Search

La sfida della tutela del Made in Italy

Collaborazioni internazionali contro la contraffazione

La salvaguardia del Made in Italy è una missione strategica per proteggere uno dei pilastri dell’economia italiana. Questo tema cruciale è stato al centro dell’evento “Proteggere il Made in Italy: la lotta alla contraffazione”, organizzato da Il Sole 24 Ore in collaborazione con Difesa Servizi, presso il Villaggio Italia.

La location, allestita in occasione dell’arrivo della Amerigo Vespucci – l’iconica nave scuola della Marina Militare impegnata in un tour mondiale – ha rappresentato il simbolo perfetto dell’eccellenza italiana nel mondo. Durante il convegno, si è discusso delle strategie necessarie per affrontare la contraffazione e delle regole fondamentali per operare in sicurezza in mercati globali, come quello degli Emirati Arabi Uniti, uno dei principali hub commerciali mondiali. Tra i temi emersi, la necessità di una cooperazione rafforzata tra governi, aziende e organizzazioni per contrastare un fenomeno che danneggia non solo l’economia, ma anche l’immagine dell’Italia all’estero.

L’Italian Sounding, un problema globale

Un aspetto fondamentale della contraffazione legato al Made in Italy è il cosiddetto «Italian Sounding». Questo fenomeno si riferisce all’utilizzo improprio di nomi, colori, immagini e marchi che richiamano l’Italia, applicati a prodotti che nulla hanno a che vedere con la nostra tradizione. Secondo dati di Coldiretti, il valore economico dell’Italian Sounding nel mondo supera i 120 miliardi di euro l’anno, il doppio del fatturato delle esportazioni alimentari autentiche italiane. Tra i prodotti più imitati spiccano formaggi come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, vini e salumi, ma anche pasta e olio d’oliva.

Dati allarmanti sulla contraffazione

La contraffazione non si limita al settore agroalimentare. Abbigliamento, calzature, articoli di lusso e design italiano sono tra i principali bersagli. Stime di Confindustria evidenziano che il mercato dei prodotti contraffatti a livello globale ammonta a circa 460 miliardi di dollari, rappresentando il 2,5% del commercio mondiale. Per il Made in Italy, questo fenomeno comporta una perdita diretta di oltre 8 miliardi di euro l’anno e la scomparsa di migliaia di posti di lavoro.

Gli Emirati Arabi Uniti, un partner strategico

Gli Emirati Arabi Uniti, con il loro ruolo di crocevia commerciale, rappresentano un partner strategico per l’Italia nella lotta alla contraffazione. Durante l’evento, sono state esplorate le opportunità offerte dalle collaborazioni bilaterali. In particolare, si è discusso dell’importanza di rafforzare le misure doganali, aumentare i controlli nei mercati locali e sensibilizzare i consumatori sulla scelta di prodotti autentici.

La diplomazia culturale come chiave di successo

L’evento ha messo in evidenza come la protezione del Made in Italy non passi solo per azioni legali e tecnologiche, ma anche attraverso la diplomazia culturale. La presenza della Amerigo Vespucci – simbolo dell’eccellenza italiana – ha incarnato questo approccio, promuovendo non solo il prodotto italiano, ma anche i valori di creatività, qualità e tradizione che rendono unico il nostro Paese.

Il convegno si è concluso con un appello alla cooperazione internazionale e con l’impegno delle parti coinvolte a rafforzare le sinergie per proteggere il patrimonio produttivo italiano. Il Made in Italy è un tesoro da custodire, non solo per il valore economico che rappresenta, ma anche per l’identità culturale e l’immagine del nostro Paese nel mondo.

Copertina : Pixabay

Write a response

Deja una respuesta

Tu dirección de correo electrónico no será publicada. Los campos obligatorios están marcados con *

Close
Your custom text © Copyright 2018. All rights reserved.
Close