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Il Mercato Centrale di Firenze

Il Mercato Centrale di Firenze, situato tra Via dell’Ariento, Via Sant’Antonino, Via Panicale e Piazza del Mercato Centrale, fu creato durante il Risanamento alla fine del XIX secolo, nel periodo di Firenze Capitale d’Italia.

Il Mercato Centrale oggi

Oggi, il Mercato Centrale di Firenze si estende su una superficie riqualificata di 3000 mq e ospita molte botteghe. Qui, i visitatori possono scoprire le specialità degli artigiani locali e partecipare a una varietà di eventi e iniziative.

Il Mercato Centrale è più di un semplice luogo di commercio. È un punto d’incontro dove il fattore umano è tanto importante quanto la qualità della merce offerta. Qui, la spesa quotidiana diventa un’occasione per condividere ricette e consigli tramandati dalla tradizione culturale secolare degli esperti operatori del mercato.

Il Mercato Centrale di Firenze è un luogo vivo dove l’atmosfera metropolitana si fonde con radici rurali, intrecciando sapori e storie alla ricerca di autenticità. Non è solo uno spazio di vendita, ma un’espressione di storia collettiva, in continua evoluzione e radicata nella tradizione fiorentina.

La sua nuova facciata rappresenta un incontro fra tradizione e modernità, integrando le esigenze dei clienti con la routine dei venditori. La struttura storica, rinnovata e aperta a collaborazioni esterne, evidenzia la sua importanza nella vita quotidiana della città.

Il Mercato Centrale di Firenze ospita progetti ed eventi che celebrano la storia e la cultura locale, radicati nella vita fiorentina. I cittadini partecipano con entusiasmo, confermando il ruolo centrale del mercato come luogo d’incontro comunitario.

Sapori e tradizioni da gustare

Le botteghe del Mercato Centrale sono oasi di tradizione e qualità, dove l’arte culinaria e l’ospitalità creano un’esperienza unica. Ogni bottega, gestita da esperti artigiani, offre una selezione accurata di prodotti freschi e genuini, dai formaggi stagionati alle carni fresche, dalle verdure alle spezie esotiche, tutti provenienti da fornitori locali di fiducia.

Molte botteghe del Mercato Centrale offrono anche prodotti pronti da gustare sul posto, come panini gourmet, piatti di pasta fresca e dolci artigianali. Rappresentano il meglio dell’enogastronomia fiorentina, combinando qualità, tradizione e ospitalità per un’esperienza indimenticabile.

All’interno del Mercato Centrale, numerose botteghe con i propri titolari e casse sono suddivise in vari settori: Alimentari, Forno, Fioreria, Macelleria, Ortofrutta, Pescheria, Polleria, Ristorazione e Tripperia. La stragrande maggioranza di queste botteghe sono storiche, spesso tramandate da padre in figlio.

Ecco una panoramica dettagliata:

  • Alimentari: venticinque botteghe offrono i migliori prodotti della gastronomia fiorentina e toscana.
  • Forno: tre panetterie propongono i veri sapori di Firenze nella panificazione e pasticceria.
  • Macelleria: quattordici botteghe di macellai offrono carne di alta qualità, apprezzata sia dai turisti sia dai residenti e fornita anche ai migliori ristoranti di Firenze.
  • Pescheria: cinque botteghe con i migliori prodotti della pesca del Mare Tirreno.
  • Polleria: cinque botteghe che vendono pollame allevato in Toscana.
  • Ristorazione: dieci botteghe tra Bar e alimentari che offrono ottimi e gustosi cibi pronti da mangiare nei tavolini dello storico Mercato Centrale.
  • Tripperia: due botteghe dove le prelibatezze della trippa e del lampredotto, preparate da generazioni, conservano e tramandano la tradizione fiorentina. I bottegai lavorano nel rispetto delle ricette originali e della loro autenticità e dalla rigorosa selezione delle materie prime.
  • Infine, all’interno del Mercato vi si trova anche un negozio di fiori o fioreria.

Il Mercato Centrale è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 7 alle 15; il sabato dalle ore 7 alle 17.

Molte botteghe del Mercato Centrale offrono anche il servizio di consegna a domicilio

Per maggiori informazioni su questo servizio, visitare il sito ufficiale del Mercato Centrale di Firenze.

Foto : Unsplash

Il lampredotto, specialità di Firenze 

Il lampredotto è una specialità tipica della cucina toscana, in particolare di Firenze, ed è considerato un piatto tradizionale della gastronomia fiorentina. Si tratta di un piatto a base di frattaglie bovine, precisamente lo stomaco del vitello. 

