L’Europa osserva con crescente preoccupazione l’ombra dei dazi statunitensi. Donald Trump ha lasciato intendere con chiarezza che il Vecchio Continente non sarà risparmiato dalle nuove misure protezionistiche. Il rischio è quello di una guerra commerciale senza esclusione di colpi, alimentata dalla volontà dell’ex presidente americano di riequilibrare i rapporti economici con i principali partner internazionali, in linea con il suo slogan „Make America Great Again“.
L’introduzione di dazi sulle importazioni europee sembra ormai inevitabile: resta da capire quando e in quali settori si abbatterà il provvedimento. Lo scenario più drastico, più volte ipotizzato da Trump, prevede tariffe universali comprese tra il 10% e il 20% su tutti i prodotti provenienti dall’estero. L’impatto potrebbe essere significativo, considerando che il commercio tra Stati Uniti e Unione Europea rappresenta il più grande scambio commerciale al mondo.
Solo nel 2023, gli scambi di beni e servizi tra le due potenze hanno raggiunto 1.540 miliardi di euro, coprendo quasi il 30% del commercio globale. Se si analizzano i soli beni, negli ultimi dieci anni il volume degli scambi è addirittura raddoppiato. Di fronte a questa prospettiva, Bruxelles monitora con attenzione la situazione, consapevole che le future decisioni di Washington potrebbero ridefinire gli equilibri economici globali.
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