Rinascimento del Made in Italy – All’inizio del 2025, l’economia italiana mostra segnali di resilienza, con una crescita del PIL prevista all’1,0%, in leggero miglioramento rispetto al +0,7% del 2024. Questa ripresa è sostenuta da una domanda interna stabile e da un recupero delle esportazioni.
Settori in Crescita
Moda e Alta Sartoria: L’industria della moda italiana continua a prosperare, rappresentando una significativa percentuale del mercato globale del lusso. Marchi come Gucci, Prada e Armani mantengono una forte presenza internazionale, contribuendo in modo significativo all’economia nazionale.
Design e Arredamento: Il design italiano è sinonimo di estetica senza tempo e qualità artigianale. Nel 2024, l’export di mobili italiani ha registrato una robusta crescita, riflettendo la continua domanda globale per il design italiano innovativo e funzionale.
Automotive e Motorsport: L’industria automobilistica italiana, con marchi come Ferrari e Lamborghini, continua a dominare nel settore, con una crescente domanda globale per veicoli di prestigio e alta performance. Stellantis ha annunciato un investimento di 2 miliardi di euro in Italia nel 2025, con l’obiettivo di aumentare la produzione e introdurre nuovi modelli.
Agroalimentare: Il settore agroalimentare costituisce quasi un quarto del PIL nazionale. Nella prima metà del 2023, il settore alimentare italiano ha raggiunto un valore di 580 miliardi di euro, con circa 4 milioni di lavoratori impegnati in 740mila aziende agricole e 70mila industrie alimentari.
Tecnologia e Innovazione: Il Made in Italy si sta affermando come leader nei settori tecnologici avanzati, come l’elettronica, la life science e l’aerospazio. Nel 2023, queste industrie hanno raggiunto esportazioni verso gli USA per 6,7 miliardi di dollari, con una crescita del 68% nei primi otto mesi del 2024.
Prospettive per il 2025
Le previsioni indicano una crescita delle esportazioni del Made in Italy del 4,5% nel 2025, con una maggiore penetrazione nei mercati emergenti come Asia, Africa e America Latina. Il crescente interesse globale per prodotti sostenibili rappresenta un vantaggio competitivo per il Made in Italy, in particolare nei settori dell’agroalimentare, della moda e del design.
Tuttavia, permangono sfide significative, tra cui la carenza di manodopera qualificata. Attualmente, il 49,4% delle imprese ha difficoltà nel reperire personale specializzato, con punte del 66,9% nel comparto manifatturiero.
Inoltre, l’industria manifatturiera italiana ha registrato una contrazione per il decimo mese consecutivo a gennaio, con un indice PMI a 46,3, indicando una fase di rallentamento che richiede attenzione.
Nonostante queste sfide, l’Italia continua a essere un protagonista di rilievo nel panorama economico globale, con settori chiave che trainano la crescita e una reputazione consolidata per qualità e innovazione.
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