La preparazione del lampredotto richiede alcune fasi. In genere, lo stomaco è pulito accuratamente per rimuovere eventuali residui e quindi è lessato in acqua bollente insieme a aromi come sedano, carota, cipolla e spezie. Una volta lessato, lo stomaco è tagliato a strisce sottili e servito caldo, solitamente in un panino (il classico «panino col lampredotto«), condito con salsa verde, pepe nero o peperoncino a piacere.

È una pietanza molto apprezzata per il suo sapore deciso e la sua consistenza particolare, ed è consumata tradizionalmente come street food, nei mercati o nei chioschi ambulanti della città.

Il Risanamento di Firenze

Il periodo del Risanamento di Firenze, avvenuto nella seconda metà del XIX secolo, rappresentò una fase di profonda trasformazione urbanistica e sociale della città, legata in parte alla breve esperienza di Firenze come capitale d’Italia dal 1865 al 1871. Durante questo periodo, ci fu un forte stimolo a modernizzare e migliorare le condizioni igieniche della città, eliminando le aree malsane e sovraffollate e creando nuovi spazi pubblici e infrastrutture.

Le principali caratteristiche del Risanamento di Firenze inclusero demolizioni e ricostruzioni, infatti, le vecchie aree dense e malsane, come il Mercato Vecchio, furono demolite per fare spazio a nuove piazze e edifici, come Piazza della Repubblica. 

Queste trasformazioni miravano a migliorare la circolazione dell’aria e la qualità della vita.

Per sostituire i vecchi mercati all’aperto, furono costruiti nuovi mercati coperti, come il Mercato Centrale di San Lorenzo, il Mercato di Sant’Ambrogio e quello di San Frediano, anche se quest’ultimo fu poi demolito.

Il periodo vide anche la creazione di nuove strade, piazze e servizi pubblici, con l’obiettivo di modernizzare la città e renderla più funzionale e salubre.

Gli interventi urbanistici e architettonici furono spesso ispirati da modelli europei, come le Halles di Parigi, e coinvolsero architetti di fama come Giuseppe Mengoni, che progettò il Mercato Centrale ispirandosi alla Galleria Vittorio Emanuele II di Milano.

Il Risanamento fu quindi un periodo di grande cambiamento per Firenze, segnato dalla volontà di modernizzare la città e migliorare le condizioni di vita dei suoi abitanti, ma anche da significative controversie e critiche, soprattutto per la perdita di parte del patrimonio storico e culturale della città.

Storia del Mercato Centrale

Con l’aumento della popolazione e la demolizione del Mercato Vecchio per dare spazio a piazza della Repubblica, il mercato della Loggia del Porcellino non era più sufficiente per le esigenze della città. Di conseguenza, furono progettati tre nuovi mercati coperti: quello di San Lorenzo, il Mercato di Sant’Ambrogio e un terzo presso San Frediano. Quest’ultimo, progettato da Giuseppe Mengoni, fu inaugurato nel 1875 e demolito nel 1915.

Per creare la struttura del Mercato Centrale fu necessario liberare un intero isolato nel dedalo di strette e antiche viuzze della zona, abbattendo un’isola di case per ciascuna strada (Via dell’Ariento, Via Panicale, Via Chiara e Via Sant’Antonino). Questo permise di aprire un’ampia piazza destinata a ospitare il nuovo mercato coperto. La ridefinizione del quartiere non sollevò troppe critiche, diversamente da quanto accadde per piazza della Repubblica, poiché gli edifici abbattuti erano casupole popolari e la zona ne uscì effettivamente abbellita e nobilitata.

Per realizzare la struttura del Mercato fu ingaggiato Giuseppe Mengoni, l’architetto della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, che s’ispirò alle Halles parigine. Il risultato fu notevole, con l’integrazione di materiali moderni (ferro, vetro, ghisa) con l’aspetto degli edifici preesistenti. Tutt’intorno fu costruita una loggia con dieci arcate classiche per ogni lato, con snelle colonne di pietra serena. L’inaugurazione avvenne nel 1874 con l’Esposizione Internazionale di Agricoltura.

La funzionalità della costruzione era ed è particolarmente evidente anche oggi dall’interno, dove la luce filtra abbondante dagli alti finestroni, creando l’effetto di un mercato all’aperto. La disposizione dei negozi non è stata casuale: macellai, pollaioli, pizzicagnoli, fornai e pesciaioli erano divisi in aree, tenendo conto anche della ventilazione naturale dovuta alla conformazione delle tre navate del fabbricato.

