Nel cuore di Mantova, Palazzo Te compie 500 anni. Ma non invecchia. Al contrario, questo straordinario capolavoro manierista, concepito tra il 1525 e il 1535 dal genio di Giulio Romano per Federico II Gonzaga, rilancia la sua voce attraverso una serie di eventi, mostre e celebrazioni che fanno di questo anniversario un’esperienza culturale totale.
Un’architettura che inganna e rivela
Palazzo Te è, da sempre, un luogo di piacere, di potere, di illusioni e visioni. L’architettura è provocatoria, gli affreschi irriverenti. Ogni stanza è un gioco di prestigio barocco ante litteram: prospettive forzate, figure che sfondano la parete, miti antichi che si caricano di un senso moderno e inquieto. Oggi, come 500 anni fa, il palazzo non si visita: si attraversa. Si subisce.
2025: un anno di celebrazioni tra arte antica e contemporanea
Dal 29 marzo al 29 giugno 2025, il percorso di visita si arricchisce con la mostra “Dal caos al cosmo. Metamorfosi a Palazzo Te”, curata da Claudia Cieri Via. È l’evento cardine del Cinquecentenario. La mostra si propone di riscoprire Palazzo Te come opera d’arte totale, mettendo in dialogo gli affreschi di Giulio Romano con capolavori provenienti da istituzioni internazionali come il Louvre, l’Albertina di Vienna, il Prado, la Galleria Borghese e gli Uffizi.
Il percorso espositivo è suddiviso in sezioni tematiche che esplorano, attraverso i miti di Ovidio, concetti come metamorfosi, eros, potere, doppio e punizione. Opere di Tintoretto, Correggio, Rubens, Jacopo Zucchi, Poussin, fino al contemporaneo Giuseppe Penone, offrono un contrappunto visivo che rilegge ogni ambiente del palazzo in chiave nuova. E una mostra che attraversa il tempo e il senso
Tra le sezioni più suggestive:
“Le favole di Ovidio”, che mette in relazione gli affreschi con i disegni preparatori di Giulio Romano, provenienti dal Louvre e dall’Albertina.
“La ciclicità del tempo”, ospitata nella Camera del Sole e della Luna, con preziosi volumi antichi ispiratori della decorazione mantovana.
“Virtù, Eros e Potere”, nella Sala dei Cavalli, in cui incisioni di Adamo Scultori e dipinti come la Danae di Correggio e Minerva e Aracne di Tintoretto dialogano con i monocromi murali.
“Eros e Sublimazione”, nella celebre Camera di Amore e Psiche, dove le visioni di Giulio Romano si confrontano con quelle di Jacopo Zucchi.
“Dal doppio all’ibrido”, nella Sala dei Venti, dove il Narciso alla fonte di Boltraffio e Salmace e Ermafrodite di Scarsellino diventano simboli di identità e mutazione.
“Superbia e punizione”, nella Camera delle Aquile, con capolavori come il Ratto di Proserpina di Rubens.
“Performance della natura, nella natura”, dove la Dafne in bronzo di Giuseppe Penone evoca la fusione tra corpo, albero e spirito.
Il percorso si conclude con “Dal Caos al Cosmo: il trionfo di Ovidio”, sezione che rende omaggio al poeta latino e al suo influsso secolare, evocato anche da Nicolas Poussin con il suo Trionfo di Ovidio, prestato dalla Galleria Corsini.
Oltre la mostra: un anno di eventi
Il palinsesto del Cinquecentenario si estende per tutto l’anno, includendo:
Festival Trame Sonore (29 maggio – 2 giugno)
Concerti Eterotopie (23 maggio e 4 luglio)
Festival della danza di Palazzo Te (23-26 luglio)
Mostra di Isaac Julien (4 ottobre – 6 gennaio 2026)
Ogni evento è concepito come prolungamento sensoriale della visione di Giulio Romano: un’arte che non si contempla, ma si vive.
Perché Palazzo Te è un emblema del genio italiano: visionario, colto, libero?
In un tempo che dimentica il significato profondo della metamorfosi, questa mostra ci ricorda che l’arte, come l’identità, è continua trasformazione. E perché raccontare l’Italia non significa solo evocare il passato, ma percorrere il presente attraverso ciò che di eterno ci appartiene.
Info utili per il lettore viaggiatore:
Dove: Palazzo Te, Viale Te 13, Mantova
Mostra “Dal caos al cosmo”: 29 marzo – 29 giugno 2025
Biglietti e programma completo: www.centropalazzote.it