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6 Aprile 2025 – Vinitaly al via – il Veneto alza i calici contro i dazi e per il futuro del Made in Italy

Con il tradizionale taglio del nastro, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha aperto ufficialmente la 57ª edizione di Vinitaly, affiancato dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, dal presidente di Veronafiere Federico Bricolo, dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, dal ministro della Cultura Alessandro Giuli e dal presidente di ICE Agenzia Matteo Zoppas. Una cerimonia che ha dato il via a quattro giorni dedicati alle eccellenze del vino italiano. 

Dazi USA, Zaia: “Difendere il lavoro senza vendette inutili”

Al centro dell’attenzione anche i nuovi dazi minacciati dagli Stati Uniti, che colpiscono duramente l’agricoltura veneta, e in particolare l’export vinicolo, che vale quasi 3 miliardi di euro, di cui 600 milioni destinati al mercato americano.

“Serve il genio veneto – ha dichiarato Zaia – quello spirito che nei secoli ci ha permesso di superare ogni ostacolo. I dazi devono diventare un punto di svolta: non per cercare vendette, ma per rafforzare le nostre strategie verso mercati alternativi e più affidabili. Dobbiamo difendere lavoro, impresa e identità produttiva con realismo e resilienza.”

Numeri alla mano, il Veneto resta una delle capitali del vino in Europa: 13,7 milioni di quintali di uva raccolta nel 2024 (+0,6%), una produzione di 11,6 milioni di ettolitri (+9,7%) e oltre 103.000 ettari coltivati, con un’occupazione diretta che sfiora le 20.000 persone. Il tutto grazie a 9.569 aziende vitivinicole e 12.797 cantine sociali.

Un padiglione da campioni: tra vini, Olimpiadi e grandi firme

Lo stand del Veneto (Padiglione 4, posizioni D4/E4) racconta l’anima profonda di questa terra: 14 DOCG, 29 DOC e 10 IGT compongono un panorama enologico ricchissimo, capace di coniugare storia, cultura e sostenibilità.

Vip e riflettori sullo stand Emilia-Romagna

Tra i primi ad affacciarsi tra i padiglioni anche alcuni volti noti: Simona Ventura, l’ex campione di sci Alberto Tomba e lo chef pluristellato Massimo Bottura hanno visitato lo stand dell’Emilia-Romagna, lasciandosi conquistare dalle eccellenze enogastronomiche della regione. Una presenza che ha attirato l’attenzione di pubblico e media, confermando il ruolo di Vinitaly come palcoscenico di primo piano anche per il mondo dello spettacolo, dello sport e della cucina d’autore.

Vino e inclusione: l’abbraccio della solidarietà

Non solo business. Come ogni anno, anche la solidarietà trova spazio tra le eccellenze. Presso lo stand del Veneto, i ragazzi dell’AIPD – Associazione Persone Down di Treviso festeggiano 20 anni di vendemmia solidale, realizzata in collaborazione con l’azienda agricola Cecchetto di Tezze di Piave. L’obiettivo di quest’anno? Raccogliere fondi – già 8.000 euro – per arredare due camere nella sede di Ponte della Priula, favorendo progetti di autonomia abitativa per i ragazzi dell’associazione.

Un inizio di fiera tra orgoglio, visione e comunità

Vinitaly 2025 parte così con il piede giusto, tra dati incoraggianti, grandi nomi e uno spirito di appartenenza che va ben oltre il vino. Il Veneto si conferma non solo regione guida per quantità e qualità, ma anche esempio di come innovazione, cultura e solidarietà possano convivere in un’unica, grande storia da raccontare.

Copertina : Unsplash

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