Fino al 1979, il mercato ortofrutticolo di Firenze si teneva all’aperto nella piazza triangolare antistante, chiamata piazza del Mercato. In quell’anno, furono completati i lavori per la realizzazione di una nuova piattaforma al primo piano, dotata di banchi appositamente progettati e celle frigorifere, permettendo così il trasferimento del mercato dell’ortofrutta all’interno della struttura. Il progetto fu realizzato dallo studio fiorentino Architetti Associati.

Durante i lavori, il mercato al piano terra rimase operativo durante l’intero orario di apertura. La nuova piattaforma è caratterizzata da una grande trave reticolare che minimizza il numero di nuovi pilastri e fondazioni, mantenendo libera e indipendente la struttura originale e garantendo la distribuzione della luce naturale e la visibilità anche al piano terreno. Con lo stesso progetto, vincitore di un concorso appalto bandito nel 1976, fu adeguato a parcheggio il piano interrato.

Con l’affermarsi della grande distribuzione e la fuga degli abitanti dal Centro Storico, l’intero Mercato entrò in una profonda crisi, colpendo soprattutto il settore ortofrutticolo.

Nel 2014, il primo piano del complesso è stato riaperto con il progetto Mercato Centrale, avviato da Umberto Montano, imprenditore della ristorazione, e il gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi. Oggi, lo spazio riqualificato conta 3000 mq., con moltissime botteghe che offrono le specialità degli artigiani e ospitano una serie di eventi e iniziative.

Descrizione architettonica

Il Mercato Centrale di Firenze, uno dei simboli dell’architettura e della vita cittadina, è un capolavoro del periodo del Risanamento fiorentino. Progettato dall’architetto Giuseppe Mengoni, già celebre per la Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, il Mercato Centrale rappresenta un’eccellente fusione tra elementi architettonici classici e innovativi.

La struttura si sviluppa su più livelli, con una facciata imponente caratterizzata da arcate classiche in pietra serena, che conferiscono un senso di maestosità e solidità. Le arcate sono sostenute da eleganti colonne che riflettono lo stile rinascimentale fiorentino. La pietra serena è una pietra arenaria di colore grigio particolarmente utilizzata nell’architettura e in parte anche nella scultura. È tipica dell’architettura storica toscana, e in particolare di Firenze.

L’interno del Mercato Centrale è dominato da un’ampia e luminosa sala principale, caratterizzata da un alto soffitto a capriate di legno e da una vasta vetrata che filtra la luce naturale, creando un’atmosfera accogliente e vivace. Le tre navate del mercato sono organizzate in modo razionale, con i vari settori merceologici disposti in maniera ordinata lungo i corridoi, facilitando la circolazione dei visitatori.

Le pareti interne sono decorate con piastrelle colorate e mosaici che evocano l’atmosfera vivace e tradizionale dei mercati fiorentini. Gli spazi sono arricchiti da bancarelle e stand che offrono una vasta gamma di prodotti alimentari freschi e prelibatezze locali, creando un’esperienza sensoriale unica per i visitatori.

Nel corso degli anni, il Mercato Centrale ha subito diverse trasformazioni e restauri, ma ha mantenuto intatta la sua bellezza e il suo fascino originari, diventando un luogo imperdibile per chiunque voglia immergersi nella tradizione culinaria e nell’atmosfera autentica di Firenze.

Come raggiungere il Mercato Centrale di Firenze

Arrivati a Firenze, da qualunque zona della città è facile raggiungere il Mercato, sia con i mezzi pubblici, sia a piedi oppure in automobile.

Mezzi pubblici
Linee con fermate vicine allo Storico Mercato Centrale: C2, C4, 1, 6, 11, 12, 14, 17, 20, 22, 23, 36, 37
Lo Storico Mercato Centrale è a pochi metri dalla fermata della tramvia piazza dell’Unità

A piedi

Il Mercato Centrale si trova nel quartiere di San Lorenzo, a pochi passi dal Duomo, Santa Maria Novella e piazza della Signoria.

Treno
Lo Storico Mercato Centrale Firenze è a soli 800 metri dalla stazione Santa Maria Novella.

In auto
Arrivare al Mercato centrale è semplice e veloce.

Il parcheggio sotterraneo è convenzionato con lo Storico Mercato Centrale. Per chi fa la spesa al piano terra, il ticket offre una tariffa agevolata per le prime due ore.

Il parcheggio della stazione Santa Maria Novella dista 5 minuti a piedi dal Mercato Centrale.

Copertina: Unsplash

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