La Befana vien di notte
Si avvicina anche Gennaio e con questo mese arriva l’Epifania che “tutte le feste porta via”. Una delle tradizioni più famose per il 6 Gennaio, chiamata anche festa della Befana, è quella di ricevere caramelle e cioccolatini di ogni tipo, oltre a carbone dolce. Da dove nasce questa usanza? Scopriamo insieme quali sono le origini della festa della Befana!
La leggenda della Befana
La festa della Befana ha origini molto antiche: non si sa infatti esattamente quando sia nata la tradizione folkloristica anche se c’è chi dice che potrebbe risalire al X secolo a.C ma tutt’ora non vi sono sufficienti fonti per affermarlo con sicurezza. Sicuramente la figura della vecchina ha origini nella cultura pagana: molto probabilmente era la rappresentazione della natura che, come una vecchia dalle vesti rovinate, si prepara a cedere il passo ad un nuovo ciclo naturale.
In seguito i romani integrarono riti pagani precedenti e identificarono la Befana con la dea Diana: si racconta infatti che nelle dodici notti seguenti il solstizio invernale delle figure femminili volassero sui campi come segno propiziatorio per il raccolto, guidate dalla dea Diana ed proprio da questo che nasce l’idea di una donna che vola sopra ad una scopa.
Con l’avvento della chiesa Cattolica nel periodo dell’Alto Medioevo la figura della Befana assunse dei tratti simili a quelli di una strega, figura magica e crudele, in segno di condanna dei riti propiziatori pagani.
Successivamente la Befana fu “reintegrata” nella tradizione cattolica grazie ad una vecchia leggenda: si racconta infatti che nel cammino dei re Magi verso la capanna di Gesù, essi incontrarono una vecchia donna cui chiesero indicazioni.
Questa fu invitata ad unirsi a loro ma rifiutò; dopo poco tempo ci ripensò e decise di preparare un sacco pieno di doni da donare a Gesù bambino ma non riuscì più a trovare la strada. Si racconta quindi che decise di consegnare i doni agli altri bambini, nella speranza di riuscire a trovare il Salvatore.
Attualmente secondo la tradizione cattolica, la figura della vecchietta viene anche associata a quella di Santa Lucia che regalava doni ai bambini, così come faceva San Nicola prima dell’avvento di Babbo Natale. Si tratta quindi di una “nonna” comprensiva e piena di attenzioni per i bambini anche se viene rappresentata spesso come un’anziana scorbutica in quanto è severa con chi vuole prenderla in giro e fare il furbo nella vita.
Una cosa poco conosciuta ai più è che la festa dell’Epifania cui è associata la figura della Befana si è diffusa prima fra le regioni e poi in tutta la penisola italiana, diversamente dagli altri paesi in cui non viene festeggiata.
L’iconografia della Befana e la famosa filastrocca
Una delle curiosità legate al 6 Gennaio è che il nome “Befana” deriva dal greco “Epifania”, che significa “manifestazione”, “apparizione” che rappresenta simbolicamente la ricorrenza dell’apparizione di Gesù bambino all’umanità intera, rappresentata dai tre Re Magi. In più si racconta che i tre re seguirono la stella cometa, la famosa cometa di Halley: in realtà questo elemento fu introdotto soltanto dell’affresco “Adorazione dei Magi” dipinto da Giotto.
Ritornando quindi alla figura della Befana, attualmente viene rappresentata come una vecchietta con il lungo naso, il mento aguzzo, il viso rugoso, pochi denti, la schiena ricurva e vestita con un ampio gonnelline, un grembiule con le tasche, delle ciabatte consumate ed un fazzoletto in testa.
Secondo la leggenda viaggia su una scopa e consegna dolciumi, giocattoli e cioccolatini ai bambini che si sono comportati bene e carbone (dolce) ai bambini meno obbedienti. Questi da tradizione preparano un bicchiere di vino ed un frutto, ad esempio un’arancia da offrire alla vecchietta: in più si lasciano in casa degli scarponcini o delle calze come calzature di ricambio per la vecchietta ma anche nella speranza di trovarle riempite di dolciumi!
Proprio perché la festa dell’Epifania è perlopiù legata ai bambini, da diversi anni viene tramandata una famosa filastrocca molto amata in tutta Italia, che recita così:
“ La Befana vien di notte
Con le scarpe tutte rotte
Col cappello alla romana
Viva viva la Befana!”
Immagine di copertina: regione.lombardia