
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Le celebrazioni del Carnevale d’Ivrea
Il Carnevale di Ivrea segue un programma prestabilito che si apre il giorno dell’Epifania quando i tamburai e i pifferai si aggirano per le strade del borgo annunciando l’inizio dei festeggiamenti. Nella mattinata si svolge la cerimonia del Generale. Questa figura risale ai tempi dell’occupazione napoleonica, quando le autorità decisero di istituire un servizio d’ordine per impedire che si verificassero scontri violenti tra i partecipanti più focosi.
Nel pomeriggio si svolge invece la funzione religiosa nel corso della quale il Podestà, la massima autorità cittadina, consegna al Vescovo un cero votivo per invocare la protezione della madonna. Il terzo sabato prima del Carnevale è dedicato ai bambini, gli Abbà che interpretano il disordine, la rinascita e la continuità con il passato.
Nella giornata successiva si svolgono una serie di cerimonie che determina per prima cosa la presa in carico del Libro dei Verbali nel quale ogni anno vengono registrati tutti i fatti riguardanti il Carnevale. Poi viene consegnata la bandiera all’Alfiere e vi è la lettura pubblica del verbale d’apertura.
Una delle altre cerimonie riguarda la presentazione degli Abbà alla cittadinanza. La penultima domenica del Carnevale invece riguarda la manifestazione che celebra la pace tra due quartieri della città, quello di San Maurizio e quello di Borghetto. Nel corso del pomeriggio del Giovedì Grasso il sindaco di Ivrea conferisce la sua fascia al Generale per tutta la durata dei festeggiamenti.
La fase principale del Carnevale può avere così inizio con la proclamazione dell’ordinanza da parte del Generale che obbliga tutti i partecipanti alla manifestazione ad indossare il berretto frigio che è simbolo di fratellanza e libertà. Nella giornata di sabato è dedicata alla figura protagonista del Carnevale.
Si tratta della Vezzosa Mugnaia Violetta che viene scelta tra le spose dell’anno precedente e viene poi presentata alla cittadinanza. Questa figura, introdotta in epoca risorgimentale, risale al medioevo e secondo la tradizione fu lei a uccidere il tiranno e a far così cessare la barbara usanza dello ius prime noctis.
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Carnevale di Ivrea la storia e i personaggi principali del corteo storico
Il corteo storico del Carnevale di Ivrea è popolato da svariati personaggi appartenenti ad epoche differenti. I primi a comparire sono gli Abbà che sono dieci bambini due per ognuno dei cinque quartieri della città, scelti per annunciare l’inizio delle celebrazioni.
I loro costumi sono in stile rinascimentale e riprendono i colori dei rioni ai quali appartengono i bambini. Un’altra figura fondamentale del Carnevale di Ivrea è il Generale che viene presentato ai cittadini nel giorno dell’Epifania. Questo personaggio è stato introdotto nel periodo napoleonico e custodisce l’integrità del Carnevale garantendo l’ordine pubblico.
Senza dubbio la vera protagonista del Carnevale di Ivrea è la Mugnaia. Questa fanciulla secondo la leggenda era la figlia di un mugnaio e moglie di Toniolo che uccise il signore della città dando inizio alla rivolta popolare. Il personaggio è stato introdotto per la prima volta nel 1858. La fanciulla accompagnata dal Generale, dalla sua scorta e da altri personaggi del corteo guida la sfilata tra le vie della città piemontese.
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La battaglia delle arance del Carnevale di Ivrea
La battaglia delle arance è l’evento principale e più spettacolare del Carnevale di Ivrea. Il suo intento è quello di rappresentare la rivolta del popolo nei confronti del tiranno. Per tre pomeriggi le squadre di aranceri a piedi combattono con quelli sui carri nelle vie cittadine.
I carri sono divisi in due diverse tipologie: quelli con quattro cavalli e quelli con due che si alternano per pochi minuti all’interno delle piazze. Inoltre, un Osservatorio Creativo valuta quale di questi è il vincitore della manifestazione. Dal Giovedì Grasso scatta l’obbligo per tutti i partecipanti di indossare il berretto frigio. Chi non lo indossa durante nelle giornate e nelle zone della battaglia può essere colpito dagli Aranceri.
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