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Noto, perla del barocco siciliano

Quando si decide di compiere un viaggio in Sicilia orientale, la città di Noto è decisamente una tappa obbligata: definita “giardino di pietra” dall’artista Cesare Brandi e “capitale siciliana del barocco”, fa parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. 

Dopo il devastante terremoto del 1693, la città di Noto è stata interamente ricostruita; la parte nuova è stata eretta a valle, sulle spoglie del precedente centro abitato, chiamato Noto antica. Per la ricostruzione è stato scelto, appunto, lo stile barocco.

Chiunque si trovi in visita in città deve assolutamente prendere carta e penna e annotare alcuni luoghi caratteristici da non dover perdere; ecco i migliori!

Cattedrale Minore di San Nicolò

La Cattedrale Minore di San Nicolò è tra i simboli indiscussi del barocco della Val di Noto; risale al XVIII secolo, quando sono state realizzate la facciata e le sue due torri campanarie, insieme a una serie di colonne disposte ai lati degli ingressi laterali e nei pressi del grande portale di ingresso. 

Sulla parte superiore della facciata si trova una finestra centrale delimitata da due coppie di colonne corinzie, mentre le torri campanarie sono in un vivido color porpora che contrasta con il colore oro della cattedrale. Il tutto viene amplificato dalla maestosa scalinata settecentesca che collega la Cattedrale con Palazzo Ducezio, sede attuale del Municipio.  

Foto : Unsplash

Palazzo Ducezio

Sede del Minicipio, Palazzo Ducezio è il cuore della città di Noto: è stato realizzato tra il Settecento e l’Ottocento in omaggio al condottiero Ducezio, che si oppose alla dominazione greca. Al suo interno si trova una bellissima sala di rappresentanza, principale attrazione, accompagnata da un tetto affrescato con alcune scene iconiche vissute dal protagonista. 

Eremo di S. Corrado Fuori le Mura

L’Eremo di S. Corrado Fuori le Mura è dedicato a San Corrado Confalonieri da Piacenza, cioè il Patrono della città. Il suo culto è molto sentito tra i cittadini, che si recano sul posto nonostante si trovi fuori dal centro abitato, lì dove il Santo ha vissuto in eremitaggio tra il 1322 e il 1351. 

L’Eremo comprende alcune grotte dove San Corrado e i suoi confratelli si riunivano in preghiera; oggi, un santuario molto affascinante eretto nell’Ottocento ne custodisce le impronte. 

Palazzo Nicolaci dei Principi di Villadorata

Realizzato nei primi decenni del Settecento in stile barocco, il Palazzo Nicolaci dei Principi di Villadorata vanta ben 90 stanze; questo perché è nato come residenza nobiliare urbana della famiglia Nicolaci. Il palazzo gode di diverse balconate rinchiude dalle inferriate ricurve, che presentano decorazioni raffiguranti sirene, ippogrifi, sfingi e cavalli alati, dallo stile prettamente esotico.

Un’area del palazzo accoglie attualmente la Biblioteca Comunale, fondata nel 1817 dal Municipio; oggi è possibile ammirare 9 saloni del piani nobile, ancora arredati con mobili ottocenteschi. 

Quartiere Agliastrello

Sebbene a Noto abbiano abitato numerose famiglie nobili, è anche vero che non sono mai mancate le persone “comuni”. Un esempio è dato dal Quartiere Agliastrello, conosciuto per le sue maestranze popolari: qui lo stile architettonico cambia, così come l’atmosfera, con piccole case tutte vicine tra loro alternate a grandi cortili. Non si tratta della cosiddetta “Noto artistica e chic”, ma è un modo per avvicinarsi allo spirito più popolare e folkloristico del luogo. 

Museo Civico di Noto

Il Museo Civico di Noto si trova all’interno del Parco di Villa Landolina ed è ricco di testimonianze storiche e archeologiche. La sede, di per sé, è molto moderna: è stata inaugurata nel 1988, si compone di 2 livelli e le esposizioni sono divise in 4 sezioni. La più affascinante è quella archeologica, che propone reperti riemersi in occasione degli scavi dell’antico sito di Noto e dell’antica città greca di Eloro. Da non perdere, poi la Galleria d’arte contemporanea

Chiesa di San Carlo

Altro esempio di stile barocco, la Chiesa di San Carlo è composta internamente da 3 navate con un altare in marmo al centro. É possibile visitare la torre campanaria, a patto che non si abbiano problemi nel salire la caratteristica scala elicoidale che conduce alla terrazza. Da qui si gode di una vista stupenda sulla Cattedrale, semplicemente imperdibile al tramonto. 

Porta Reale

Simbolo dell’ingresso in città, Porta Reale si trova su Corso Vittorio Emanuele. La sua costruzione risale al 1838, quando giunse la notizia dell’arrivo di Ferdinando II di Borbone, re delle sue Sicilie. A lui è stata dedicata anche una statua che però, attualmente, è nota come monumento ai caduti.

Città di Noto Antica

Come accennato, l’antico centro abitato di Noto è conosciuto come Città di Noto Antica. Questo luogo, da visitare in religioso silenzio, sono ancora custoditi i resti di alcune grandi strutture, compreso il castello e la Chiesa di Santa Maria della Provvidenza, rimasta intatta.

Riserva Naturale di Vendicari

Infine, per chi ama la natura, è consigliato fare un salto alla Riserva Naturale di Vendicari: si tratta di un tratto di costa incontaminato, a poca distanza da Noto. Tramite le numerose segnalazioni è molto semplice accedere, per poi addentrarsi tra i vari sentieri che conducono verso spiagge e stagni. 

Al suo interno, oltre a incontrare numerose specie protette, è anche possibile visitare i ruderi di Torre Sveva, le rovine dell’antica città greca di Eloro e l’Antica Tonnata, in attività fino al 1945. Da non perdere, poi, la Spiaggia di Calamosche, dove è possibile fare il bagno e prendere il sole. 

Copertina : unsplash

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