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Museo Regionale Interdisciplinare di Messina

Messina è una città della Sicilia particolarmente apprezzata dai tantissimi turisti che visitano l’isola in quanto offre molte interessanti attrazioni come il Museo Regionale Interdisciplinare. La città è una delle più grandi dell’isola ed ha una storia antica ed affascinante tutta da scoprire.

La sua posizione geografica ha fatto si che divenisse un punto di contatto tra diverse culture. Inoltre è la porta di accesso alla Sicilia. Messina ha un ricco patrimonio artistico e culturale assolutamente da esplorare scoprendo gli edifici e i monumenti più importanti della città siciliana.

Museo Regionale Interdisciplinare di Messina, cos’è e dove si trova?

Il Museo Regionale Interdisciplinare di Messina è un area espositiva tra le più importanti e prestigiose del sud Italia conosciuta anche con il nome di Mu.Me.

Si trova in una ex filanda della fine del 1800 che è stata ristrutturata appunto per permettere l’esposizione delle varie collezioni. Qui sono presenti dipinti, oggetti d’arte, sculture e manufatti decorativi che illustrano l’arte figurativa messinese dal XII al XVIII secolo. Infatti sono esposte opere realizzate da artisti prestigiosi come Caravaggio.

La storia del Museo Regionale Interdisciplinare di Messina

Il primo Museo della città siciliana di Messina nasce nel 1808 su iniziativa di Carmelo La Farina. Nel 1880 il museo venne trasferito all’interno del monastero annesso alla chiesa di San Gregorio.

Il terribile terremoto del 1908 costrinse a portare le collezioni all’interno dell’ex filandra Mellinghoff. Con un Regio Decreto del 26 novembre 1914 l’ex filanda diventava Museo Nazionale.

Nel 1976 venne nominato Museo Regionale e nel 1991 venne avviato l’attuale allestimento. Oggi questo occupa una superficie complessiva di 17 mila metri quadrati compreso le aree esterne e i piazzali in cui sono presenti suggestivi elementi architettonici. Le opere qui presenti sono settecentocinquanta e ripercorrono un arco temporale compreso tra la fondazione della città siciliana e l’inizio del XX secolo. 

Senza dubbio la storia del Museo è collegata a quella di Caravaggio che in fuga da Malta si rifugiò in Sicilia. Qui si fermò dal 1608 al 1609 realizzando alcune importanti opere come La Resurrezione di Lazzaro e l’Adorazione dei pastori che dipinse proprio a Messina. Oggi le due opere sono esposte all’interno del Museo Regionale Interdisciplinare.

Foto : Normanno

Museo Regionale Interdisciplinare di Messina, cosa vedere

Il percorso espositivo all’interno del Museo Regionale Interdisciplinare di Messina segue un ordine cronologico. Una volta entrati la prima area che si incontra è quella dedicata all’archeologia. Qui sono presenti manufatti preistorici ed opere appartenenti al periodo ellenistico e romano.

Nelle successive sale sono esposti i capolavori dal Medioevo in poi. Si possono ammirare le opere di grandi maestri dell’arte italiana come Antonello da Messina, Annibale Caracci, Girolamo Alibrandi e Giovanni Angelo Montorsoli. Inoltre sono presenti anche i due famosissimi capolavori del Caravaggio. Oltre alle opere dei Maestri italiani il museo espone anche gioielli realizzati nei secoli dalle maestranze orafe messinesi.

La collezione è costituita principalmente da ori devozionali provenienti dalla Cattedrale di Messina.Infine il MuMe è anche un museo a cielo aperto in quanto all’esterno è possibile ammirare materiale lapideo di diverse epoche. Qui sono esposti i capitelli originali del Duomo di Messina.

Messina, le attrazioni turistiche da non perdere

Messina è una città che offre tantissimo da vedere come ad esempio la chiesa Santissima Annunziata dei Catalani. Questo è un edificio tra i più famosi di Messina ed è stato realizzato intorno al XII secolo ed ha uno stile architettonico normanno arabo.

Per via dei terremoti che hanno destabilizzato questo territorio la chiesa si trova oggi tre metri al di sotto del livello della strada. L’esterno della chiesa ospita la statua in bronzo dedicata a Don Giovanni d’Austria. Un altro edificio importante di Messina è il Sacrario di cristo Re. Questo ha una forma ottagonale e alla sua sommità si erge una cupola. Un altro edificio sontuoso da non perdere è la Galleria Vittorio Emanuele II. Questo è stato realizzato negli anni ’30 in stile liberty.

La pavimentazione è costituita da mosaici. Al centro si trova una cupola vetrata. Non lontano da qui si trova il teatro che porta lo stesso nome. Questo edificio in stile neobarocco è situato nelle vicinanze del mare.

La sua realizzazione risale ai primi anni del 1800. Infine un altro luogo da visitare a Messina è l’Orto Botanico Universitario che è stato inaugurato nel 1638 e che è dedicato al medico e botanico Pietro Castelli. Questa è un’area verde all’interno della quale è possibile passeggiare tra varie specie di piante esotiche.

Copertina: Normanno

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