Il Presepe è una tradizione diffusissima in Italia e, insieme all’albero di Natale, arricchisce le nostre case durante le festività.
Secondo le testimonianze a disposizione, le prime rappresentazioni del Presepe risalirebbero all’epoca romana, tempo in cui i fedeli del Cristianesimo dipingevano la natività all’interno delle catacombe.
Storia della tradizione del Presepe
Come abbiamo detto, le prime rappresentazioni del Presepe in una maniera molto vicina a come lo conosciamo oggi risalgono all’antica Roma e al Cristianesimo e ne troviamo testimonianza anche all’interno dei vangeli di Luca e Matteo.
Tuttavia, ancor prima fu Francesco d’Assisi che, nel 1223, realizzò una rappresentazione della Natività a Greccio, nel Lazio grazie all’autorizzazione di Papa Onofrio III.
Il Presepe di Greccio ha una grandissima importanza per la comunità cristiana e per gli storici dell’arte, come si evince dalle dichiarazioni di Rosa Giorgi, storica dell’arte e direttrice del Museo dei Cappuccini di Milano:
«San Francesco non ha fatto il Presepe: ha vissuto il Presepe. […] È importante ripartire da Greccio, dal significato autentico di quella rappresentazione voluta da Francesco nel Natale del 1223, che ha segnato in profondità il cammino dell’arte, come la pietà popolare e la devozione che si manifestano nel nostro “fare il Presepe”, ma senza dimenticare il lungo cammino che era già stato percorso prima di Greccio».
San Francesco non si limitò, infatti, a creare una rappresentazione della natività ma radunò attorno a sé tutti gli abitanti del luogo per narrare loro la storia della nascita di Gesù.
Ai tempi di San Francesco il Presepe era molto più semplice e i personaggi si limitavano al bue e all’asinello.
Solo verso la fine del 1200 e grazie allo scultore Arnolfo di Cambio, fu creato un primo Presepe con tutti i personaggi tradizionali che conosciamo oggi: si tratta del Presepe più antico del mondo che viene custodito nella Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma.
Le evoluzioni del Presepe
Nato ai tempi dell’antica roma, il Presepe ha subito nel tempo alcune significative evoluzioni.
Se, all’inizio, era una semplice rappresentazione della natività, già attorno al 1700 si arricchisce di personaggi anche comuni, soprattutto grazie ad alcuni artisti napoletani che, con le loro statuine, danno il via ad una tradizione che diventerà popolare.
Infatti, ad oggi, è sufficiente visitare la città di Napoli e la sua famosissima Via San Gregorio Armeno per ammirare la creatività di questi artisti e tante statuine che raffigurano anche personaggi dell’attualità.
La grande diffusione del Presepe inizia ancora più tardi, a partire dal 1800, momento in cui diventa una vera e propria tradizione del Natale.
Il Presepe e i suoi simboli
Già presenti nella prima rappresentazione di Francesco d’Assisi, il bue e l’asinello sono gli elementi più antichi del Presepe che rappresentano, rispettivamente, il popolo ebreo e quello pagano.
Successivamente fu il turno dei Magi che, simbolicamente, rappresentano le popolazioni del mondo conosciuto al tempo cioè Europa, Asia e Africa mentre, i doni che portano con loro, hanno altri significati.
La mirra è legata alla natura umana di Gesù, l’incenso alla sua natura divina e l’oro è il dono riservato ai re.
Il Presepe oggi in Italia
Ad oggi il Presepe rientra ancora tra le tradizioni degli italiani che, ogni anno, adornano la loro casa con scene rappresentanti la natività, arricchite di nuovi personaggi e dettagli come ruscelli, luci e statue in movimento.
Oltre ai Presepi casalinghi, è possibile ammirare la natività anche all’aperto, nei centri abitati o nelle manifestazioni natalizie, fonte di attrazione di molti turisti oltre che degli abitanti del luogo.
In più, tra le grandi tradizioni italiane per le festività, c’è anche quella del Presepe vivente, ormai diffuso in tantissimi borghi e città dello stivale da nord a sud.
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