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Madonna della Corona, il Santuario che toglie il fiato

Verona è una città dalle mille attrattive, e anche i suoi dintorni non sono da meno. A pochi chilometri dalla città scaligera, a Caprino Veronese troviamo il  Santuario della Madonna della Corona, uno dei più suggestivi di tutta Italia. Se si è da queste parti merita assolutamente una visita. 

Questa chiesa costruita su un impervio versante del monte Baldo è la meta ideale per chi cerca un luogo meditativo unico in cui pregare. Imperdibile anche per chi vuole godere dei tesori in essa custoditi e del paesaggio incantevole di questo luogo che lascia ammirare il suo panorama dagli oltre millecinquecento scalini che lo raggiungono. 

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Le origini del Santuario

Le origini del Santuario della Madonna della Corona risalgono probabilmente al 1432 quando la statua mariana venne donata dal nobile Ludovico Castelbarco, e si decise di ampliare la chiesetta che già dal 1200 si poteva raggiungere con uno stretto sentiero.  

Secondo la tradizione invece tutto ebbe inizio con il ritrovamento miracoloso di una statua della Pietà sul bordo della cavità rocciosa intorno al 1522. Perché miracoloso? Perchè sarebbe stato niente meno che un intervento angelico a traferire la statua da Rodi, dove era custodita, per evitarne la confisca da parte dei turchi di Solimano II.  

La notizia di quanto accaduto sarebbe divenuta così popolare da spingere i pellegrini a raggiungere la cappella, con il relativo ampliamento di chiesa e strada. L’origine della leggenda appartiene probabilmente all’ordine dei Cavalieri Gerosolimitani, detti anche di “Rodi”, a cui era stato affidata la dimora isolata dedicata alla Madonna che ospitava gli eremiti. 

Ma considerando lo stile Vesperbild d’oltralpe e la datazione della scultura, sembra più verosimile che la statua sia stata più prosaicamente donata dal nobile Castelbarco intorno al Quattrocento 

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Perché si chiama Santuario della Madonna della Corona?

Il Santuario era stato adibito a dimora degli eremiti collegati all’abbazia di San Zeno a Verona, prima di diventare luogo di culto e pellegrinaggio. 

Passò  poi sotto l’Ordine dei Cavalieri di Malta e quindi sotto la Diocesi di Verona.  

Soltanto sul finire del Quattrocento iniziarono i lavori per l’ampiamento della chiesa. 

Tuttavia l’ampliamento sarebbe stata inutile senza un accesso facilitato e così furono scavate delle scalinate nella roccia e costruito un ponte (il “Ponte del Tiglio”). 

Le origini del nome  

Quando i Cavalieri di Malta riedificarono la costruzione ampliandola sopra la vecchia, la ribattezzarono in questo modo per via della roccia circostante che compie un giro ad anello del Santuario della Madonna della Corona

Da quel momento in poi, la chiesa ha subito vari ampliamenti e riedificazioni: la chiesa precedente è rimasta inglobata sotto il presbiterio mentre la chiesa nuova è stata edificata sopra, scavata nella roccia e ampliata di un paio di metri verso il piazzale di fronte. 

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I tesori del Santuario della Madonna della Corona

Il Santuario della Madonna della Corona è esso stesso un’opera d’arte di rara bellezza perchè è incastonato nella roccia e sembra un’emanazione della stessa montagna così com’è sospeso a metà tra terra e cielo. 

La roccia abbraccia il terrazzo del Santuario e da lì è possibile contemplare il panorama e la vista dello strapiombo sulla valle dell’Adige. 

Dopo l’ultima scalinata, giunti ai piedi della chiesa, si può ammirare una costruzione di stile neogotico impreziosita con decorazioni e marmi e affiancata da un campanile alto più di trenta metri. 

Una volta entrati, ci si trova di fronte a tre navate imponenti, ma si viene attirati subito dalla parete sinistra realizzata in roccia (così come anche l’abside), dalla rappresentazione della Sacra Sindone e dalla parete destra su cui sono collocate le tavole ex voto offerte dai graziati con riconoscenza. 

Non passano inosservate neanche le sculture in marmo dello scultore Ugo Zannoni, in stile con le figure posizionate all’esterno raffiguranti San Giovanni Evangelista e Santa Maria Maddalena. 

Sopra l’altare maggiore si può osservare la statua della Madonna della Corona con i suoi settanta centimetri di altezza e l’iscrizione latina che ne specifica il benefattore e la datazione. 

È possibile ammirare anche un affresco che riproduce una Madonna con Bambino, la più antica raffigurante la Madonna della Corona (che con la sua datazione trecentesca confuta la datazione tradizionale attribuita alla statua). 

Prendendo la Scala Santa si può raggiungere la Cappella della Confessioni, posizionata proprio sotto la chiesa principale. Lì si può ammirare la statua dell’Addolorata in piedi. 

Santuario della Madonna della Corona: come raggiungerlo

Il Santuario si erge a oltre settecentosettanta metri, dominando l’area circostante. 

È facilmente raggiungibile, specie se si prende il percorso che da Spiazzi porta al Santuario. 

La frazione di Caprino Veronese è collocata poco più in alto rispetto al Santuario, permettendo così di arrivare con una breve passeggiata dopo aver lasciato l’auto in uno dei parcheggi nelle vicinanze. Si può percorre una strada asfaltata o una scalinata in discesa con cui è possibile ammirare le stazioni della Via Crucis in bronzo e la riproduzione del sepolcro dove venne sistemato Gesù dopo la sua morte. In alternativa, sempre partendo da Spiazzi, si può prendere (a pagamento) un bus navetta diretto al Santuario della Madonna della Corona. Non si può raggiungere invece in sella alla bici. 

Se si arriva da Brentino Belluno allora si può prendere il Sentiero della Speranza che mette in collegamento la valle con le alture del monte Baldo, Santuario compreso. In questo caso ci si ritrova a percorrere un percorso in salita in cui la fatica lascia spazio allo stupore grazie alle stazioni dei Misteri, al Ponte del Tiglio e alle meraviglie del paesaggio.Immerso nel bosco, il percorso in salita è lungo circa due chilometri e mezzo e conta oltre mille e cinquecento gradini. Ci si impiega mediamente due ore. 

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Santuario della Madonna della Corona: orari e prezzi 

Il Santuario della Madonna della Corona è aperto tutti i giorni dalle 8.00 alle 18.30 da novembre a marzo e dalle 7.00 alle 19.30 da aprile a ottobre. 

Per visitare il Santuario della Madonna della Corona non serve pagare nessun biglietto: l’ingresso è gratuito e libero. 

Santuario della Madonna della Corona: Dove dormire 

È possibile visitare il Santuario e i suoi dintorni (come per esempio Bardolino o Verona) alloggiando in una delle strutture ricettive situate nelle vicinanze: hotel, B&B e agriturismi. 

Copertina: sentierodimaria

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