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Maiella, un parco di montagna affacciato sul mare

Per gli amanti della natura non c’è momento dell’anno migliore per visitare il maestoso Parco della Maiella: infatti, si potrà approfittare di rigeneranti passeggiate nel verde senza l’incubo della folla. Scopriamo cosa non perdere!

L’Abruzzo è una terra ricca di tesori, ma il Parco della Maiella o Majella è un oasi di una bellezza ineguagliabile da non perdere.

Il Parco della Maiella è un parco di montagna proteso verso il mare dalla bellezza mozzafiato: la natura incontaminata, le testimonianze archeologiche, storiche e architettoniche e gli itinerari lo rendono unico.

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La storia del Parco

Il Parco della Maiella è stato istituito agli inizi degli anni Novanta e abbraccia una superficie di oltre settantaquattromila ettari con trentanove comuni. Quali sono i paesi della Maiella? Comprende vari comuni tra le provincie di Chieti, Pescara e l’Aquila e sei comunità montane.

Dove sono i monti della Maiella? L’area del Parco si estende interamente in Abruzzo abbracciando il massiccio della Maiella, l’altopiano di Femmina Morta, le montagne del Morrone e i monti Pizi. Insomma si estende per gran parte sopra i duemila metri di altezza (ma le vette sono piuttosto tondeggianti e facili da raggiungere).

La coesistenza di vari ecosistemi ha permesso la formazione di un’oasi naturale con riserve caratterizzate da una flora e una fauna diversificata (addirittura nel Parco della Majella sono stati rinvenuti animali e piante per la prima volta in assoluto).

L’area mostra le testimonianze del passato, dall’era paleolitica all’insediamento dei monaci fino all’eremitismo. Le grotte, i capanni a tholos, i luoghi di culto, gli eremi e le cittadine diroccate testimoniano la storia dell’uomo. Non a caso, il perché la Maiella si chiama così dipende da questo: riprende il nome della grande madre Maja venerata dai primi agricoltori.

Il Parco si può visitare in ogni stagione dell’anno perché una vasta gamma di attrazioni e attività, ma è proprio in inverno che si può approfittare di rigeneranti passeggiate nel verde senza l’incubo della folla.

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Parco della Majella: cosa vedere e cosa fare

Il Parco della Maiella è ricco di paesaggi da togliere il fiato e testimonianze storiche e archeologiche interessanti. Fare una lista di cosa vedere e cosa fare nel Parco Nazionale della Majella è davvero difficile.

Tra le cose da non perdere c’è la località Caramanico Terme immersa nella Valle dell’Orfento: le sue acque sono un toccasana per il corpo e la mente. La città di Caramanico è il punto di partenza di vari percorsi di trekking nella Valle dell’Orfento.

Il massiccio del Morrone è separato dal massiccio della Maiella dal Passo di San Leonardo e offre un contesto unico tra praterie, pascoli, paesaggio rupestre, eremi e santuari. È molto famoso per i resti di un santuario di Ercole Curino, l’eremo di Sant’Onofrio e l’eremo di San Pietro (raggiungibili rispettivamente con il Sentiero dello Spirito e il Sentiero Parco).

Un altro eremo da non perdere è l’eremo di San Bartolomeo in Legio a Vallone di S. Spirito perché quasi completamente costruito nella roccia e caratterizzato da una sorgente d’acqua interna. Vale la pena visitare anche l’eremo di Santo Spirito della Majella e l’eremo di San Giovanni all’Orfento.

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Gli amanti della natura non devono perdersi la Tavola dei Briganti, una riserva naturale alle pendici del Monte Cavallo raggiungile percorrendo il Sentiero del Parco. Era il luogo in cui i briganti si radunavano per pianificare i colpi.

È fuori dal Parco, ma è uno dei borghi della Majella da non perdere assolutamente per le botteghe degli artigiani dei metalli e le case in pietra: stiamo parlando del borgo di Guardiagrele. Vale la pena visitare la chiesa di Santa Maria Maggiore per la sua architettura unica e le opere conservate al suo interno.

All’interno del Parco della Maiella sono disseminati moltissimi Centri Visita destinati ad assistere i visitatori con informazioni utili e visite guidate. In questi centri è possibile conoscere la storia e il patrimonio del Parco visitando sezioni museali ed esposizioni a tema.

Gli sportivi che scelgono di visitare il Parco in inverno possono dilettarsi in sport invernali (sci alpino, sci di fondo e snowboard) grazie alle cinque stazioni sciistiche.

Parco della Majella: escursioni

Non c’è modo migliore di scoprire il posto più bello della Majella se non facendo trekking o passeggiando lungo la rete di sentieri e percorsi suddivisi in tematici, escursionistici o per famiglie.

Il Parco della Maiella è adatto proprio a tutti e può essere esplorato a piedi, in sella a una bici o a cavallo in base alle abilità e al livello di difficoltà.

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La rete di percorsi si estende per oltre milleduecento chilometri, lasciando libertà decisionale sul tipo di esperienza da vivere.

Tra i percorsi più frequentati c’è il Sentiero del Parco che arriva fino alle vette del Monte Porrara e del Monte Amaro o il Sentiero dello Spirito che corre lungo i siti di culto dell’area.

Anche il Sentiero della Libertà è molto suggestivo perché ripercorre la strada percorsa dai partigiani e dagli alleati che hanno liberato l’Italia.

Il Sentiero delle Capanne è molto apprezzato perché congiunge le capanne in pietra usate dagli agricoltori e dai pastori in passato.

Cosa mangiare

Il viaggio alla scoperta del Parco della Maiella non può concludersi senza aver assaporato alcuni piatti e prodotti tipici della zona.

Tra i prodotti che hanno fatto la storia del territorio ci sono il maiale nero d’Abruzzo, il salsicciotto frentano, la ventricina del vastese, il broccolo riccio e il miele della Maiella.

Se si vogliono assaporare i piatti della tradizione allora non si può andar via senza aver assaggiato il brodo di cardone, la pasta alla chitarra, le pallotte casce e ova, gli arrosticini, le sagne e fagioli e la pizza e fuije.

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Parco della Majella: dove dormire

Chi sceglie di restare in zona per esplorare le altre meraviglie del Parco e dei suoi dintorni può prenotare in una delle strutture sparse nel territorio: campeggi,rifugi, foresterie, B&B, hotel e ostelli.

Copertina: Hotel Galf

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